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Silvia Ranchicchio – Pathos del risveglio
La mostra dell’artista italiana campiona una serie di opere che si muovono nell’immaginario e si scoprono le tracce di piccoli mondi che rielaborano la scena artistica e la qualità di certi riti.
Comunicato stampa
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“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali. I sei di questo capitolo sono Natale Addamiano,Giuseppe Alessio, Fernando De Filippi, Pasquale Petrucci, Silvia Ranchicchio, Andrea Riga.
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Scrive Carlo Franza nel testo : “Per l'occhio ciò che conta è la luce ,quel possibile sempiternum con cui introduce la favola. Quella, appunto, di Silvia Ranchicchio che si porta e s'apre al meraviglioso ,allo stupore dello scoprirsi. Il gusto della percezione nell'immobilità tipicamente mediterranea è tra gli infiniti presagi dell'artista. Con la Ranchicchio va in frantumi l'immaginario e si scoprono le tracce di piccoli mondi che rielaborano la scena artistica e la qualità di certi riti. Occhio con la nostalgia del postmoderno,con quell'invisibile e delicata polvere di colori che interagisce con il grido e l'eco dello spettacolo totale ,capace di dialogare con il cielo, con sipari quasi liete apparenze, con le spoglie di un silenzio che inquieta dinanzi ad argomenti inattesi. Passaggio e paesaggi nuovi ,legami con il futuribile, forse il mistero di sempre che attraverso un varco fa scorrere le radici di ogni incantamento”.
Cenni biografici dell’artista
Silvia Ranchicchio nasce a Todi (Perugia) nel 1978. Prima istruzione artistica all'Istituto d'Arte di Orvieto. Frequenta la sessione di pittura e scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia. Ha viaggiato ed è stata a New York, frequentando corsi di disegno dal vero e computer design. Nella Grande Mela ha avuto l'opportunità di visitare mostre e linguaggi espressivi che fluiscono da ogni parte del mondo, incontrando tra gli artisti Vanessa Beecroft, Gilbert & George, Barbara Swartz. Nel 2006 è stata invitata da Graziano Marini per partecipare alla realizzazione di una scultura da collocare presso il Parco della Casella a Ficulle. Nel 2007 viene selezionata per partecipare al l Workshop “manUfatto in sitU” presso il Parco per “l'Arte in Cancelli”, Foligno (Perugia) con l'Artista Tutor Hidetoshi Nagasawa. Nello stesso anno frequenta in Croazia un workshop con due noti architetti croati Vinko Penezic e Rogina Kreimir e lo storico dell'arte Nigel Whiteley. Nel 2008 vince il Premio Cerp con l'0pera“Puzzle” e oggi collocata nella Riocca Paolina di Perugia. Nel settembre 2010 viene installata una sua opera permanente presso il Parco della Madonna del Soccorso a Montalcino. Nel 2011 ha realizzato su invito un'opera permanente presso il Parco della Scultura di Castel Buono in Bevagna (Perugia). Ancora nel 2011 selezionata fra gli artisti umbri per la Biennale di Venezia Regione Umbria curata da Vittorio Sgarbi. Nell'ottobre 2011 incontra l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza che la invita con una mostra personale dal titolo “Pathos del risveglio” nel Progetto “Scenari”al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
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Scrive Carlo Franza nel testo : “Per l'occhio ciò che conta è la luce ,quel possibile sempiternum con cui introduce la favola. Quella, appunto, di Silvia Ranchicchio che si porta e s'apre al meraviglioso ,allo stupore dello scoprirsi. Il gusto della percezione nell'immobilità tipicamente mediterranea è tra gli infiniti presagi dell'artista. Con la Ranchicchio va in frantumi l'immaginario e si scoprono le tracce di piccoli mondi che rielaborano la scena artistica e la qualità di certi riti. Occhio con la nostalgia del postmoderno,con quell'invisibile e delicata polvere di colori che interagisce con il grido e l'eco dello spettacolo totale ,capace di dialogare con il cielo, con sipari quasi liete apparenze, con le spoglie di un silenzio che inquieta dinanzi ad argomenti inattesi. Passaggio e paesaggi nuovi ,legami con il futuribile, forse il mistero di sempre che attraverso un varco fa scorrere le radici di ogni incantamento”.
Cenni biografici dell’artista
Silvia Ranchicchio nasce a Todi (Perugia) nel 1978. Prima istruzione artistica all'Istituto d'Arte di Orvieto. Frequenta la sessione di pittura e scultura presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia. Ha viaggiato ed è stata a New York, frequentando corsi di disegno dal vero e computer design. Nella Grande Mela ha avuto l'opportunità di visitare mostre e linguaggi espressivi che fluiscono da ogni parte del mondo, incontrando tra gli artisti Vanessa Beecroft, Gilbert & George, Barbara Swartz. Nel 2006 è stata invitata da Graziano Marini per partecipare alla realizzazione di una scultura da collocare presso il Parco della Casella a Ficulle. Nel 2007 viene selezionata per partecipare al l Workshop “manUfatto in sitU” presso il Parco per “l'Arte in Cancelli”, Foligno (Perugia) con l'Artista Tutor Hidetoshi Nagasawa. Nello stesso anno frequenta in Croazia un workshop con due noti architetti croati Vinko Penezic e Rogina Kreimir e lo storico dell'arte Nigel Whiteley. Nel 2008 vince il Premio Cerp con l'0pera“Puzzle” e oggi collocata nella Riocca Paolina di Perugia. Nel settembre 2010 viene installata una sua opera permanente presso il Parco della Madonna del Soccorso a Montalcino. Nel 2011 ha realizzato su invito un'opera permanente presso il Parco della Scultura di Castel Buono in Bevagna (Perugia). Ancora nel 2011 selezionata fra gli artisti umbri per la Biennale di Venezia Regione Umbria curata da Vittorio Sgarbi. Nell'ottobre 2011 incontra l'illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza che la invita con una mostra personale dal titolo “Pathos del risveglio” nel Progetto “Scenari”al Plus Florence di Firenze.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.
19
novembre 2011
Silvia Ranchicchio – Pathos del risveglio
Dal 19 novembre 2011 al 13 aprile 2012
arte contemporanea
Location
PLUS FLORENCE
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Firenze, Via Santa Caterina D'alessandria, 15, (Firenze)
Orario di apertura
dal lunedì alla domenica su appuntamento
Vernissage
19 Novembre 2011, ore 18.00
Autore
Curatore