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Silvia Ziino
Mostra personale di pittura
Comunicato stampa
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A partire dal 28 luglio, sino al 3 agosto, la Galleria Il Faro ospiterà un ciclo di opere della pittrice e scultrice Silvia Ziino rappresentative della ricerca svolta nell’ultimo anno di attività. La mostra, che si profila come un’ideale appendice della performance pittorica organizzata lo scorso aprile dal prof. Tullio Massimilla e dal Rotary Club Riviera dei Cedri di Scalea e che aveva visto protagonista la stessa Ziino insieme al Maestro Salvatore Marchese, è tutta incentrata sul tema dell’uomo contemporaneo immerso nella solitudine esistenziale della civiltà tecnologica.
Per tratteggiare la personalità dell’artista, così scrive in catalogo la curatrice della mostra, Alessia Pipitone: “Queste opere sono immagini di corpi descritti con minuzia anatomica su cui, con leggerezza sono tracciati dei tatuaggi che giustificano e chiariscono i titoli: su un braccio una Vergine, su una spalla un S. Giorgio. Figure tagliate dai bordi de quadro su piatti e inquietanti fondi neri, corpi raggelati in una immobilità disarmante, come manichini di carne viva. Senza soluzione e senza contesto impossibilitati a qualunque relazione. Un occhio attento ed impietoso entra in un’intimità snaturata e registra con freddo distacco un corpo, quasi sempre senza testa, senza mani, senza piedi, un corpo che, dunque, non può più in alcun modo comunicare se non la sua stessa immagine. Siamo nel dominio dell’immagine, pittura referenziale che, nel freddo della definizione plastica dei corpi e nel nero alienante del fondo, espunge da sé una comunicazione narrata. Ci ritrovo la ferocia che è stata propria della Nuova Oggettività filtrata da uno sguardo moderno, consapevole della forza disarmante che è propria della fotografia quando si fa descrizione anatomica e diviene qualche cosa di macabro “la morte al presente” diceva Roland Barthes, la morte allo stato vivo”.
Catalogo in galleria.
Silvia Ziino nasce a Roma il 12 gennaio 1973. Conseguita la maturità artistica (1991) frequenta il corso di Scultura del Maestro A. Mongelli presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi nel 1996. Dal 1998 al 2004 è titolare della cattedra di Anatomia artistica presso la Rufa (Rome University of Fine Arts) dove, tra l’altro, attiva i corsi della Scuola Libera del Nudo (2001) e detiene la cattedra di Storia dell’Arte per l’anno accademico 2001- 2002. Abilitata all’insegnamento del Disegno e della Storia dell’Arte (2001), attualmente è docente di Educazione Artistica nella scuola media statale Ferruccio Parri di Roma e consulente presso la Rufa, nelle materie di Disegno della Figura e Anatomia artistica. Ha eseguito diversi lavori in ambito scenografico (teatro San Carlo di Napoli; teatro di Budapest) e realizzato una scultura a tutto tondo per l’associazione “Fonopoli” diretta da Renato Zero. Ha inoltre collaborato alla realizzazione grafica di alcuni giochi per reti televisive private. Fedele all’indagine figurativa, ha preso parte a varie esposizioni collettive. Risiede e opera a Roma.
Per tratteggiare la personalità dell’artista, così scrive in catalogo la curatrice della mostra, Alessia Pipitone: “Queste opere sono immagini di corpi descritti con minuzia anatomica su cui, con leggerezza sono tracciati dei tatuaggi che giustificano e chiariscono i titoli: su un braccio una Vergine, su una spalla un S. Giorgio. Figure tagliate dai bordi de quadro su piatti e inquietanti fondi neri, corpi raggelati in una immobilità disarmante, come manichini di carne viva. Senza soluzione e senza contesto impossibilitati a qualunque relazione. Un occhio attento ed impietoso entra in un’intimità snaturata e registra con freddo distacco un corpo, quasi sempre senza testa, senza mani, senza piedi, un corpo che, dunque, non può più in alcun modo comunicare se non la sua stessa immagine. Siamo nel dominio dell’immagine, pittura referenziale che, nel freddo della definizione plastica dei corpi e nel nero alienante del fondo, espunge da sé una comunicazione narrata. Ci ritrovo la ferocia che è stata propria della Nuova Oggettività filtrata da uno sguardo moderno, consapevole della forza disarmante che è propria della fotografia quando si fa descrizione anatomica e diviene qualche cosa di macabro “la morte al presente” diceva Roland Barthes, la morte allo stato vivo”.
Catalogo in galleria.
Silvia Ziino nasce a Roma il 12 gennaio 1973. Conseguita la maturità artistica (1991) frequenta il corso di Scultura del Maestro A. Mongelli presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi nel 1996. Dal 1998 al 2004 è titolare della cattedra di Anatomia artistica presso la Rufa (Rome University of Fine Arts) dove, tra l’altro, attiva i corsi della Scuola Libera del Nudo (2001) e detiene la cattedra di Storia dell’Arte per l’anno accademico 2001- 2002. Abilitata all’insegnamento del Disegno e della Storia dell’Arte (2001), attualmente è docente di Educazione Artistica nella scuola media statale Ferruccio Parri di Roma e consulente presso la Rufa, nelle materie di Disegno della Figura e Anatomia artistica. Ha eseguito diversi lavori in ambito scenografico (teatro San Carlo di Napoli; teatro di Budapest) e realizzato una scultura a tutto tondo per l’associazione “Fonopoli” diretta da Renato Zero. Ha inoltre collaborato alla realizzazione grafica di alcuni giochi per reti televisive private. Fedele all’indagine figurativa, ha preso parte a varie esposizioni collettive. Risiede e opera a Roma.
28
luglio 2005
Silvia Ziino
Dal 28 luglio al 03 agosto 2005
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL FARO
Belvedere Marittimo, Viale Giovanni Grossi, 49, (Cosenza)
Belvedere Marittimo, Viale Giovanni Grossi, 49, (Cosenza)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato dalle 10,30 alle 19.30
Vernissage
28 Luglio 2005, ore 19,30
Autore