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Silvio Giordano – Stadiodrome
Stadiodrome è la rappresentazione perfetta di quello che accade quando si tende a idolatrare ciecamente una realtà e un proprio modo di essere. Silvio Giordano esplora il sottile confine che corre tra la fede e il bisogno dell’uomo di sentirsi parte di un qualcosa di più grande.
Comunicato stampa
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Stadiodrome è la rappresentazione perfetta di quello che accade quando si tende a idolatrare ciecamente una realtà e un proprio modo di essere. Silvio Giordano esplora il sottile confine che corre tra la fede e il bisogno dell’uomo di sentirsi parte di un qualcosa di più grande. Se vogliamo la sua è un’indagine sensibile e attenta della tipica domenica italiana che si divide, come in un moderno agone, tra il momento del rito religioso e il culto della propria squadra del cuore. A ben vedere le due non sono poi così distanti, entrambe del resto sono portate avanti con ferrea dedizione e passione.
Stadiodrome ci pone infatti di fronte all’esigenza di chiederci cosa spinga a vivere il proprio credo, di qualunque natura sia, fino ai suoi esiti più estremi: la passione cieca e il sacrificio. I cori degli stadi, i fumogeni e la concitazione del battere di mani fanno da cornice a elementi che richiamano da subito alla memoria simboli della religione cattolica senza però risultare offensivi. Quella di Silvio Giordano non è una provocazione fine a se stessa, ma cerca piuttosto di essere un modo di stimolare chi guarda e di porre soprattutto il seme del dubbio riguardo alla direzione verso la quale stiamo andando.
E se ci stessimo prendendo tutti troppo sul serio?
Stadiodrome ci pone infatti di fronte all’esigenza di chiederci cosa spinga a vivere il proprio credo, di qualunque natura sia, fino ai suoi esiti più estremi: la passione cieca e il sacrificio. I cori degli stadi, i fumogeni e la concitazione del battere di mani fanno da cornice a elementi che richiamano da subito alla memoria simboli della religione cattolica senza però risultare offensivi. Quella di Silvio Giordano non è una provocazione fine a se stessa, ma cerca piuttosto di essere un modo di stimolare chi guarda e di porre soprattutto il seme del dubbio riguardo alla direzione verso la quale stiamo andando.
E se ci stessimo prendendo tutti troppo sul serio?
24
febbraio 2012
Silvio Giordano – Stadiodrome
Dal 24 febbraio al 15 marzo 2012
fotografia
arte contemporanea
serata - evento
giovane arte
arte contemporanea
serata - evento
giovane arte
Location
LA CORTE ARTE CONTEMPORANEA
Firenze, Via Dei Coverelli, 27r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Coverelli, 27r, (Firenze)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16 - 19 e per appuntamento
Vernissage
24 Febbraio 2012, ore 18.00
Autore
Curatore