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Silvio Santini – Geometria linguaggio dell’eterno
Grandi navi stilizzate scolpite nel granito, anelli incrociati in marmo bianco che simboleggiano l’infinito. Sono queste le sculture e i temi dell’artista carrarese Silvio Santini che saranno esposte nella sala Peregrinatio in piazza Ospitalieri ad Altopascio
Comunicato stampa
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Grandi navi stilizzate scolpite nel granito, anelli incrociati in marmo bianco che simboleggiano l'infinito. Sono queste le sculture e i temi dell'artista carrarese Silvio Santini che saranno esposte nella sala Peregrinatio in piazza Ospitalieri ad Altopascio (Lu), dal 10 al 29 aprile. La mostra, che sarà inaugurata sabato alle ore 18, si intitola "Geometria linguaggio dell'eterno", curata da Paolo Nerbi e organizzata dall'Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Altopascio. Un percorso espositivo con 11 sculture che sintetizzano bene la ricerca di questo artista di spicco della scuola di Carrara che da sempre segue una sua personale ricerca nell’astrattismo e nella geometria. Inizia l’ attività di artigiano scalpellino negli anni sessanta presso il famoso laboratorio di scultura Nicoli dove lavora per sette anni, collaborando alla realizzazione di opere in marmo con artisti di fama mondiale, tra i quali Vangi, Ipoustéguy, Cardenas, Muller, Rossello Cascella, Roca Rey, Plazzota, Poncet. Nel 1971 fonda con due compagni di scuola (Paolo Grassi e Mario Fruendi) il laboratorio di scultura S.G.F. a Torano vicino Carrara che diventa in breve tempo punto d'incontro per scultori di tutto il mondo. Da lì inizia il suo percorso artistico contrassegnato anche da una collaborazione con l’artista Max Bill per la realizzazione d’importanti opere del maestro. Silvio Santini è un’artista dove la geometria della forma diventa un vero e proprio linguaggio esistenziale. E questo lo riesce a fare mantenendo ben stretto il suo legame con la tradizione della scuola di Carrara dove è fondamentale ancora usare la mano e lo scalpello per plasmare la pietra. Tra le opere esposte ad Altopascio ci sono le “barche” stilizzate in perfette forme geometriche e scolpite nella materia più dura: il granito. Alcune sono davvero imponenti lunghe fino a due metri dove legno e acqua – da qui il nome una goccia - diventano tutt'uno e dove l’artista simboleggia il viaggio interiore di ogni uomo perché diventano il mezzo “per attraversare il tempo”. L’altro motivo di Santini sono i grandi anelli intrecciati in marmo bianco e statuario che si rifanno a quelli di “Moebius”, simboli dell'infinita ricerca circolare dell’uomo, la geometria come linguaggio dell’eterno in questo caso. Infine Santini propone la sua versione scolpita del “Giano Bifronte” con “janua”, un’opera in marmo bianco dove l’arte segue precise regole matematiche nella rappresentazione di una doppia verità. Una colonna che è un prisma a base triangolare. “Un’opera astratta, ma fortemente concreta per il suo significato - ha detto il curatore Paolo Nerbi - dove tutto trova un significato preciso. In questo modo le sculture di Santini sono da toccare e ascoltare in un viaggio esistenziale". "Con questa mostra per la prima volta proponiamo un grande artista contemporaneo - ha aggiunto l'assessore alle attività culturali del Comune di Altopascio Nicola Fantozzi - dopo le due precedenti mostre dedicate alla scultura figurativa. Una scelta che vuole rafforzare il nostro legame con quella grande scuola artistica rappresentata dalla scultura di Carrara".
10
aprile 2010
Silvio Santini – Geometria linguaggio dell’eterno
Dal 10 al 29 aprile 2010
arte contemporanea
Location
SALA PEREGRINATIO
Altopascio, Piazza Degli Ospitalieri, (Lucca)
Altopascio, Piazza Degli Ospitalieri, (Lucca)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19, il sabato e la domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19
Vernissage
10 Aprile 2010, ore 18
Autore
Curatore