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Simon Brazzola – Sea-city
Il lavoro di Simon Brazzola si muove attorno a una visione ambivalente: il paesaggio come punto di partenza di una visione rarefatta e lontana, che si presta a interpretazioni diverse sulla base di un effetto di alterazione ottica percepibile unicamente nel confronto tra le due dimensioni di stampa scelte, alla cui base ruota l’interno concetto espositivo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Domenica 23 settembre si apre a Casa Pessina una nuova mostra fotografica.
Protagonista del nuovo progetto espositivo sarà Simon Brazzola, fotografo nato a Lugano
nel 1977 e attualmente attivo nel Mendrisiotto, a Castel San Pietro, dove vive e lavora.
Il suo progetto Sea-city è l’ottavo capitolo di una rassegna che il Museo d’arte Mendrisio e
i suoi collaboratori hanno inaugurato nel 2015 proprio per la sede di Ligornetto, che ormai
si sta sempre più affermando quale apprezzato spazio dedicato alla giovane fotografia
ticinese.
Il lavoro di Simon Brazzola si muove attorno a una visione ambivalente: il paesaggio come
punto di partenza di una visione rarefatta e lontana, che si presta a interpretazioni diverse
sulla base di un effetto di alterazione ottica percepibile unicamente nel confronto tra le due
dimensioni di stampa scelte, alla cui base ruota l’interno concetto espositivo. Il grande e il
piccolo formato, infatti, rivelano una duplicità della percezione sensoriale che queste
immagini provocano in chi le guarda. Nelle opere più piccole il paesaggio appare come
una suggestiva marina, l’orizzonte basso sovrastato da un’enorme massa di nubi. I colori
sono sfumati, i contorni si ammorbidiscono in una resa che è particolarmente pittorica
(nell’accezione romantico-paesaggistica del termine). Nella grande dimensione, invece,
grazie al rivelarsi di dettagli preziosi totalmente nascosti all’occhio nel formato minore, ci si
accorge immediatamente dell’illusione percepita in precedenza: non si tratta di onde dai
riflessi di schiuma ma di case, palazzi, città. Non Sea ma City, parafrasando il titolo della
mostra, che permette un interessante gioco di parole: la parola inglese “Sea” (mare) si
pronuncia come “See” (vedere).
Il progetto gravita proprio attorno ai diversi modi di “vedere” la città, sia da parte dell’artista
sia da parte dell’osservatore. Un ulteriore passo in direzione di una fotografia aperta anche
al campo concettuale, che Casa Pessina accoglie con grande interesse così da proporre
al proprio pubblico un nuovo capitolo su cui indagare e interrogarsi.
Come scrive Gian Franco Ragno nel saggio critico in catalogo, «Quella di Simon Brazzola
è una fotografia inedita che ha superato, oltre l’indagine topografica, anche una certa
autoreferenzialità nelle tendenze contemporanee. Idealmente, essa prova a misurare
distanze e rapporti essenziali come quello dell’uomo e della natura – non in senso astratto,
ma nel momento preciso, nell’epoca in cui ci è dato di vivere, operare e sperare di
mantenere viva tale relazione».
Simon Brazzola (Lugano, 1977), vive e lavora a Castel San Pietro. Ha studiato Geografia
all’Università di Losanna. I suoi interessi artistici lo hanno, in seguito portato a proseguire
gli studi diplomandosi in fotografia all'Istituto Europeo del Design di Milano nel 2001. La
sua ricerca parte sempre da un'indagine sul territorio, tra foto documentaria e straight
photography. Come fotografo ha partecipato a varie rassegne, tra cui Territoires (Cons
Arc, Chiasso, 2007); Imagolo (Losone, 2009); Sette notti (Cons Arc, Chiasso, 2012).
Protagonista del nuovo progetto espositivo sarà Simon Brazzola, fotografo nato a Lugano
nel 1977 e attualmente attivo nel Mendrisiotto, a Castel San Pietro, dove vive e lavora.
Il suo progetto Sea-city è l’ottavo capitolo di una rassegna che il Museo d’arte Mendrisio e
i suoi collaboratori hanno inaugurato nel 2015 proprio per la sede di Ligornetto, che ormai
si sta sempre più affermando quale apprezzato spazio dedicato alla giovane fotografia
ticinese.
Il lavoro di Simon Brazzola si muove attorno a una visione ambivalente: il paesaggio come
punto di partenza di una visione rarefatta e lontana, che si presta a interpretazioni diverse
sulla base di un effetto di alterazione ottica percepibile unicamente nel confronto tra le due
dimensioni di stampa scelte, alla cui base ruota l’interno concetto espositivo. Il grande e il
piccolo formato, infatti, rivelano una duplicità della percezione sensoriale che queste
immagini provocano in chi le guarda. Nelle opere più piccole il paesaggio appare come
una suggestiva marina, l’orizzonte basso sovrastato da un’enorme massa di nubi. I colori
sono sfumati, i contorni si ammorbidiscono in una resa che è particolarmente pittorica
(nell’accezione romantico-paesaggistica del termine). Nella grande dimensione, invece,
grazie al rivelarsi di dettagli preziosi totalmente nascosti all’occhio nel formato minore, ci si
accorge immediatamente dell’illusione percepita in precedenza: non si tratta di onde dai
riflessi di schiuma ma di case, palazzi, città. Non Sea ma City, parafrasando il titolo della
mostra, che permette un interessante gioco di parole: la parola inglese “Sea” (mare) si
pronuncia come “See” (vedere).
Il progetto gravita proprio attorno ai diversi modi di “vedere” la città, sia da parte dell’artista
sia da parte dell’osservatore. Un ulteriore passo in direzione di una fotografia aperta anche
al campo concettuale, che Casa Pessina accoglie con grande interesse così da proporre
al proprio pubblico un nuovo capitolo su cui indagare e interrogarsi.
Come scrive Gian Franco Ragno nel saggio critico in catalogo, «Quella di Simon Brazzola
è una fotografia inedita che ha superato, oltre l’indagine topografica, anche una certa
autoreferenzialità nelle tendenze contemporanee. Idealmente, essa prova a misurare
distanze e rapporti essenziali come quello dell’uomo e della natura – non in senso astratto,
ma nel momento preciso, nell’epoca in cui ci è dato di vivere, operare e sperare di
mantenere viva tale relazione».
Simon Brazzola (Lugano, 1977), vive e lavora a Castel San Pietro. Ha studiato Geografia
all’Università di Losanna. I suoi interessi artistici lo hanno, in seguito portato a proseguire
gli studi diplomandosi in fotografia all'Istituto Europeo del Design di Milano nel 2001. La
sua ricerca parte sempre da un'indagine sul territorio, tra foto documentaria e straight
photography. Come fotografo ha partecipato a varie rassegne, tra cui Territoires (Cons
Arc, Chiasso, 2007); Imagolo (Losone, 2009); Sette notti (Cons Arc, Chiasso, 2012).
23
settembre 2018
Simon Brazzola – Sea-city
Dal 23 settembre al 28 ottobre 2018
fotografia
Location
CASA PESSINA
Ligornetto, Via Apollonio Pessina, 6, (Mendrisio)
Ligornetto, Via Apollonio Pessina, 6, (Mendrisio)
Orario di apertura
sabato e domenica 14.00-18.00
Vernissage
23 Settembre 2018, h 11
Autore
Curatore