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Simon Laureyns – Six Million Ways to Die
Sei milioni di possibilità per morire, ma ne basta una.Simon Laureyns attua una strategia precisa, ossia quella di fare proprio, un determinato oggetto perché interessante in quanto portatore di una funzione oltre che di una qualità pittorica che Laureyns svela.
Comunicato stampa
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“Six Million Ways to Die” è la prima mostra personale di Simon Laureyns in cui vengono esposte le opere della serie “pool painting” frutto di uno spirito di osservazione che intreccia una spiccata sensibilità pittorica, già emersa nella sua serie “billboard painting”, e un approccio prettamente concettuale evidente nelle sculture “memory lane”. Ambedue le serie di lavori sono state protagonisti delle mostre della passata stagione espositiva “Even a Birch Can Be Real”, “Slash” e “A Sandbox in the Desert” curate da Gabriele Tosi.
I “Pool painting” sono monocromi, all’apparenza. Sono opere sensuali di velluto alle quali è stato dato un titolo con nome femminile. Si tratta di tessuti consumati sia da accidentalità che da azioni ripetute e coerenti. Alcune regole hanno dettato il comportamento e le scelte di chi ha agito su di essi. Si tratta infatti di opere in cui il velluto dei tavoli da biliardo consumati dall’ambiente e dal gioco, ognuno di colori diversi (rossi, blu, neri, verdi), sono stati intelaiati senza alcun intervento dell’artista.
Sei milioni di possibilità per morire, ma ne basta una. Considerazione acuta che sottolinea l’approccio dell’artista a lavorare aderente alla esperienza di vita, rendendo le opere sintesi di una complessità. Simon Laureyns attua una strategia precisa, ossia quella di fare proprio, abbracciare, un determinato oggetto perché interessante in quanto portatore di una funzione oltre che di una qualità pittorica che Laureyns fa emergere in tutta la sua potenzialità. La scelta degli oggetti da usare e trasformare in pittura o scultura avviene stratificando esperienze, osservazioni, e vivendo con uno sguardo sempre attivo verso quanto lo circonda.
“Six Million Way to Die” è anche il titolo del testo che accompagna la mostra e la sua presentazione firmato Omar Ulysiens, in cui due individui dialogano in modo serrato per contrattare una decisione in merito ad un soggetto sconosciuto, ma di cui sono evidenti solo i colori.
Simon Laureyns. Gent, 1979 dove vive e lavora.
Mostre personali: 2017 “Six Million Ways to Die”, A+B GALLERY, Brescia IT 2015 Bellos Horizontes, LE CABANON /VOSSELARE PUT, Deinze, B. 2014 Cover up the grey, ROSSI CONTEMPORARY, Bruxelles, B.
Mostre Collettive 2017 Silent, genius at work! duo show with Manor Grunewald, GALERIE JEROME PAUCHANT, Parigi, FR; What about the color pink, do you like pink?, GEUKEND & DE VIL gallery, Knokke, BE. 2016 (Idéale) Géographie, une introduction, curated by Olivier Kosta-Théfaine, GALLERIA NOIRE, Torino, IT; Slash, curated by Gabriele Tosi, A+B GALLERY, Brescia, IT. Simon Laureyns invites Xavier Mary, GEUKENS & DE VIL, Knokke, BE . 2015 Even a Birch can be Real, curated by Gabriele Tosi, A+B GALLERY, Brescia, IT. Aoteroa, Loods 12, WETTEREN, B. INCUBATE, Schowburg, Tilburg, NL. (Ideale) Gèographie, LE MOULIN DU ROC (CAC), Niort, F. Volumes, BERTHOLD POTT GALLERY, Cologne, G.
I “Pool painting” sono monocromi, all’apparenza. Sono opere sensuali di velluto alle quali è stato dato un titolo con nome femminile. Si tratta di tessuti consumati sia da accidentalità che da azioni ripetute e coerenti. Alcune regole hanno dettato il comportamento e le scelte di chi ha agito su di essi. Si tratta infatti di opere in cui il velluto dei tavoli da biliardo consumati dall’ambiente e dal gioco, ognuno di colori diversi (rossi, blu, neri, verdi), sono stati intelaiati senza alcun intervento dell’artista.
Sei milioni di possibilità per morire, ma ne basta una. Considerazione acuta che sottolinea l’approccio dell’artista a lavorare aderente alla esperienza di vita, rendendo le opere sintesi di una complessità. Simon Laureyns attua una strategia precisa, ossia quella di fare proprio, abbracciare, un determinato oggetto perché interessante in quanto portatore di una funzione oltre che di una qualità pittorica che Laureyns fa emergere in tutta la sua potenzialità. La scelta degli oggetti da usare e trasformare in pittura o scultura avviene stratificando esperienze, osservazioni, e vivendo con uno sguardo sempre attivo verso quanto lo circonda.
“Six Million Way to Die” è anche il titolo del testo che accompagna la mostra e la sua presentazione firmato Omar Ulysiens, in cui due individui dialogano in modo serrato per contrattare una decisione in merito ad un soggetto sconosciuto, ma di cui sono evidenti solo i colori.
Simon Laureyns. Gent, 1979 dove vive e lavora.
Mostre personali: 2017 “Six Million Ways to Die”, A+B GALLERY, Brescia IT 2015 Bellos Horizontes, LE CABANON /VOSSELARE PUT, Deinze, B. 2014 Cover up the grey, ROSSI CONTEMPORARY, Bruxelles, B.
Mostre Collettive 2017 Silent, genius at work! duo show with Manor Grunewald, GALERIE JEROME PAUCHANT, Parigi, FR; What about the color pink, do you like pink?, GEUKEND & DE VIL gallery, Knokke, BE. 2016 (Idéale) Géographie, une introduction, curated by Olivier Kosta-Théfaine, GALLERIA NOIRE, Torino, IT; Slash, curated by Gabriele Tosi, A+B GALLERY, Brescia, IT. Simon Laureyns invites Xavier Mary, GEUKENS & DE VIL, Knokke, BE . 2015 Even a Birch can be Real, curated by Gabriele Tosi, A+B GALLERY, Brescia, IT. Aoteroa, Loods 12, WETTEREN, B. INCUBATE, Schowburg, Tilburg, NL. (Ideale) Gèographie, LE MOULIN DU ROC (CAC), Niort, F. Volumes, BERTHOLD POTT GALLERY, Cologne, G.
25
marzo 2017
Simon Laureyns – Six Million Ways to Die
Dal 25 marzo al 28 aprile 2017
arte contemporanea
Location
A+B GALLERY
Brescia, Corsetto Sant'Agata, 22, (Brescia)
Brescia, Corsetto Sant'Agata, 22, (Brescia)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 15 - 19
Vernissage
25 Marzo 2017, ore 18.00
Autore