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Simon Laureyns – Skinny Dipping
La seconda mostra personale dell’artista realizzata in galleria presenterà in anteprima una nuova serie di lavori chiamati Shelter Paintings.
Comunicato stampa
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A+B Gallery è lieta di presentare la seconda personale di Simon Laureyns, Skinny Dipping.
Dopo aver esposto la serie Pooltable painting, dei Billboard painting e alcuni pezzi del lavoro scultoreo Memory Lane, è il turno della serie Shelter painting, porzioni di tende da campeggio intelaiate, l’ultimo elemento nomade della civiltà contemporanea urbanizzata.
La serie Shelter painting, esposta per la prima volta a #fuocoapaesaggio (Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore, IT), vuole evidenziare l’importanza dell’organizzazione sociale, dettata da regole ora stereotipate che nel corso dei secoli sono andate a circoscrivere la libertà individuale ed intrinseca dell’essere umano.
La tenda, l’elemento identificato, è l’abitazione mobile per eccellenza, nasce dalla necessità di spostamento delle comunità nomadi. Tipica delle popolazioni non stanziali che dovevano spostarsi da un luogo all’altro in cerca di cibo seguendo la stagionalità, quest’abitazione è stata poi sostituita da nuclei urbani in evoluzione, quando l’uomo ha deciso di sostare per un lungo periodo in una zona creando nuove regole sociali e civiche.
Con i Shelter painting, l’artista individua la contrapposizione che l’uomo istintivamente possiede con le leggi sociali da lui stesso create, che l’hanno reso sedentario, verso il bisogno e il desiderio di riconquista di una libertà che lui stesso si è negato.
È come se Simon Laureyns, decidendo di porzionare ed intelaiare il tessuto tecnico, sia il primo a tentare, in maniera consapevole, di riconquistare l’iniziale libertà, come l’uomo tenta di fare decidendo di tornare ad un nomadismo moderno e sospendere regole sociali.
Ed è proprio all’interno del titolo - della seconda personale di Simon Laureyns ad A+B Gallery – Skinny Dipping che si coglie pienamente il significato dell’azione dell’artista. La tenda, nata con lo scopo di protezione e di riparo, è sempre stata il luogo sicuro dove potersi spogliare da ogni travestimento sociale, spazio-rifugio dove poter tornare primitivi. La tenda, come luogo d’intimità ma anche come una pelle da cui non possiamo spogliarci, in quanto spazio della verità e libertà incondizionata.
La serie Shelter painting riflette la volontà dell’uomo di possedere una sedentarietà con regole sociali precise e un’organizzazione, la maggior parte delle volte statica, che preclude gli originali istinti di indipendenza, libertà e verità.
Dopo aver esposto la serie Pooltable painting, dei Billboard painting e alcuni pezzi del lavoro scultoreo Memory Lane, è il turno della serie Shelter painting, porzioni di tende da campeggio intelaiate, l’ultimo elemento nomade della civiltà contemporanea urbanizzata.
La serie Shelter painting, esposta per la prima volta a #fuocoapaesaggio (Forte di Monte Ricco, Pieve di Cadore, IT), vuole evidenziare l’importanza dell’organizzazione sociale, dettata da regole ora stereotipate che nel corso dei secoli sono andate a circoscrivere la libertà individuale ed intrinseca dell’essere umano.
La tenda, l’elemento identificato, è l’abitazione mobile per eccellenza, nasce dalla necessità di spostamento delle comunità nomadi. Tipica delle popolazioni non stanziali che dovevano spostarsi da un luogo all’altro in cerca di cibo seguendo la stagionalità, quest’abitazione è stata poi sostituita da nuclei urbani in evoluzione, quando l’uomo ha deciso di sostare per un lungo periodo in una zona creando nuove regole sociali e civiche.
Con i Shelter painting, l’artista individua la contrapposizione che l’uomo istintivamente possiede con le leggi sociali da lui stesso create, che l’hanno reso sedentario, verso il bisogno e il desiderio di riconquista di una libertà che lui stesso si è negato.
È come se Simon Laureyns, decidendo di porzionare ed intelaiare il tessuto tecnico, sia il primo a tentare, in maniera consapevole, di riconquistare l’iniziale libertà, come l’uomo tenta di fare decidendo di tornare ad un nomadismo moderno e sospendere regole sociali.
Ed è proprio all’interno del titolo - della seconda personale di Simon Laureyns ad A+B Gallery – Skinny Dipping che si coglie pienamente il significato dell’azione dell’artista. La tenda, nata con lo scopo di protezione e di riparo, è sempre stata il luogo sicuro dove potersi spogliare da ogni travestimento sociale, spazio-rifugio dove poter tornare primitivi. La tenda, come luogo d’intimità ma anche come una pelle da cui non possiamo spogliarci, in quanto spazio della verità e libertà incondizionata.
La serie Shelter painting riflette la volontà dell’uomo di possedere una sedentarietà con regole sociali precise e un’organizzazione, la maggior parte delle volte statica, che preclude gli originali istinti di indipendenza, libertà e verità.
30
giugno 2018
Simon Laureyns – Skinny Dipping
Dal 30 giugno al 29 settembre 2018
arte contemporanea
Location
A+B GALLERY
Brescia, Corsetto Sant'Agata, 22, (Brescia)
Brescia, Corsetto Sant'Agata, 22, (Brescia)
Orario di apertura
da Giovedì a Sabato ore 15-19 e su appuntamento
Vernissage
30 Giugno 2018, ore 18.00
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