Provate a bere, a mangiare, a camminare, a baciare o anche solo a farvi riconoscere da vostro figlio o da vostro marito.

Provate a vivere con un burka addosso...

Un’autrice di fumetti italiana, grafica ed insegnante e la giornalista afgana jamila mujahed da anni impegnata nella difesa dei diritti delle donne:
dal loro confronto nasce un contributo spiritoso e tagliente alla descrizione della vita quotidiana a kabul durante il governo dei mujahiden e la presa del potere dei talebani. Lontano da retorica, forte dell’immediatezza delle immagini e del racconto in presa diretta, il libro – che ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International – è una denuncia ironica e amara dei soprusi cui tante donne musulmane sono soggette.
satira efficace che riesce a farci entrare per un istante dietro quel velo che nasconde il mondo reale,
una limitazione che oggi è intollerabile.
20 tavole simboliche saranno esposte in pannelli semplici, spartani. per lasciare spazio al messaggio.
il bianco e nero fa il resto, rendendo la mostra essenziale, assolutamente efficace nel cogliere nel segno.
Durante l'inaugurazione l'autrice disegnerà liberamente sulle pareti del kestè, come già alessandro cocchia fece realizzando il celebre san gennaro, ormai simbolo del kestè ed immagine "sacra" di riferimento per tutti gli avventori della piazza. i disegni andranno ad accavallarsi con quelli di andrea scoppetta e paco de siato,
che insieme a simona rappresentano gli autori della prima mini rassegna del fumetto "komixxx" dedicata ai disegnatori partenopei editi quest'anno.