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Simona Rinciari – Sfogliami e di gioie saziati
“Sono prigioniero delle circostanze e delle passioni” (lapsed in time and passion), dice Amleto all’ombra del padre nel terzo atto della tragedia omonima. Simona Rinciari, artista alchimista, non se ne lamenta con una qualche ombra, ma lo dà icasticamente a vedere attraverso quattro gigantografie di se stessa metamorfosata e per il tramite delle sue gioie, gioielli che realizza pietrificando vegetali di ogni tipo.
Comunicato stampa
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“Sono prigioniero delle circostanze e delle passioni” (lapsed in time and passion), dice Amleto all’ombra del padre nel terzo atto della tragedia omonima.
Simona Rinciari, artista alchimista, non se ne lamenta con una qualche ombra, ma lo dà icasticamente a vedere attraverso quattro gigantografie di se stessa metamorfosata e per il tramite delle sue gioie, gioielli che realizza pietrificando vegetali di ogni tipo.
“Sono diverza”
“Pomme de terre”
“Salamantra”
“An-datura Stramonium”
sono i titoli delle quattro stagioni del suo animo, di fatto un unico inverno.
“Sfogliami e di gioie saziati” è tuttavia il titolo caldo di una mostra che si inaugurerà il 20 maggio 2009 presso lo spazio Mo.C.A. Un silenzio urlato che non può avere altro sbocco se non quello della trasformazione alchemica delle sue pulsioni (Auphebung).
Fatti carico della mia sclerodermia esistenziale, sfogliami o almeno provaci, sembra dire l’artista, ma non avrai ciò che c’è sotto. Avrai, se saprai apprezzarle, le mie gioie. Sono “diverza” e per di più “salamantra”, capace di sopravvivere al fuoco pulsionale che come ogni essere umano patisco, ma che non intendo subire.
Né tragica, né drammatica, Simona Rinciari veste ironicamente e bergsonianamente gli abiti del comico, per dirci che c’è la nebbia, l’impenetrabilità, il non accesso, ma ritraendosi ci racconta cosa c’è dietro di essa: le sue gioie, la sua anima, il suo soffio agalmatico, la sua bellezza, una poesia che prelude a un’apertura ambiguamente suggerita.
Simona Rinciari, artista alchimista, non se ne lamenta con una qualche ombra, ma lo dà icasticamente a vedere attraverso quattro gigantografie di se stessa metamorfosata e per il tramite delle sue gioie, gioielli che realizza pietrificando vegetali di ogni tipo.
“Sono diverza”
“Pomme de terre”
“Salamantra”
“An-datura Stramonium”
sono i titoli delle quattro stagioni del suo animo, di fatto un unico inverno.
“Sfogliami e di gioie saziati” è tuttavia il titolo caldo di una mostra che si inaugurerà il 20 maggio 2009 presso lo spazio Mo.C.A. Un silenzio urlato che non può avere altro sbocco se non quello della trasformazione alchemica delle sue pulsioni (Auphebung).
Fatti carico della mia sclerodermia esistenziale, sfogliami o almeno provaci, sembra dire l’artista, ma non avrai ciò che c’è sotto. Avrai, se saprai apprezzarle, le mie gioie. Sono “diverza” e per di più “salamantra”, capace di sopravvivere al fuoco pulsionale che come ogni essere umano patisco, ma che non intendo subire.
Né tragica, né drammatica, Simona Rinciari veste ironicamente e bergsonianamente gli abiti del comico, per dirci che c’è la nebbia, l’impenetrabilità, il non accesso, ma ritraendosi ci racconta cosa c’è dietro di essa: le sue gioie, la sua anima, il suo soffio agalmatico, la sua bellezza, una poesia che prelude a un’apertura ambiguamente suggerita.
20
maggio 2009
Simona Rinciari – Sfogliami e di gioie saziati
Dal 20 maggio al 20 giugno 2009
arte contemporanea
Location
MO.C.A.
Roma, Piazza Degli Zingari, 1, (Roma)
Roma, Piazza Degli Zingari, 1, (Roma)
Orario di apertura
ore 10.30-13 e 16-19
Autore