Simone Artico è nato a Portogruaro in provincia di Venezia, città d’arte che ama profondamente.
Vive a Lison, paese conosciuto ai più per la sua produzione di vini, assieme alla compagna e ai suoi amatissimi gatti.
Ha iniziato a dipingere piuttosto tardi, verso i 23 anni, inizialmente attratto dagli impressionisti, per poi innamorarsi quasi immediatamente di Chagall e Picasso, scoprendo di lì a poco la grande tradizione veneta con Giorgione, Tintoretto, Tiziano, ecc.
Tra le sue opere troverete spesso il corpo femminile, animali, alberi, e, per via di un innato bisogno di ricerca e di spiritualità, immagini di Madonne, prefiche, figure mitologiche del pantheon mesopotamico e dell’antico Egitto.

Come descrivere la sua pittura ?
Simone dice che cerca sempre di seguire una specie di istinto ancestrale, come se l’opera dovesse nascere con forze ed energie proprie indipendentemente dal volere dell’artista, il quale diviene alla fine, suo malgrado, una sorta di mero esecutore.
La sua produzione più recente è fortemente evocativa, spesso costellata di rimandi arcaici e onirici, rappresentativi dello sfaccettato mondo interiore dell’artista, che riesce a innescare le più diverse riflessioni, suggestioni e interpretazioni in chi si approccia alle sue opere. D’altronde, come ha scritto Paul Klee, “L’arte non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”.