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Simone Benedetto – Black mirror of society
Black mirror of society racconta le sfaccettature che l’infanzia può assumere sul pianeta: dai drammi dell’infanzia vissuta in zone di guerra, ai bambini lasciati sotto la tutela di uno schermo, eppure è possibile trovare ancora il bambino capace di sognare e immaginare un mondo.
Comunicato stampa
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La Galleria Marconi di Cupra Marittima sabato 1 ottobre alle 18.00 riprende la propria attività espositiva presentando Black mirror of society, mostra personale di Simone Benedetto, uno degli artisti vincitori del Premio Ora 2016. La mostra è a cura di Dario Ciferri ed è organizzata da Galleria Marconi e Marche Centro d’Arte.
Black mirror of society è la mostra che apre Di versi diversi?,rassegna che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La personale di Simone Benedetto potrà essere visitata fino al 29 ottobre 2016 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
“Osservare il mondo attraverso uno schermo, un gesto così usuale da sembrarci ovvio: porre sempre tra noi e il mondo esterno un filtro capace di tenere lontano le cose brutte al punto da mostrarci solo quello che vogliamo vedere. Può essere questa un’analisi del nostro tempo? Andando a passeggio o stando in fila dal medico, quello che potremmo osservare è un insieme di persone che si isola e sta con lo sguardo fisso sul proprio smartphone, questo a patto, naturalmente, che noi stessi siamo disposti a staccare per un attimo gli occhi dal nostro schermo e a interessarci all’umanità intorno a noi. Con Black mirror of Society Simone Benedetto ci racconta tutto questo, ma non solo, perché se riusciamo a guardare la realtà oltre lo specchio/prigione dei nostri apparecchi elettronici, vediamo un mondo che si declina in molteplici solitudini, solitudini che lui coglie e racconta legate al mondo dell’infanzia. Le sue sculture sono allora un chiaro racconto delle diverse sfaccettature che l’infanzia può assumere sul pianeta: dai drammi dell’infanzia vissuta in zone di guerra, ai bambini lasciati sotto la tutela di uno schermo: tutto colto in un silenzio pieno di solitudine. Eppure in questo muoversi lungo lo specchio oscuro del nostro tempo c’è ancora il bambino capace di sognare, di incantarsi, di immaginare un mondo, di guardare un icosaedro e le sue facce. Esiste in fondo ancora la possibilità di cambiare prospettiva sulle cose, basta alzare la nostra testa e provare, magari per la prima volta, a guardare dall’altra parte degli specchi intorno a noi.” (Dario Ciferri)
“Cambiamo prospettiva sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da imparare, ecco vorrei che Di versi diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e che spesso dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire. Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore, linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)
Black mirror of society è la mostra che apre Di versi diversi?,rassegna che accompagnerà la Galleria Marconi durante la stagione espositiva 2016/2017. La Galleria Marconi si trova in c.so Vittorio Emanuele II n°70 a Cupra Marittima. La personale di Simone Benedetto potrà essere visitata fino al 29 ottobre 2016 con i seguenti orari: lunedì – sabato 16.30 - 19.30.
“Osservare il mondo attraverso uno schermo, un gesto così usuale da sembrarci ovvio: porre sempre tra noi e il mondo esterno un filtro capace di tenere lontano le cose brutte al punto da mostrarci solo quello che vogliamo vedere. Può essere questa un’analisi del nostro tempo? Andando a passeggio o stando in fila dal medico, quello che potremmo osservare è un insieme di persone che si isola e sta con lo sguardo fisso sul proprio smartphone, questo a patto, naturalmente, che noi stessi siamo disposti a staccare per un attimo gli occhi dal nostro schermo e a interessarci all’umanità intorno a noi. Con Black mirror of Society Simone Benedetto ci racconta tutto questo, ma non solo, perché se riusciamo a guardare la realtà oltre lo specchio/prigione dei nostri apparecchi elettronici, vediamo un mondo che si declina in molteplici solitudini, solitudini che lui coglie e racconta legate al mondo dell’infanzia. Le sue sculture sono allora un chiaro racconto delle diverse sfaccettature che l’infanzia può assumere sul pianeta: dai drammi dell’infanzia vissuta in zone di guerra, ai bambini lasciati sotto la tutela di uno schermo: tutto colto in un silenzio pieno di solitudine. Eppure in questo muoversi lungo lo specchio oscuro del nostro tempo c’è ancora il bambino capace di sognare, di incantarsi, di immaginare un mondo, di guardare un icosaedro e le sue facce. Esiste in fondo ancora la possibilità di cambiare prospettiva sulle cose, basta alzare la nostra testa e provare, magari per la prima volta, a guardare dall’altra parte degli specchi intorno a noi.” (Dario Ciferri)
“Cambiamo prospettiva sulle cose, cerchiamo di ritrovare un senso alle parole diverso da quello che normalmente diamo loro, arricchire lo sguardo, il senso, il tempo. Con i molti anni di attività che ho alle spalle, ho imparato che c’è sempre qualcosa da imparare, ecco vorrei che Di versi diversi? fosse la possibilità che ci si offre di riuscire a vedere le cose da un’altra direzione. Il verso è una prospettiva, è il percorso che facciamo e che spesso dobbiamo avere la possibilità di modificare. La nostra società è fatta di versi diversi che si incrociano e che permettono agli uomini di progredire. Cosa c’entra l’arte in tutto questo? Tutto: l’arte è ricerca, amore, linguaggio, ma soprattutto è un percorso che non può fermarsi all’apparenza, al comodo, allo scontato, proprio perché guarda all’anima dell’uomo. E verso poi è anche poesia e questo vorrà dir pur qualcosa…” (Franco Marconi)
01
ottobre 2016
Simone Benedetto – Black mirror of society
Dal primo al 29 ottobre 2016
arte contemporanea
Location
GALLERIA FRANCO MARCONI
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Cupra Marittima, Corso Vittorio Emanuele, 70, (Ascoli Piceno)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 16.00 - 19.30
Vernissage
1 Ottobre 2016, ore 18.00
Autore
Curatore