Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Simone Berrini – Appuntamenti
I lavori di Simone Berrini sono pura operazione fotografica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Non è la mera fotografia che mi interessa. Quel che voglio catturare è quel minuto, parte della realtà”.
Con queste parole il famoso fotografo francese Henri Cartier-Bresson dichiara il suo intento artistico e il suo pensiero rispetto al mezzo fotografico.
I lavori di Simone Berrini sono pura operazione fotografica.
Non da intendersi esclusivamente dal punto di vista della mimesis, della riproduzione di un’immagine, quanto piuttosto rispetto al modo in cui opera il mezzo fotografico: il catturare quell’attimo di realtà, quell’istante unico e irripetibile e trattenerlo, imprimerlo, fissarlo, per far sì che esso non venga dimenticato. Questo modus operandi riguarda tutte le fasi dei suoi lavori; in un primo momento egli sceglie la scena da rappresentare, spesso attimi di vita quotidiana, persone, istanti a cui è affettivamente legato e li disegna con la fusaggine sulla tela, successivamente li “fissa” letteralmente e fisicamente attraverso delle puntine colorate: vuole appuntare sulla tela quei momenti che sono già stati appuntati nel suo cuore e nella sua memoria.
In questo modo non solo cerca di “trattenere” quel qui-ed-ora irripetibile, ma dando colore e spessore alle figure vuole come ridare vita ai soggetti, ridare quel movimento che lo stesso scatto fotografico gli aveva negato. Le figure inermi vengono vivificate dal colore e dalla matericità delle puntine che da semplice strumento utilizzato per appuntare un foglio diventa protagonista stesso del foglio, materia, tecnica, mezzo per disegnare.
L’opera risulta così un mosaico metallico in cui le diverse puntine assumono molteplici significati: divengono strumento pittorico, e, una vicino all’altra, sembrano ricostruire frammenti di realtà, brevi istanti che costituiscono la vita stessa dell’autore.
Nell’operazione di Simone vi è qualcosa di più che un semplice “gioco” con le puntine, essa è mossa dall’eterno intento dell’uomo di combattere il tempo, di fermarlo e di cercare di rendere immortali istanti che non si ripeteranno più, trattenere attimi esclusivi e unici di una realtà che irrimediabilmente è in continua trasformazione, frammenti di vita che non vuole vengano dimenticati.
Con queste parole il famoso fotografo francese Henri Cartier-Bresson dichiara il suo intento artistico e il suo pensiero rispetto al mezzo fotografico.
I lavori di Simone Berrini sono pura operazione fotografica.
Non da intendersi esclusivamente dal punto di vista della mimesis, della riproduzione di un’immagine, quanto piuttosto rispetto al modo in cui opera il mezzo fotografico: il catturare quell’attimo di realtà, quell’istante unico e irripetibile e trattenerlo, imprimerlo, fissarlo, per far sì che esso non venga dimenticato. Questo modus operandi riguarda tutte le fasi dei suoi lavori; in un primo momento egli sceglie la scena da rappresentare, spesso attimi di vita quotidiana, persone, istanti a cui è affettivamente legato e li disegna con la fusaggine sulla tela, successivamente li “fissa” letteralmente e fisicamente attraverso delle puntine colorate: vuole appuntare sulla tela quei momenti che sono già stati appuntati nel suo cuore e nella sua memoria.
In questo modo non solo cerca di “trattenere” quel qui-ed-ora irripetibile, ma dando colore e spessore alle figure vuole come ridare vita ai soggetti, ridare quel movimento che lo stesso scatto fotografico gli aveva negato. Le figure inermi vengono vivificate dal colore e dalla matericità delle puntine che da semplice strumento utilizzato per appuntare un foglio diventa protagonista stesso del foglio, materia, tecnica, mezzo per disegnare.
L’opera risulta così un mosaico metallico in cui le diverse puntine assumono molteplici significati: divengono strumento pittorico, e, una vicino all’altra, sembrano ricostruire frammenti di realtà, brevi istanti che costituiscono la vita stessa dell’autore.
Nell’operazione di Simone vi è qualcosa di più che un semplice “gioco” con le puntine, essa è mossa dall’eterno intento dell’uomo di combattere il tempo, di fermarlo e di cercare di rendere immortali istanti che non si ripeteranno più, trattenere attimi esclusivi e unici di una realtà che irrimediabilmente è in continua trasformazione, frammenti di vita che non vuole vengano dimenticati.
06
maggio 2009
Simone Berrini – Appuntamenti
Dal 06 maggio al primo giugno 2009
fotografia
Location
BAR RISTORANTE SCALDASOLE
Como, Via Alessandro Volta, 41 , (Como)
Como, Via Alessandro Volta, 41 , (Como)
Orario di apertura
tutti i giorni 10-15 e 18-24, chiuso il martedì sera e la domenica a mezzogiorno
Vernissage
6 Maggio 2009, ore 19
Autore
Curatore