AlterAZIONI si traduce in Azioni atte a modificare ciò che si è abituati a osservare.
La mostra prevede una selezione di opere appositamente scelte che aprono diversi scenari, offrendo innumerevoli stimoli visivi. Gli artisti, come sottolineato dalla curatrice Maria Mancini, incontrano il divenire delle forme, la loro metamorfosi e necessariamente i temi della tecnica e del fare artistico nella loro concretezza fattiva e tattile.
Gli antichi chiamavano l’arte “la scimmia della natura” poiché si credeva che la scimmia fosse un animale che imita la realtà, ma nell’epoca della riproducibilità tecnica tanto acclamata dall’opera di W. Benjamin cambiano le aspettative e ricerca espressiva accoglie nuove direzioni.
L’operazione diventa quella di celare, ridurre e modificare la sensazione materica alla scoperta di una visione alterata della realtà. S. Brambilla, S. Laverde e R. P. Lucchini puntano sulla trasmissibilità dell’immagine e questa non può che passare attraverso la personale relazione che nasce con l’opera stessa. Non è solo questione di manipolazione dunque, è l’insieme delle arti della presenza, del passaggio e della veduta che si combinano con le sensibilità e le intuizioni di giovani artisti disposti alla ricerca.
Gli artisti instaurano nuove entità nel processo di fragile consolidamento della forma suscettibile di cambiamento al di là di un’archeologia legata alla teoria morfologica e a una pura estetica dei formalismi.