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Simone Carraro – Paesaggi Invisibili
Ispirandosi alla sua intricata ricerca tuttora in corso sugli scenari naturali, le topografie e i sistemi denigrati, “Paesaggi Invisibili” è un nuovo corpus di lavori dell’artista Simone Carraro, che così interroga e sfida le convenzioni sociali e l’ idea di un inestinguibile antropocentrismo.
Comunicato stampa
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“Il nascere si ripete di cosa in cosa
e la vita
a nessuno è data
in proprietà
ma a tutti in uso...”
(Lucrezio, De rerum natura)
Ispirandosi alla sua intricata ricerca tuttora in corso sugli scenari naturali, le topografie e i sistemi denigrati, “Paesaggi Invisibili” è un nuovo corpus di lavori dell’artista Simone Carraro. Protagonista principale della mostra è l' indagine sull'osmosi che si verifica tra gli elementi antropici abbandonati e l'ambiente che li circonda. Alla stregua di uno scienziato o di un antropologo, Carraro esplora acutamente come la natura abbraccia e assorbe ciò che l' uomo scarta e dimentica con noncuranza. Le immagini generate, sono quindi, un labirinto di mappe idiosincratiche, basate sulla ricerca naturalistica condotta dall’artista, manifestate in un linguaggio arcaico e simbolico.
Carraro raccoglie ed esamina oggetti abbandonati, scoprendo una serie di processi di sedimentazione che portano alla creazione di micro-paesaggi unici, popolati da organismi impercettibili, i quali vengono prima osservati e analizzati tramite lenti microscopiche, poi filmati, disegnati e infine stilizzati. Il materiale cartaceo, digitale e organico raccolto in fase di ricerca, va a comporre quello che potremmo definire un vero e proprio archivio del “paesaggio invisibile”. Questa indagine dettagliata, costituisce il cardine della ricerca che rivaluta a livello etimologico ciò che il termine “abbandonare” veramente significa: Dal francese medievale “mettre à bandon” ossia donare il potere, mettere a disposizione.
Carraro rinuncia all’idea che l’Uomo possa controllare la natura, e mostra come, attraverso un lento processo di sedimentazione, gli oggetti ordinari cambiano forma e funzione, abbandonando la loro origine seriale e omologata per diventare elementi organici “unici e vivi”. Alghe, spugne, vermi marini e minuscoli crostacei, prendono il sopravvento e si impossessano di questi oggetti scartati e dismessi, i quali si tramutano gradualmente in ciò che potremmo definire dei veri e propri templi di biodiversità.
La Metamorfosi è il punto focale della mostra, che avviene quando le forze vitali del mondo naturale ignorano i costrutti sociali, e li scavalcano. L’opera di Carraro interroga e sfida le convenzioni sociali e l' idea di un inestinguibile antropocentrismo. Al posto di questi capisaldi creati dall'Uomo, l' artista si dedica ad immaginare un futuro “primitivo e arcaico”, in cui l'Umanità, si “abbandoni” al paesaggio maturando un' idea ecosistemica di equilibrio dinamico.
Antoine Lavoisier, famoso chimico francese del 700, disse “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” descrivendo una serie di esperimenti nel suo laboratorio… Ugualmente, i nuovi lavori di Simone Carraro in Paesaggi Invisibili appaiono al pubblico come la rappresentazione pittorica di un'esplorazione sia scientifica, che semiotica, di paesaggi in evoluzione permanente. Qui, i rifiuti sono sacralizzati da organismi impercettibili e primordiali che con il loro frenetico brulicare evocano nell'osservatore una sensazione di inesorabile transitorietà.
Mostra a cura di Yasmine Helou e PATERSON ZEVI
In collaborazione con Hesperia Iladou Suppiej
Montaggio video Matteo Primiterra
Martedì a Domenica, 11 - 18
Castello 2432, Fondamenta dei Penini, 30122, Venezia
patersonzevi.com yasminehelou.com
Per informazioni scrivere a info@patersonzevi.com o hey@yasminehelou.com
Date: 05 Aprile - 10 Maggio 2023
Opening: 04 Aprile 2023, 18.30 - 21
Vaporetto: Arsenale ACTV1 4.1 - 4.2 / Allilaguna linea blu / Celestia ACTV 4.1 - 4.2 - 5.1 - 5.2
Orari di apertura: Martedì - Domenica, 11 - 18
Instagram: @patersonzevi @yasmine.helou @bancoittico_s.carraro
e la vita
a nessuno è data
in proprietà
ma a tutti in uso...”
(Lucrezio, De rerum natura)
Ispirandosi alla sua intricata ricerca tuttora in corso sugli scenari naturali, le topografie e i sistemi denigrati, “Paesaggi Invisibili” è un nuovo corpus di lavori dell’artista Simone Carraro. Protagonista principale della mostra è l' indagine sull'osmosi che si verifica tra gli elementi antropici abbandonati e l'ambiente che li circonda. Alla stregua di uno scienziato o di un antropologo, Carraro esplora acutamente come la natura abbraccia e assorbe ciò che l' uomo scarta e dimentica con noncuranza. Le immagini generate, sono quindi, un labirinto di mappe idiosincratiche, basate sulla ricerca naturalistica condotta dall’artista, manifestate in un linguaggio arcaico e simbolico.
Carraro raccoglie ed esamina oggetti abbandonati, scoprendo una serie di processi di sedimentazione che portano alla creazione di micro-paesaggi unici, popolati da organismi impercettibili, i quali vengono prima osservati e analizzati tramite lenti microscopiche, poi filmati, disegnati e infine stilizzati. Il materiale cartaceo, digitale e organico raccolto in fase di ricerca, va a comporre quello che potremmo definire un vero e proprio archivio del “paesaggio invisibile”. Questa indagine dettagliata, costituisce il cardine della ricerca che rivaluta a livello etimologico ciò che il termine “abbandonare” veramente significa: Dal francese medievale “mettre à bandon” ossia donare il potere, mettere a disposizione.
Carraro rinuncia all’idea che l’Uomo possa controllare la natura, e mostra come, attraverso un lento processo di sedimentazione, gli oggetti ordinari cambiano forma e funzione, abbandonando la loro origine seriale e omologata per diventare elementi organici “unici e vivi”. Alghe, spugne, vermi marini e minuscoli crostacei, prendono il sopravvento e si impossessano di questi oggetti scartati e dismessi, i quali si tramutano gradualmente in ciò che potremmo definire dei veri e propri templi di biodiversità.
La Metamorfosi è il punto focale della mostra, che avviene quando le forze vitali del mondo naturale ignorano i costrutti sociali, e li scavalcano. L’opera di Carraro interroga e sfida le convenzioni sociali e l' idea di un inestinguibile antropocentrismo. Al posto di questi capisaldi creati dall'Uomo, l' artista si dedica ad immaginare un futuro “primitivo e arcaico”, in cui l'Umanità, si “abbandoni” al paesaggio maturando un' idea ecosistemica di equilibrio dinamico.
Antoine Lavoisier, famoso chimico francese del 700, disse “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” descrivendo una serie di esperimenti nel suo laboratorio… Ugualmente, i nuovi lavori di Simone Carraro in Paesaggi Invisibili appaiono al pubblico come la rappresentazione pittorica di un'esplorazione sia scientifica, che semiotica, di paesaggi in evoluzione permanente. Qui, i rifiuti sono sacralizzati da organismi impercettibili e primordiali che con il loro frenetico brulicare evocano nell'osservatore una sensazione di inesorabile transitorietà.
Mostra a cura di Yasmine Helou e PATERSON ZEVI
In collaborazione con Hesperia Iladou Suppiej
Montaggio video Matteo Primiterra
Martedì a Domenica, 11 - 18
Castello 2432, Fondamenta dei Penini, 30122, Venezia
patersonzevi.com yasminehelou.com
Per informazioni scrivere a info@patersonzevi.com o hey@yasminehelou.com
Date: 05 Aprile - 10 Maggio 2023
Opening: 04 Aprile 2023, 18.30 - 21
Vaporetto: Arsenale ACTV1 4.1 - 4.2 / Allilaguna linea blu / Celestia ACTV 4.1 - 4.2 - 5.1 - 5.2
Orari di apertura: Martedì - Domenica, 11 - 18
Instagram: @patersonzevi @yasmine.helou @bancoittico_s.carraro
04
aprile 2023
Simone Carraro – Paesaggi Invisibili
Dal 04 aprile al 10 maggio 2023
arte contemporanea
Location
Castello 2432
Venezia, Fondamenta dei Penini, 2432, (VE)
Venezia, Fondamenta dei Penini, 2432, (VE)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 11-18
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico
Produzione organizzazione