Questa doppia personale di fotografia lascia col fiato sospeso... Immagini quasi magiche descrivono la personalità di ciascun autore, il primo a fermare lo sguardo sul Lago dell'Accesa con scatti rigorosamente in b/n; il secondo a interpretare in modo onirico la Natura, che coglie nei minimi particolari e trasforma con le luci.
Simone Francioli e Fabio Sartori osservano amorevolmente la realtà in modo del tutto personale, ma soprattutto poetico: una serie di Visioni Poetiche, appunto, che ci fanno porre l'attenzione sulle meraviglie che ci circondano.
Questi lavori, tutti scatti originali stampati su materiale cartaceo, interpretano il mondo con gli occhi dell'artista e nello stesso tempo ci inducono a ragionare sulla flessibilità del mezzo fotografico.
Se ci pensiamo, oggi siamo tutti 'fotografi', vista la facilità con cui utilizziamo lo smartphone; tuttavia, esiste una linea che separa la foto spontanea da quella che riteniamo artistica: è la linea sottile dello sguardo che inquadra, insieme all'abilità tecnica che sostiene l'inquadratura.
Francioli e Sartori ne sono la testimonianza. Ogni loro immagine, abilmente ricercata e voluta, è sostenuta dalla sapienza del fare, dalla capacità di utilizzare le funzioni che ci mettono a disposizione gli strumenti tecnologici in modo coerente col messaggio visivo che intendono trasmettere all'osservatore.
Per Francioli un soggetto molto popolare come il Lago dell'Accesa diventa oggetto di atmosfere magiche, rarefatte, con ombre e sprazzi di luce a sottolineare un paesaggio reso romantico, teatrale, anche ambiguo e, in un certo senso, inquietante... è l'occhio del fotografo che ce lo propone così, la realtà non è questa, ma solo attraverso la sua interpretazione possiamo coglierne nuovi aspetti, nuove e inedite visioni.
Sartori invece va a scoprire con profonda pazienza i particolari di una natura nascosta, visibile solo se le poni attenzione e la inquadri in un preciso, irripetibile istante. Da queste inquadrature ricava ambienti surreali attraverso luci e polveri colorate che dispone sapientemente al momento dello scatto, così che la realtà si confonde con la fantasia e i colori creano mondi incantati, seppur veritieri.
Visitando questa mostra, che intende 'fermare' con l'obiettivo alcuni attimi di ciò che ci circonda, possiamo entrare in qualche modo nel mondo dell'immaginazione... Un viaggio che ci propongono i due artisti, di cui siamo profondamente grati e che possiamo 'vivere' fino al 9 gennaio 2025.