Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Simone Galimberti – Riflessi onirici
Nel mese di marzo le sale di Villa Sartirana ospiteranno le opere di Simone Galimberti, giovane milanese nato nel 1980 avvicinatosi alla pittura da autodidatta studiando la tecnica della tradizione rinascimentale italiana, si dedica a quadri che spaziano dalla natura morta al nudo, dal ritratto alla composizione onirica visionaria. Osservando i dipinti si fatica a comprendere se le figure si creino dall’ombra che fa loro da sfondo o se in essa si perdano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel mese di marzo le sale di Villa Sartirana ospiteranno le opere di Simone Galimberti, giovane milanese nato nel 1980 avvicinatosi alla pittura da autodidatta studiando la tecnica della tradizione rinascimentale italiana, si dedica a quadri che spaziano dalla natura morta al nudo, dal ritratto alla composizione onirica visionaria. Osservando i dipinti si fatica a comprendere se le figure si creino dall’ombra che fa loro da sfondo o se in essa si perdano.
Nelle opere di Galimberti, l’immagine arriva dalla matrice fantastica che è propria del sogno, un’immagine sbiadita che permane dopo l’esperienza onirica, un riflesso che si perde nella dimensione soggettiva della realtà. Simone Galimberti con la sua pittura rende reali cose immaginate, che trovano la loro dimensione grazie a sfumature, simboli e accostamenti irreali. Anche le opere dedicate alle nature morte mantengono questa sensazione di irrealtà, in questo caso però quello che più colpisce è lo studio che viene fatto sul singolo frutto. Le opere non raffigurano una composizione armonica, ma si concentrano su un singolo elemento. Un solo frutto che diventa protagonista indiscusso con tutte le sue imperfezioni.
Gli visitatori più attenti noteranno la strana firma che Galimberti suole mettere sulle sue opere “finxit”, un altro modo che l’artista adotta per sottolineare come l’arte sia finzione nonostante lo stile realista che lo contraddistingue.
La mostra “Riflessi Onirici”, promossa da Officine Briantee e ospitata in Villa Sartirana, sarà inaugurata sabato 9 marzo alle ore 17.30. L’inaugurazione sarà preceduta alle ore 16.00 dalla presentazione del libro “Mater” di Lorenzo Zumbo che sarà accompagnata da alcune letture ad opera di Paola Donati e realizzata grazie anche alla Biblioteca di Giussano. Un libro molto denso, nonostante la sua brevità, pieno di parole, immagini e riferimenti che mirano a evocare e indagare l’ignoto proprio di ogni essere umano: “solo allora capii che ogni essere umano è silenzio. Semplice, puro, bianco silenzio. E che dire di sé una sola parola a qualcuno significa perdere per sempre sé stessi”. Parole che in qualche modo possono riportare a quella dimensione onirica già descritta nei quadri.
S.C.
Nelle opere di Galimberti, l’immagine arriva dalla matrice fantastica che è propria del sogno, un’immagine sbiadita che permane dopo l’esperienza onirica, un riflesso che si perde nella dimensione soggettiva della realtà. Simone Galimberti con la sua pittura rende reali cose immaginate, che trovano la loro dimensione grazie a sfumature, simboli e accostamenti irreali. Anche le opere dedicate alle nature morte mantengono questa sensazione di irrealtà, in questo caso però quello che più colpisce è lo studio che viene fatto sul singolo frutto. Le opere non raffigurano una composizione armonica, ma si concentrano su un singolo elemento. Un solo frutto che diventa protagonista indiscusso con tutte le sue imperfezioni.
Gli visitatori più attenti noteranno la strana firma che Galimberti suole mettere sulle sue opere “finxit”, un altro modo che l’artista adotta per sottolineare come l’arte sia finzione nonostante lo stile realista che lo contraddistingue.
La mostra “Riflessi Onirici”, promossa da Officine Briantee e ospitata in Villa Sartirana, sarà inaugurata sabato 9 marzo alle ore 17.30. L’inaugurazione sarà preceduta alle ore 16.00 dalla presentazione del libro “Mater” di Lorenzo Zumbo che sarà accompagnata da alcune letture ad opera di Paola Donati e realizzata grazie anche alla Biblioteca di Giussano. Un libro molto denso, nonostante la sua brevità, pieno di parole, immagini e riferimenti che mirano a evocare e indagare l’ignoto proprio di ogni essere umano: “solo allora capii che ogni essere umano è silenzio. Semplice, puro, bianco silenzio. E che dire di sé una sola parola a qualcuno significa perdere per sempre sé stessi”. Parole che in qualche modo possono riportare a quella dimensione onirica già descritta nei quadri.
S.C.
09
marzo 2013
Simone Galimberti – Riflessi onirici
Dal 09 al 30 marzo 2013
arte contemporanea
Location
VILLA SARTIRANA
Giussano, Via Carroccio, 2, (Monza E Brianza)
Giussano, Via Carroccio, 2, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
mar- sab 15.30-18.30, dom 10-12 e 15-19. lun chiuso
Vernissage
9 Marzo 2013, ore 17.30
Autore