Cosa può fare oggi la fotografia, o l’arte, in un mondo così colmo di stimoli visivi? Forse tentare di andare all’essenza, di purificare lo sguardo per andare dritto al cuore delle cose, tentare ogni giorno di “vedere il mondo in un granello di sabbia” come dice il verso di una poesia di William Blake.

Così mi piace trasformarmi in un microscopio, soffermarmi su piccole storie, talmente piccole da poter essere essenziali ed universali. Guardando l’atomo con attenzione si possono imparare molte cose sull’universo, proprio come non si può pensare all’infinitamente piccolo senza richiamare alla mente anche l’infinitamente grande.

Certo non ho risposte definitive e nette ma soltanto un orizzonte da discutere insieme durante questo incontro; come se per un attimo, sul finire del giorno, ci sedessimo sulla stessa panchina ad ammirare insieme lo stesso panorama, raccontandoci l’un l’altro e a bassa voce le storie che vogliamo condividere e davvero non vogliamo dimenticare.

In questo incontro porterò i miei 4 lavori a cui tengo maggiormente:

LA MENTE ALTROVE
Evoca le giornate, i pensieri e le paure di 6 persone con malattia mentale che vivono nella stessa residenza psichiatrica e nasce dal mio soggiorno insieme a loro nella casa.

VIAGGIATORI
È un lavoro che si interroga sul significato della libertà raccontando le giornate e le gare dei colombi viaggiatori, il mondo che essi guardano dall’alto durante i lori viaggi di ritorno con il solo desiderio di tornare il più in fretta possibile a casa, dentro le loro gabbie.

IL FILO DEL TEMPO
È un lavoro su quel filo invisibile che tiene insieme le singole vite ed è un simile ad un girotondo che inizia all’alba e finisce al tramonto ed è nato dal mio soggiorno nella città da cui prende il via il delta del Danubio.

SENZA LA MEMORIA
È un lavoro che si interroga sul significato della memoria raccontando la vita di Valentina, mia nonna, che ha perso la memoria e vive con la casa colma di biglietti per tentare di ricordare le cose più importanti.

Simone Martinetto




Simone Martinetto è nato a Torino nel 1980. Vive e lavora tra Torino, Bologna e il resto d’Italia. Laureato in filosofia a Bologna, con una tesi di fotografia con Claudio Marra.

Comincia a fotografare nel 2000 quando riceve in dono la macchina fotografica che il nonno fotografo aveva comprato in occasione della sua nascita. Il nonno ha solo il tempo di dargli pochi essenziali consigli prima di ammalarsi e morire dopo qualche mese.

Si divide tra la realizzazione di lavori personali e l’attività di fotografo di scena per il cinema. Insegna fotografia tenendo corsi e workshop. Suoi lavori e singole fotografie sono stati pubblicati sui principali giornali e riviste italiani. Ha pubblicato insieme a Simona Ghizzoni e Gaetano Massa il libro Nonostante la vostra cortese ospitalità. Fotografia e disagio mentale oggi, editrice Quinlan.

Ha esposto le sue opere in circa 40 mostre tra collettive e personali in Italia e all’estero. E’rappresentato dalla galleria Claudio Bottello Contemporary di Torino.

Tra i film che ha seguito come fotografo di scena: "Matrimoni e altri disastri" di Nina di Majo con Margherita Buy. "Uno su due" di Eugenio Cappuccio con Fabio Volo e Ninetto Davoli. "Il 7 e l’8" di Avellino, Ficarra e Picone. "L'ispettore Coliandro" dei Manetti Bros, tratto dai racconti di Carlo Lucarelli. "Il bene e il male" di Giorgio Serafini con Gian Marco Tognazzi.

Tra i premi: Portfolio 2004 - Gran premio Epson Italia. Premio Attenzione Giovane Talento Fotografico Fnac 2004. Premio Festival Foto 2004 Portfolio in piazza, Savignano sul Rubicone. Premio Palmas a Cliciak 2007. Concorso nazionale per fotografi di scena. Premio Internazionale Arte Plurale 2007