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Simone Negri – Al tempo stesso
Mostra personale di Simone Negri alla Galleria GulliArt
Comunicato stampa
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AL TEMPO STESSO – Mostra personale di Simone Negri alla Galleria GulliArte
Nel lavoro di un artista trovano spazio innumerevoli spunti e rimandi a una soggettività che si fa espressione concreta. A prescindere dalla tecnica e dai materiali usati è nella poetica d'insieme che il messaggio si rende comprensibile al pubblico; il codice espressivo utilizzato è quindi strumento per fissare una visione che può toccare le più varie tematiche.
Anche nel caso di Simone Negri sono parte in causa l'indole personale e la maturazione espressiva, gli interessi anche non strettamente legati all'arte e le frequentazioni: tutto concorre a delineare un percorso che si volge in una direzione via via più chiara. Questo non significa che la direzione intrapresa non gioverà di mutamenti o che le sue peculiarità resteranno univoche, bensì che l'affinamento è graduale e, a volte, dovuto a spunti nati da necessità tecniche oltre che espressive.
Con la nuova personale AL TEMPO STESSO l'artista pone un nuovo tassello atto a favorirci nella comprensione delle sue opere, o meglio dell'evoluzione che le sue realizzazioni e il suo linguaggio stanno riportando in luce.
Rispetto alle opere del passato, in massima parte ceramiche cotte per affumicamento in un forno autocostruito, negli ultimi anni ha sperimentato altri materiali, come le resine acriliche, e ha ripensato completamente quell'accenno decorativo che tanto a lungo ha caratterizzato la superficie dei suoi manufatti ceramici. Rimane immutata la propensione alla rappresentazione di elementi archetipi inseriti in contesti architettonici che rimandano ad una sacralità immemore. Sia che si tratti di strutture simili ad altari, a capitelli, a scrigni o di elementi ieraticamente solitari, ci troviamo di fronte ad una solenne e silenziosa tensione.
L'evocazione del tempo, vero nucleo espressivo del suo lavoro, si esplica pertanto attraverso simmetrie e forme definite con meticolosa attenzione. L'arcaica sembianza che richiama mondi orientali o di matrice nord-europea, non sono altro che la sintesi di forme semplici eppure parte della storia dell'uomo a tutte le latitudini.
Con questa nuova personale siamo autorizzati a pensare che sia quasi un atto d'amore, o meglio, un dovuto gesto di rispetto che l'artista fa “al tempo stesso”. Pur non vedendo nessuna decorazione pittorica e privi di un richiamo evidente ad un qualsiasi episodio mitologico o sacrale, siamo indotti a percepire le opere di Negri come qualcosa che valica il semplice confine dell'oggetto d'uso, contenitore aperto o chiuso, ma soprattutto oggetto quasi intoccabile. Così come il tempo è materia impalpabile di cui abbiamo contezza solo negli esiti e mutamenti a lui dovuti, così in queste opere vediamo il tentativo di fissarne la voce. Toni delicati, pochi colori, sfumature e crettature che non urlano la loro presenza, ma si palesano con ferma compostezza, permettendoci un riposo al chiasso contemporaneo.
I nuovi lavori assumono su di sé l'onere di una testimonianza che valica il semplice invecchiare; sulle superficie grezze che accolgono e sostengono forme definitive rifuggono e si riflettono i nostri pensieri. Con essi proviamo a cogliere le correlazioni esistenti tra le parti, ma senza arrivare a coglierne il senso ultimo. Pur stabili e solidamente ancorate al terreno ci ricordiamo che sono comunque frutto della fatica dell'essere umano: la costante aspirazione al trascendente.
Marco Maria Polloniato
Nel lavoro di un artista trovano spazio innumerevoli spunti e rimandi a una soggettività che si fa espressione concreta. A prescindere dalla tecnica e dai materiali usati è nella poetica d'insieme che il messaggio si rende comprensibile al pubblico; il codice espressivo utilizzato è quindi strumento per fissare una visione che può toccare le più varie tematiche.
Anche nel caso di Simone Negri sono parte in causa l'indole personale e la maturazione espressiva, gli interessi anche non strettamente legati all'arte e le frequentazioni: tutto concorre a delineare un percorso che si volge in una direzione via via più chiara. Questo non significa che la direzione intrapresa non gioverà di mutamenti o che le sue peculiarità resteranno univoche, bensì che l'affinamento è graduale e, a volte, dovuto a spunti nati da necessità tecniche oltre che espressive.
Con la nuova personale AL TEMPO STESSO l'artista pone un nuovo tassello atto a favorirci nella comprensione delle sue opere, o meglio dell'evoluzione che le sue realizzazioni e il suo linguaggio stanno riportando in luce.
Rispetto alle opere del passato, in massima parte ceramiche cotte per affumicamento in un forno autocostruito, negli ultimi anni ha sperimentato altri materiali, come le resine acriliche, e ha ripensato completamente quell'accenno decorativo che tanto a lungo ha caratterizzato la superficie dei suoi manufatti ceramici. Rimane immutata la propensione alla rappresentazione di elementi archetipi inseriti in contesti architettonici che rimandano ad una sacralità immemore. Sia che si tratti di strutture simili ad altari, a capitelli, a scrigni o di elementi ieraticamente solitari, ci troviamo di fronte ad una solenne e silenziosa tensione.
L'evocazione del tempo, vero nucleo espressivo del suo lavoro, si esplica pertanto attraverso simmetrie e forme definite con meticolosa attenzione. L'arcaica sembianza che richiama mondi orientali o di matrice nord-europea, non sono altro che la sintesi di forme semplici eppure parte della storia dell'uomo a tutte le latitudini.
Con questa nuova personale siamo autorizzati a pensare che sia quasi un atto d'amore, o meglio, un dovuto gesto di rispetto che l'artista fa “al tempo stesso”. Pur non vedendo nessuna decorazione pittorica e privi di un richiamo evidente ad un qualsiasi episodio mitologico o sacrale, siamo indotti a percepire le opere di Negri come qualcosa che valica il semplice confine dell'oggetto d'uso, contenitore aperto o chiuso, ma soprattutto oggetto quasi intoccabile. Così come il tempo è materia impalpabile di cui abbiamo contezza solo negli esiti e mutamenti a lui dovuti, così in queste opere vediamo il tentativo di fissarne la voce. Toni delicati, pochi colori, sfumature e crettature che non urlano la loro presenza, ma si palesano con ferma compostezza, permettendoci un riposo al chiasso contemporaneo.
I nuovi lavori assumono su di sé l'onere di una testimonianza che valica il semplice invecchiare; sulle superficie grezze che accolgono e sostengono forme definitive rifuggono e si riflettono i nostri pensieri. Con essi proviamo a cogliere le correlazioni esistenti tra le parti, ma senza arrivare a coglierne il senso ultimo. Pur stabili e solidamente ancorate al terreno ci ricordiamo che sono comunque frutto della fatica dell'essere umano: la costante aspirazione al trascendente.
Marco Maria Polloniato
08
settembre 2018
Simone Negri – Al tempo stesso
Dall'otto al 30 settembre 2018
arte contemporanea
Location
GULLI ARTE
Savona, Corso Italia, 201r, (Savona)
Savona, Corso Italia, 201r, (Savona)
Orario di apertura
tutti i giorni 11.00 - 12.30 | 15.30 – 19.30
chiuso il lunedì mattina
Vernissage
8 Settembre 2018, ore 18.30
Autore
Curatore