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Simone Nervi – Età di un futuro passato
La fotografia di Simone Nervi edifica un paese delle meraviglie, entro il quale ciascuno di noi ha piacere di camminare, sognare ed evocare proprie emozioni.
Comunicato stampa
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L’Associazione culturale Obiettivo Camera e Spazio Kryptos presentano Simone Nervi, le cui evocazioni fotografiche invitano alla riflessione individuale, oltre che concentrata.
La fotografia di Simone Nervi edifica un paese delle meraviglie, entro il quale ciascuno di noi ha piacere di camminare, sognare ed evocare proprie emozioni.
Tra i due progetti The Sons of the Earth e Traditional Utopian Portraits (rispettivamente, sei visioni fantastiche e sette azioni immaginative della luce) del magistrale Simone Nervi, qui riuniti nel contenitore identificativo Età di un futuro passato, è trascorso tempo... non importa quanto. Soltanto, incide come e quanto il tempo (trascorso) abbia influito, oppure non influito, sulla sua creatività. Per questo pensiero, non ci limitiamo all’apparenza dei soggetti, a tutti evidente, quanto alla sostanza/qualità del percorso. Così che le differenze palesi rivelano una continuità progettuale, che stabilisce la cifra stilistica di Simone Nervi.
Ciò che definisce il mondo fotografico dell’autore è un paese delle meraviglie, entro il quale ciascuno di noi ha piacere di camminare, di sognare, di evocare proprie emozioni, per l’appunto sollecitate da tanta e tale immagine.
Per cui, consideriamo ogni percorso fotografico individuale anche per quanto può e riesce a dare a quel complesso collettivo e globale di nozioni, al quale ciascuno di noi può attingere, in un viaggio di continua andata-e-ritorno. Del resto, viviamo e pensiamo per quanto le esperienze nostre si integrano a quelle altrui, per quanto le esperienze altrui arricchiscono le nostre. La fonte dell’arte è quella stessa fonte che alimenta la Vita e l’evoluzione dell’esistenza. Così facendo, alimenta anche la nostra immaginazione e i sogni di tutti noi.
Il progetto visivo di Simone Nervi risponde appieno alla semplificazione (non banalizzazione) con la quale l’eccezionale designer Bruno Munari ha sintetizzato il processo della creazione artistica: «Fantasia: tutto ciò che prima non c’era, anche se irrealizzabile. Invenzione: tutto ciò che prima non c’era, ma esclusivamente pratico e senza problemi estetici. Creatività: tutto ciò che prima non c’era, ma realizzabile in modo essenziale e globale. Immaginazione: la fantasia, l’invenzione e la creatività pensano, l’immaginazione vede».
E lascia libero quello spazio individuale nel quale ciascuno può cercare proprie strade e verifiche. Con Franco Battiato: «E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire».
Maurizio Rebuzzini
Simone Nervi (Brescia, 1980) approda alla professione fotografica, provenendo da una formazione scolastica formata all’Accademia di Belle Arti. Da qui, la sua propensione verso la divulgazione multimediale, propria e caratteristica dei nostri tempi. Consapevole della attuale personalità della comunicazione visiva, non si chiude in inutili schemi precostruiti: allunga la propria progettualità dalla costruzione dei soggetti a una raffinata post-produzione finalizzata.
In un’epoca nella quale produrre “buone” fotografie inutili è più che facile, scontato addirittura, la sua Parola va oltre, fino a definire la sostanza dell’Immagine: il suo Tempo, Spazio, Anima e ancora altro.
La fotografia di Simone Nervi edifica un paese delle meraviglie, entro il quale ciascuno di noi ha piacere di camminare, sognare ed evocare proprie emozioni.
Tra i due progetti The Sons of the Earth e Traditional Utopian Portraits (rispettivamente, sei visioni fantastiche e sette azioni immaginative della luce) del magistrale Simone Nervi, qui riuniti nel contenitore identificativo Età di un futuro passato, è trascorso tempo... non importa quanto. Soltanto, incide come e quanto il tempo (trascorso) abbia influito, oppure non influito, sulla sua creatività. Per questo pensiero, non ci limitiamo all’apparenza dei soggetti, a tutti evidente, quanto alla sostanza/qualità del percorso. Così che le differenze palesi rivelano una continuità progettuale, che stabilisce la cifra stilistica di Simone Nervi.
Ciò che definisce il mondo fotografico dell’autore è un paese delle meraviglie, entro il quale ciascuno di noi ha piacere di camminare, di sognare, di evocare proprie emozioni, per l’appunto sollecitate da tanta e tale immagine.
Per cui, consideriamo ogni percorso fotografico individuale anche per quanto può e riesce a dare a quel complesso collettivo e globale di nozioni, al quale ciascuno di noi può attingere, in un viaggio di continua andata-e-ritorno. Del resto, viviamo e pensiamo per quanto le esperienze nostre si integrano a quelle altrui, per quanto le esperienze altrui arricchiscono le nostre. La fonte dell’arte è quella stessa fonte che alimenta la Vita e l’evoluzione dell’esistenza. Così facendo, alimenta anche la nostra immaginazione e i sogni di tutti noi.
Il progetto visivo di Simone Nervi risponde appieno alla semplificazione (non banalizzazione) con la quale l’eccezionale designer Bruno Munari ha sintetizzato il processo della creazione artistica: «Fantasia: tutto ciò che prima non c’era, anche se irrealizzabile. Invenzione: tutto ciò che prima non c’era, ma esclusivamente pratico e senza problemi estetici. Creatività: tutto ciò che prima non c’era, ma realizzabile in modo essenziale e globale. Immaginazione: la fantasia, l’invenzione e la creatività pensano, l’immaginazione vede».
E lascia libero quello spazio individuale nel quale ciascuno può cercare proprie strade e verifiche. Con Franco Battiato: «E il mio maestro mi insegnò com’è difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire».
Maurizio Rebuzzini
Simone Nervi (Brescia, 1980) approda alla professione fotografica, provenendo da una formazione scolastica formata all’Accademia di Belle Arti. Da qui, la sua propensione verso la divulgazione multimediale, propria e caratteristica dei nostri tempi. Consapevole della attuale personalità della comunicazione visiva, non si chiude in inutili schemi precostruiti: allunga la propria progettualità dalla costruzione dei soggetti a una raffinata post-produzione finalizzata.
In un’epoca nella quale produrre “buone” fotografie inutili è più che facile, scontato addirittura, la sua Parola va oltre, fino a definire la sostanza dell’Immagine: il suo Tempo, Spazio, Anima e ancora altro.
15
novembre 2017
Simone Nervi – Età di un futuro passato
Dal 15 novembre al primo dicembre 2017
fotografia
Location
SPAZIO KRYPTOS
Milano, Via Panfilo Castaldi, 26, (Milano)
Milano, Via Panfilo Castaldi, 26, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 15.30-19.30
Vernissage
15 Novembre 2017, ore 18.30
Autore
Curatore