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Simone Perolari – Come in uno specchio
Questo progetto fotografico vuole essere il tentativo di riunire una serie di ritratti dei migliori fotografi professionisti che hanno significativamente segnato l’evoluzione della fotografia in questi ultimi anni
Comunicato stampa
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Questo progetto fotografico vuole essere il tentativo di riunire una serie di ritratti dei migliori fotografi professionisti che hanno significativamente segnato l’evoluzione della fotografia in questi ultimi anni. Ho incominciato il lavoro quasi per gioco, per capire meglio i vari campi della fotografia e cercare di scoprire, al loro interno, il mio vero interesse.
Ho contattato quindi una rosa di professionisti, cercando prima di conoscere a fondo il loro lavoro e poi di definire delle precise linee guida relative al progetto complessivo.
Le caratteristiche comuni in base alle quali sono stati scelti i fotografi sono:
- l’importanza come fotografo nello scenario contemporaneo
- lo stile di ripresa molto riconoscibile e caratterizzante.
Durante le riprese ho cercato di aderire il più possibile alla cifra stilistica degli autori, sia riprendendone le inquadrature più significative e adeguandomi sia alla loro tecnica di ripresa che a quella di stampa; ovviamente questo ha allungato notevolmente i tempi del mio lavoro.
Con questi precisi presupposti ho ripreso Albert & Verzone in riva al Po con la stessa posa dei loro ritratti di bagnanti europei in bianco e nero; Mauro Raffini all’interno di una fabbrica con le sue gelatine colorate che la trasformano in una scenografia teatrale; Enzo Obiso nella sua stanza-studio attraverso uno specchio presente in diverse sue opere; Bruna Biamino in una sua classica architettura stampata con sovraesposizione molto accentuata; Ferdinando Scianna mentre si appisola sulla panchina come nel suo libro dedicato al sonno; la coppia Botto & Bruno, che utilizzano spazi surreali di periferia, inseriti in atmosfera e ambiente analogo; Mario Cresci che guarda la sua foto attraverso i suoi occhi; Paolo Siccardi nei preparativi per la partenza per un lavoro; Gianni Berengo Gardin tra una sua opera storica, con la sua leica accanto; Cesare Colombo ripreso sotto un ponte dei Navigli, nella sua Milano; Adriano Bacchella all’interno di un fastoso appartamento, con vicino il suo cane (immancabili gli animali nei suoi lavori); Cristina Omenetto in una serie di scatti sovrapposti e composti; Dario Lanzardo che mi scruta meticolosamente attraverso i suoi lavori; Ivo Saglietti scatta un’immagine durante un suo workshop nelle Langhe; Luigi Gariglio immortalato come i soggetti delle sue opere; Walter Leonardi che mi guarda attraverso una lente di ingrandimento; Francesco Radino nel suo classico bianco e nero con due immagini sovrapposte; ed infine Albert Watson durante l’inaugurazione della sua ultima personale a Milano.
Questo progetto è ancora un “work in progress”. È stata, per me, un esperienza molto importante sul piano culturale e personale perché si è configurato come un viaggio dentro la storia di chi a reso omaggio in questi anni alla fotografia.
Simone Perolari
Simone Perolari nasce nel 1976. Inizia a fotografare nel ’98. S’interessa di reportages ed in particolare di tematiche sociali. Collabora con la Fondazione Italiana della Fotografia dove sue foto fanno parte dell'archivio N.A.N.I. Inoltre ha al suo attivo un rapporto costante con l’Agenzia Sintesi e PhotoiKon; pubblica su l’Espresso, Narcomafie, Volontari per lo sviluppo ecc.
Ho contattato quindi una rosa di professionisti, cercando prima di conoscere a fondo il loro lavoro e poi di definire delle precise linee guida relative al progetto complessivo.
Le caratteristiche comuni in base alle quali sono stati scelti i fotografi sono:
- l’importanza come fotografo nello scenario contemporaneo
- lo stile di ripresa molto riconoscibile e caratterizzante.
Durante le riprese ho cercato di aderire il più possibile alla cifra stilistica degli autori, sia riprendendone le inquadrature più significative e adeguandomi sia alla loro tecnica di ripresa che a quella di stampa; ovviamente questo ha allungato notevolmente i tempi del mio lavoro.
Con questi precisi presupposti ho ripreso Albert & Verzone in riva al Po con la stessa posa dei loro ritratti di bagnanti europei in bianco e nero; Mauro Raffini all’interno di una fabbrica con le sue gelatine colorate che la trasformano in una scenografia teatrale; Enzo Obiso nella sua stanza-studio attraverso uno specchio presente in diverse sue opere; Bruna Biamino in una sua classica architettura stampata con sovraesposizione molto accentuata; Ferdinando Scianna mentre si appisola sulla panchina come nel suo libro dedicato al sonno; la coppia Botto & Bruno, che utilizzano spazi surreali di periferia, inseriti in atmosfera e ambiente analogo; Mario Cresci che guarda la sua foto attraverso i suoi occhi; Paolo Siccardi nei preparativi per la partenza per un lavoro; Gianni Berengo Gardin tra una sua opera storica, con la sua leica accanto; Cesare Colombo ripreso sotto un ponte dei Navigli, nella sua Milano; Adriano Bacchella all’interno di un fastoso appartamento, con vicino il suo cane (immancabili gli animali nei suoi lavori); Cristina Omenetto in una serie di scatti sovrapposti e composti; Dario Lanzardo che mi scruta meticolosamente attraverso i suoi lavori; Ivo Saglietti scatta un’immagine durante un suo workshop nelle Langhe; Luigi Gariglio immortalato come i soggetti delle sue opere; Walter Leonardi che mi guarda attraverso una lente di ingrandimento; Francesco Radino nel suo classico bianco e nero con due immagini sovrapposte; ed infine Albert Watson durante l’inaugurazione della sua ultima personale a Milano.
Questo progetto è ancora un “work in progress”. È stata, per me, un esperienza molto importante sul piano culturale e personale perché si è configurato come un viaggio dentro la storia di chi a reso omaggio in questi anni alla fotografia.
Simone Perolari
Simone Perolari nasce nel 1976. Inizia a fotografare nel ’98. S’interessa di reportages ed in particolare di tematiche sociali. Collabora con la Fondazione Italiana della Fotografia dove sue foto fanno parte dell'archivio N.A.N.I. Inoltre ha al suo attivo un rapporto costante con l’Agenzia Sintesi e PhotoiKon; pubblica su l’Espresso, Narcomafie, Volontari per lo sviluppo ecc.
07
aprile 2005
Simone Perolari – Come in uno specchio
Dal 07 aprile al 28 maggio 2005
fotografia
Location
LIBRERIA AGORA’
Torino, Via Santa Croce, o/e, (Torino)
Torino, Via Santa Croce, o/e, (Torino)
Orario di apertura
martedì-sabato 9,30-19. Lunedì 15,30-19
Vernissage
7 Aprile 2005, ore 18
Autore