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Simonetta Pizzarotti – Lo scrigno delle meraviglie
i lavori di Simonetta Pizzarotti, ceramista, decoratrice d’interni e creatrice di complementi di arredo; realizzazioni che racchiudono in se, come fossero uscite da uno scrigno magico, l’unicità dell’opera d’arte e la semplice utilità
Comunicato stampa
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La galleria ARCH espone dal 1 al 24 giugno i lavori di Simonetta Pizzarotti, ceramista, decoratrice d’interni e creatrice di complementi di arredo; realizzazioni che racchiudono in se, come fossero uscite da uno scrigno magico, l’unicità dell’opera d’arte e la semplice utilità.
Lo stile di Simonetta Pizzarotti è certamente eclettico, poiché ogni sua opera è il risultato di una ricerca che combina, secondo codici inediti, forma e materia. La forma può essere studiata, come nel caso di alcune opere in ceramica, oppure casuale quando l’artista recupera piccoli pezzi di modernariato, spesso dimenticati, che tornano a vivere sotto forma di lampade. La materia spazia dalla ceramica al legno, al vetro, al tessuto, alla cartapesta. Nelle realizzazioni di Simonetta Pizzarotti i colori, stesi su superfici sempre diverse, acquistano ogni volta nuovo corpo e nuovo spessore.
Il critico Anna Maria Baratto a proposito di Simonetta Pizzarotti scrive: se fosse vissuta nel Rinascimento certamente avrebbe aperto una fiorente bottega d'arte lung'Arno. Proprio come gli altri artisti di quel periodo, per la gioia dei committenti, avrebbe dipinto pale d'altare, deschi da parto, cassoni nuziali, vessilli. E poi avrebbe ideato elmi e scudi, mobilia e gioielli. Insomma tutto il repertorio che una bottega bene avviata poteva offrire. Al pari di un Botticelli o di un Verrocchio avrebbe sperimentato tutte le tecniche possibili.
Oggi queste pratiche ed altre ancora sono il pane quotidiano di quest'artista così poliedrica, così fantasiosa, capace di mostrare il suo studio ai visitatori come un vero scrigno delle meraviglie. Dalle raffinate abat-jour in vetro o ceramica ai tappeti magici, dai tavoli marmorizzati, alle sculture. La Pizzarotti sembra testimoniare nel suo atelier lo spirito dell' Arts and Crafts, quando sul finire dell' 800 William Morris propugnava la sua fede nello spirito libero dell'artista che non può fare un distinguo tra arte alta - il quadro - ed arte bassa - la decorazione.
Simonetta Pizzarotti occupa una posizione borderline, ponendosi sui due confini con grinta e passione. Adombra Klimt e lo omaggia con delicate citazioni, pensa a Bernini e a Dafne mentre modella la sua lampada-albero con la chioma in carta di riso. Sfida i maestri barocchi ed i trompe-l'oeil nelle pareti commissionate in grandi ville. Si esibisce graficamente in sensuali nudi liberty.
Per tutto il periodo della mostra, insieme alle opere di Simonetta Pizzarotti, la galleria presenterà al pubblico oggetti unici di arte e artigianato realizzati da: Susy Pugliese (ceramiche), Raffaella Ciccia e Junior Zunica (gioielli), Laura Marchianò (accessori), Paolo Ramponi (bijoux), Daniela Massacci (bijoux), Ricchezza Falcone (moda), Barbara Kling (gioielli ed accessori), Tommaso Garavini (complementi di arredo), Leonia Lovisetto (gioielli), Laboratorio 43 (gioelli), Maria Diana (bijoux in cermaica), Francesco Balzani (gioielli) e Paola Demuro (gioielli).
Lo stile di Simonetta Pizzarotti è certamente eclettico, poiché ogni sua opera è il risultato di una ricerca che combina, secondo codici inediti, forma e materia. La forma può essere studiata, come nel caso di alcune opere in ceramica, oppure casuale quando l’artista recupera piccoli pezzi di modernariato, spesso dimenticati, che tornano a vivere sotto forma di lampade. La materia spazia dalla ceramica al legno, al vetro, al tessuto, alla cartapesta. Nelle realizzazioni di Simonetta Pizzarotti i colori, stesi su superfici sempre diverse, acquistano ogni volta nuovo corpo e nuovo spessore.
Il critico Anna Maria Baratto a proposito di Simonetta Pizzarotti scrive: se fosse vissuta nel Rinascimento certamente avrebbe aperto una fiorente bottega d'arte lung'Arno. Proprio come gli altri artisti di quel periodo, per la gioia dei committenti, avrebbe dipinto pale d'altare, deschi da parto, cassoni nuziali, vessilli. E poi avrebbe ideato elmi e scudi, mobilia e gioielli. Insomma tutto il repertorio che una bottega bene avviata poteva offrire. Al pari di un Botticelli o di un Verrocchio avrebbe sperimentato tutte le tecniche possibili.
Oggi queste pratiche ed altre ancora sono il pane quotidiano di quest'artista così poliedrica, così fantasiosa, capace di mostrare il suo studio ai visitatori come un vero scrigno delle meraviglie. Dalle raffinate abat-jour in vetro o ceramica ai tappeti magici, dai tavoli marmorizzati, alle sculture. La Pizzarotti sembra testimoniare nel suo atelier lo spirito dell' Arts and Crafts, quando sul finire dell' 800 William Morris propugnava la sua fede nello spirito libero dell'artista che non può fare un distinguo tra arte alta - il quadro - ed arte bassa - la decorazione.
Simonetta Pizzarotti occupa una posizione borderline, ponendosi sui due confini con grinta e passione. Adombra Klimt e lo omaggia con delicate citazioni, pensa a Bernini e a Dafne mentre modella la sua lampada-albero con la chioma in carta di riso. Sfida i maestri barocchi ed i trompe-l'oeil nelle pareti commissionate in grandi ville. Si esibisce graficamente in sensuali nudi liberty.
Per tutto il periodo della mostra, insieme alle opere di Simonetta Pizzarotti, la galleria presenterà al pubblico oggetti unici di arte e artigianato realizzati da: Susy Pugliese (ceramiche), Raffaella Ciccia e Junior Zunica (gioielli), Laura Marchianò (accessori), Paolo Ramponi (bijoux), Daniela Massacci (bijoux), Ricchezza Falcone (moda), Barbara Kling (gioielli ed accessori), Tommaso Garavini (complementi di arredo), Leonia Lovisetto (gioielli), Laboratorio 43 (gioelli), Maria Diana (bijoux in cermaica), Francesco Balzani (gioielli) e Paola Demuro (gioielli).
01
giugno 2007
Simonetta Pizzarotti – Lo scrigno delle meraviglie
Dal primo al 24 giugno 2007
design
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
ARCH LAB
Roma, Via Giovanni Lanza, 91a, (Roma)
Roma, Via Giovanni Lanza, 91a, (Roma)
Orario di apertura
martedì - sabato 16.00 - 22.00, domenica 18:30 – 22:00. Lunedì chiuso
Vernissage
1 Giugno 2007, ore 19
Autore
Curatore