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Sinapsi
Sinapsi è il progetto espositivo frutto delle ambizioni e delle consapevolezze di sette giovani artisti, i quali attraverso l’appropriazione di uno spazio intendono conquistare un’arena, una platea, alla quale sentono di appartenere e che allo stesso tempo hanno il desiderio di coinvolgere.
Comunicato stampa
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“Sinapsi” è il progetto espositivo frutto delle ambizioni e delle consapevolezze di sette giovani artisti, i quali attraverso l’appropriazione di uno spazio intendono conquistare un’arena, una platea, alla quale sentono di appartenere e che allo stesso tempo hanno il desiderio di coinvolgere.
Le opere di Aidelfi Alberici, Chiara Antonelli, Tatiana Russi Soto, Santiago Sambuci, Chiara Maria Suraci, Mario Uliassi e Daria Valvona ritraggono uno spettro immaginifico intimo e personale per ognuno di loro, dove il filo conduttore è la condizione precaria ed instabile che li accomuna in quanto giovani artisti ed individui facenti parti della cosiddetta “Generazione Z”.
Attraverso l’ausilio dalla peformance sonora dell’artista Martino Piccolo, si compone così un percorso armonico, all’interno del quale i medium scelti dialogano tra di loro proponendo in questo modo una visione eclettica ma conturbante. Nello spazio espositivo i diversi immaginari confluiscono a confronto con le generazioni passate e future, alla lotta interna-esterna, talvolta delirante, alla ricerca di redenzione e di solidarietà reciproca.
L’esposizione si apre con il dipinto “Sin llegar nunca a los limites de la esfera”, dove la tensione tra forma e materia si concretizza in uno scenario dinamico ed etereo. La ricerca pittorica di Santiago Sambuci verte verso il desiderio di individuare e riportare tracce del suo trascorso e della sua memoria e visione. Attraverso stratificazioni continue, metodiche ed ossessive, l’artista si avvale della filosofia asintotica dell’aggiungere togliendo, la quale rende il paesaggio dell’opera conturbante ed onirico.
Proseguendo con il percorso, le opere “Dal ’49”, “Riflesso” e “Di momenti trafitti” osservano con sguardo attento alla tematica generazionale risultando particolarmente esplicative riguardo la tensione costante tra passato, presente e futuro, coinvolgendo lo spettatore in un intimo dialogo con la natura e la storia delle due artiste Aidelfi Alberici e Chiara Maria Suraci.
L’installazione video “Lotus” di Tatiana Russi Soto riporta un viaggio contemporaneo e sensoriale attraverso il parallelismo tra uomo e natura. Avvalendosi delle nuove tecnologie l’artista alimenta il contrasto tra immagine e grafica, generando così un dualismo nevrotico.
La pittura di Daria Valvona si esprime attraverso il tentativo ossessivo di esaminare ed investigare la potenza espressiva del colore nero. Riflettendo sul legame con il suo paese natale, Venafro (Molise), l’artista insegue la sua ricerca riportandola su una immagine sacra: il santo patrono dello stesso, dialogando con tradizioni antiche che la legano alla sua terra.
Attraverso l’opera di Chiara Antonelli ciò che ora viene chiamato in causa è la sfera emozionale, la fragilità del suo immaginario che forgia delicatamente la materia. Il ricamo su stoffa è reso unico attraverso il filo; i suoi stessi capelli.
La conclusione del percorso è data da “La conseguenza del blu”, opera dove Mario Uliassi dedica allo spettatore la sua visione personale della realtà: irrisolta e causa di incertezza, talvolta benevola, alla ricerca di una verità che non esiste.
Le opere di Aidelfi Alberici, Chiara Antonelli, Tatiana Russi Soto, Santiago Sambuci, Chiara Maria Suraci, Mario Uliassi e Daria Valvona ritraggono uno spettro immaginifico intimo e personale per ognuno di loro, dove il filo conduttore è la condizione precaria ed instabile che li accomuna in quanto giovani artisti ed individui facenti parti della cosiddetta “Generazione Z”.
Attraverso l’ausilio dalla peformance sonora dell’artista Martino Piccolo, si compone così un percorso armonico, all’interno del quale i medium scelti dialogano tra di loro proponendo in questo modo una visione eclettica ma conturbante. Nello spazio espositivo i diversi immaginari confluiscono a confronto con le generazioni passate e future, alla lotta interna-esterna, talvolta delirante, alla ricerca di redenzione e di solidarietà reciproca.
L’esposizione si apre con il dipinto “Sin llegar nunca a los limites de la esfera”, dove la tensione tra forma e materia si concretizza in uno scenario dinamico ed etereo. La ricerca pittorica di Santiago Sambuci verte verso il desiderio di individuare e riportare tracce del suo trascorso e della sua memoria e visione. Attraverso stratificazioni continue, metodiche ed ossessive, l’artista si avvale della filosofia asintotica dell’aggiungere togliendo, la quale rende il paesaggio dell’opera conturbante ed onirico.
Proseguendo con il percorso, le opere “Dal ’49”, “Riflesso” e “Di momenti trafitti” osservano con sguardo attento alla tematica generazionale risultando particolarmente esplicative riguardo la tensione costante tra passato, presente e futuro, coinvolgendo lo spettatore in un intimo dialogo con la natura e la storia delle due artiste Aidelfi Alberici e Chiara Maria Suraci.
L’installazione video “Lotus” di Tatiana Russi Soto riporta un viaggio contemporaneo e sensoriale attraverso il parallelismo tra uomo e natura. Avvalendosi delle nuove tecnologie l’artista alimenta il contrasto tra immagine e grafica, generando così un dualismo nevrotico.
La pittura di Daria Valvona si esprime attraverso il tentativo ossessivo di esaminare ed investigare la potenza espressiva del colore nero. Riflettendo sul legame con il suo paese natale, Venafro (Molise), l’artista insegue la sua ricerca riportandola su una immagine sacra: il santo patrono dello stesso, dialogando con tradizioni antiche che la legano alla sua terra.
Attraverso l’opera di Chiara Antonelli ciò che ora viene chiamato in causa è la sfera emozionale, la fragilità del suo immaginario che forgia delicatamente la materia. Il ricamo su stoffa è reso unico attraverso il filo; i suoi stessi capelli.
La conclusione del percorso è data da “La conseguenza del blu”, opera dove Mario Uliassi dedica allo spettatore la sua visione personale della realtà: irrisolta e causa di incertezza, talvolta benevola, alla ricerca di una verità che non esiste.
30
ottobre 2021
Sinapsi
Dal 30 al 31 ottobre 2021
arte contemporanea
Location
NABA – NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI
Milano, Via Carlo Darwin, 20, (Milano)
Milano, Via Carlo Darwin, 20, (Milano)
Orario di apertura
Sabato e Domenica 17:00 - 23:00
Vernissage
30 Ottobre 2021, L'orario del vernissage della mostra SINAPSI si terrà a partire dalle ore 17:00 del giorno 30/10/2021, in via Ettore Ponti 53
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