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Sintattica. Luigi Battisti / claudioadami / Pasquale Polidori
Linee sottili e tenaci legano tra loro i percorsi di claudioadami, Luigi Battisti e Pasquale Polidori, tre artisti che hanno deciso, per la prima volta, di raccogliere i loro lavori (recenti e non) all’insegna della sintassi: una parola che indica appunto unione, nesso, dalla radice syn. La linea, d’altronde, è al centro di diverse opere che saranno esposte al Museo Andersen, in dialogo variabile sia con il luogo, sia tra loro
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, presenta nella sede del Museo Andersen,
diretto da Matilde Amaturo, Sintattica. Luigi Battisti / claudioadami / Pasquale Polidori, a cura di
Francesca Gallo.
Il Villino Hélène, casamuseo di Hendrik Christian Andersen, viene riletto da interventi site specific
con opere d’arte inedite, occasioni per mettere alla prova i sorprendenti nessi che legano passato e
presente.
Linee sottili e tenaci legano tra loro i percorsi di claudioadami, Luigi Battisti e Pasquale Polidori,
tre artisti che hanno deciso, per la prima volta, di raccogliere i loro lavori (recenti e non) all’insegna
della sintassi: una parola che indica appunto unione, nesso, dalla radice syn. La linea, d’altronde, è
al centro di diverse opere che saranno esposte al Museo Andersen, in dialogo variabile sia con il
luogo, sia tra loro.
Dalle ossessive trascrizioni grafiche dei testi di Samuel Beckett, che claudioadami pratica fin dagli
anni Ottanta, annullando qualsiasi intelligibilità della parola nelle righe in cui il nero satura gli
interstizi, in una prassi che ha progressivamente catturato la fluidità temporale, scandendola in
intervalli di lavoro burocraticamente annotati sulle tele.
Passando per la frammentazione della linearità del testo, quando è recitato da ginnaste che Pasquale
Polidori ha cooptato per la loro abilità fisica volutamente disgiunta da qualsiasi sapere letterario: i
versi di celebri poesie si disperdono e frantumano al ritmo del respiro affannoso dei corpi sotto
sforzo, fin quasi a smarrire ritmo e comprensibilità, nei video del progetto Forma manifesta
(20122014).
Linee colorate, infine, quelle disegnate da Luigi Battisti con una policromia talvolta lussureggiante,
talvolta attutita, frutto di una severa disciplina, di una regola autoimposta che diventa forma
evidente in Regola, che si fa pattern visivo sorprendentemente vario, pur nella sua pervicace
coerenza.
Sintattica, quindi, non è una mostra sulla parola nell’arte, ma piuttosto un’esemplificazione di come
i principi che regolano il linguaggio verbale – dalla sequenzialità alla permutazione, dalla serialità
all’alternanza – sono stati assorbiti e tradotti nelle arti visive, in un vasto repertorio di soluzioni
espressive e di media, che vanno dalla pittura (Battisti e claudioadami) all’installazione sonora
(Polidori), dal video (Polidori e claudioadami) alla scultura (Battisti e Polidori), invadendo anche
l’atelier della casamuseo, e dialogando così con ambienti e materiali dello scultore Hendrik
Christian Andersen.
La sintassi come modello teorico e la concretezza del testo letterario, saranno rispettivamente il
tema dei saggi critici di Isabella Chiari e di Monica Cristina Storini, insieme a una riflessione sul
nesso fra corpo e linguaggio verbale condotta da Francesca Gallo, pubblicati nel catalogo n corso di
pubblicazione, per dare conto oltre che delle opere, soprattutto dell’allestimento site specific.
Nei mesi della mostra sono previste tavole rotonde con studiosi ed esperti, nonché letture di testi
poetici e letterari, connessi con le specifiche poetiche degli artisti. L’attività di promozione e
mediazione sui social media, oltre che dal Polo Museale del Lazio, sarà gestita da un gruppo di
studenti della Laurea Magistrale di Storia dell’Arte, del Dipartimento di Storia dell’arte e
Spettacolo della Sapienza.
diretto da Matilde Amaturo, Sintattica. Luigi Battisti / claudioadami / Pasquale Polidori, a cura di
Francesca Gallo.
Il Villino Hélène, casamuseo di Hendrik Christian Andersen, viene riletto da interventi site specific
con opere d’arte inedite, occasioni per mettere alla prova i sorprendenti nessi che legano passato e
presente.
Linee sottili e tenaci legano tra loro i percorsi di claudioadami, Luigi Battisti e Pasquale Polidori,
tre artisti che hanno deciso, per la prima volta, di raccogliere i loro lavori (recenti e non) all’insegna
della sintassi: una parola che indica appunto unione, nesso, dalla radice syn. La linea, d’altronde, è
al centro di diverse opere che saranno esposte al Museo Andersen, in dialogo variabile sia con il
luogo, sia tra loro.
Dalle ossessive trascrizioni grafiche dei testi di Samuel Beckett, che claudioadami pratica fin dagli
anni Ottanta, annullando qualsiasi intelligibilità della parola nelle righe in cui il nero satura gli
interstizi, in una prassi che ha progressivamente catturato la fluidità temporale, scandendola in
intervalli di lavoro burocraticamente annotati sulle tele.
Passando per la frammentazione della linearità del testo, quando è recitato da ginnaste che Pasquale
Polidori ha cooptato per la loro abilità fisica volutamente disgiunta da qualsiasi sapere letterario: i
versi di celebri poesie si disperdono e frantumano al ritmo del respiro affannoso dei corpi sotto
sforzo, fin quasi a smarrire ritmo e comprensibilità, nei video del progetto Forma manifesta
(20122014).
Linee colorate, infine, quelle disegnate da Luigi Battisti con una policromia talvolta lussureggiante,
talvolta attutita, frutto di una severa disciplina, di una regola autoimposta che diventa forma
evidente in Regola, che si fa pattern visivo sorprendentemente vario, pur nella sua pervicace
coerenza.
Sintattica, quindi, non è una mostra sulla parola nell’arte, ma piuttosto un’esemplificazione di come
i principi che regolano il linguaggio verbale – dalla sequenzialità alla permutazione, dalla serialità
all’alternanza – sono stati assorbiti e tradotti nelle arti visive, in un vasto repertorio di soluzioni
espressive e di media, che vanno dalla pittura (Battisti e claudioadami) all’installazione sonora
(Polidori), dal video (Polidori e claudioadami) alla scultura (Battisti e Polidori), invadendo anche
l’atelier della casamuseo, e dialogando così con ambienti e materiali dello scultore Hendrik
Christian Andersen.
La sintassi come modello teorico e la concretezza del testo letterario, saranno rispettivamente il
tema dei saggi critici di Isabella Chiari e di Monica Cristina Storini, insieme a una riflessione sul
nesso fra corpo e linguaggio verbale condotta da Francesca Gallo, pubblicati nel catalogo n corso di
pubblicazione, per dare conto oltre che delle opere, soprattutto dell’allestimento site specific.
Nei mesi della mostra sono previste tavole rotonde con studiosi ed esperti, nonché letture di testi
poetici e letterari, connessi con le specifiche poetiche degli artisti. L’attività di promozione e
mediazione sui social media, oltre che dal Polo Museale del Lazio, sarà gestita da un gruppo di
studenti della Laurea Magistrale di Storia dell’Arte, del Dipartimento di Storia dell’arte e
Spettacolo della Sapienza.
27
maggio 2015
Sintattica. Luigi Battisti / claudioadami / Pasquale Polidori
Dal 27 maggio all'undici ottobre 2015
arte contemporanea
Location
MUSEO HENDRIK CHRISTIAN ANDERSEN
Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, (Roma)
Roma, Via Pasquale Stanislao Mancini, 20, (Roma)
Orario di apertura
martedì - domenica dalle 9.30 alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00) Chiusura settimanale: lunedì. Chiusure annuali: 1 gennaio, 1 maggio, 25 dicembre
Vernissage
27 Maggio 2015, h 18.30
Editore
CHRISTIAN MARETTI
Autore
Curatore