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Sismondo – Dal Situazionismo allo sperimentalismo
la mostra , è nata dalla collaborazione tra la Fondazione Peano di Cuneo e l’Art Gallery La Luna di Borgo San Dalmazzo (CN), che dal 14 ottobre al 25 novembre 2012, in contemporanea, ospitano una duplice esposizione di opere dell’artista.
Comunicato stampa
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Le due esposizioni, orientate su temi specifici diversi, presentano uno spaccato significativo dell’attività pittorica e scultorea di Piero Simondo, e intendono rendere omaggio a questo veterano delle arti visive, che così generosamente si è speso nella sperimentazione artistica, anche attraverso il coinvolgimento di numerosi altri artisti di fama internazionale, e la cui attività per lungo tempo si è svolta nel territorio cuneese.
La curatrice Marisa Vescovo riprendendo il “Simondo-Pensiero” afferma che “Sulla base di alcune riflessioni fatte in precedenza, ho pensato di dare un particolare spazio alla pittura legata al Barocco” e partendo proprio da questo, la curatrice suggerisce che “Simondo sembra ubbidire all’assunto di un artista che intende muoversi da una pace immensa a un ribollire di forze tempestose; (…) un altro nucleo importante è quello delle opere bifacciali, quasi quale traccia di una possibile scultura bidimensionale, e ancora i “monotipi” dove, oltre al caso, si legge un Espressionismo gestuale molto lontano dal naturalismo. Quindi alla Fondazione Peano saranno le opere di più grande dimensione ad animare la scena, mentre le realizzazioni di dimensioni più contenute, che tendono ad esprimere una maggiore intimità poetica e riflessiva dell’autore, si potranno ammirare all’Art Gallery La Luna.”
Nel catalogo che verrà distribuito a partire dall’inaugurazione, sarà anche presente un contributo di Alessandro Carrer, che ha condotto una ricognizione semiologica del lavoro di Simondo.
Nel corso della duplice esposizione, sarà anche visibile un video-documentario curato da Alessandro Loi, le cui immagini di repertorio, che documentano l'attività di Piero Simondo a partire dai primi anni Cinquanta, sono commentate da letture tratte da interviste e brani epistolari dell'artista.
Guido Curto, in un articolo - pubblicato sul bimestrale UNICO/People & Style, Magazine della Provincia di Cuneo - che annuncia in anteprima questa duplice esposizione, scrive: “Prima o poi bisognerà pur dirlo forte, e anche scriverlo. Non è Pinot Gallizio il “fulcro” del Situazionismo albese, bensì Piero Simondo. Perché, riscrivendo oggi la storia dell’arte ad Alba nella seconda metà degli anni ’50, dobbiamo riconoscere che Simondo era l’unico artista culturalmente consapevole di cosa fosse e soprattutto di cosa poteva diventare la cosiddetta Internazionale Situazionista, ideata e teorizzata dal filosofo parigino Guy Debord.”
Contemporaneamente a questa duplice esposizione, una delle opere più suggestive di Piero Simondo dei primi anni Sessanta (Bandiera 1, 1961) sarà inoltre presente in un’altra esposizione, a cura di Gianfranco Schialvino, dal titolo Gli anni del Boom. Vent’anni di arte in Piemonte (1946-1966), organizzata a Bra dalla Fondazione CRB e la Città di Bra presso la sede di Palazzo Mathis, dall’8 settembre al 4 novembre 2012.
Attività espositiva recente (2004-2012) di Piero Simondo
Nel 2004 espone presso la Galleria di Giampiero Biasutti di Torino un selezionato nucleo di opere, a cura di Guido Curto.
Nel 2008 il Comune di Alba, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il Palio d’Alba, gli dedica l’esposizione antologica Piero Simondo. Per Alba oltre cinquant’anni dopo, presso la Cattedrale di San Domenico.
Nel 2011 Sandro Ricaldone organizza con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Ligure l’esposizione Piero Simondo. L’immagine imprevista, presso il complesso monumentale dell’Oratorio dei Disciplinanti di Finalborgo.
La puntuale raccolta documentaria, costituita da testimonianze e interviste, raccolte nel catalogo dell’esposizione, è successivamente oggetto di tre successive presentazioni:
– nel dicembre 2011, a Pieve di Teco presso il Teatro Salvini;
– nel marzo 2012, a Torino presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e a Sanremo, presso la sede di Palazzo Borea d’Olmo, nel quadro degli Appuntamenti Culturali del Museo Civico.
La curatrice Marisa Vescovo riprendendo il “Simondo-Pensiero” afferma che “Sulla base di alcune riflessioni fatte in precedenza, ho pensato di dare un particolare spazio alla pittura legata al Barocco” e partendo proprio da questo, la curatrice suggerisce che “Simondo sembra ubbidire all’assunto di un artista che intende muoversi da una pace immensa a un ribollire di forze tempestose; (…) un altro nucleo importante è quello delle opere bifacciali, quasi quale traccia di una possibile scultura bidimensionale, e ancora i “monotipi” dove, oltre al caso, si legge un Espressionismo gestuale molto lontano dal naturalismo. Quindi alla Fondazione Peano saranno le opere di più grande dimensione ad animare la scena, mentre le realizzazioni di dimensioni più contenute, che tendono ad esprimere una maggiore intimità poetica e riflessiva dell’autore, si potranno ammirare all’Art Gallery La Luna.”
Nel catalogo che verrà distribuito a partire dall’inaugurazione, sarà anche presente un contributo di Alessandro Carrer, che ha condotto una ricognizione semiologica del lavoro di Simondo.
Nel corso della duplice esposizione, sarà anche visibile un video-documentario curato da Alessandro Loi, le cui immagini di repertorio, che documentano l'attività di Piero Simondo a partire dai primi anni Cinquanta, sono commentate da letture tratte da interviste e brani epistolari dell'artista.
Guido Curto, in un articolo - pubblicato sul bimestrale UNICO/People & Style, Magazine della Provincia di Cuneo - che annuncia in anteprima questa duplice esposizione, scrive: “Prima o poi bisognerà pur dirlo forte, e anche scriverlo. Non è Pinot Gallizio il “fulcro” del Situazionismo albese, bensì Piero Simondo. Perché, riscrivendo oggi la storia dell’arte ad Alba nella seconda metà degli anni ’50, dobbiamo riconoscere che Simondo era l’unico artista culturalmente consapevole di cosa fosse e soprattutto di cosa poteva diventare la cosiddetta Internazionale Situazionista, ideata e teorizzata dal filosofo parigino Guy Debord.”
Contemporaneamente a questa duplice esposizione, una delle opere più suggestive di Piero Simondo dei primi anni Sessanta (Bandiera 1, 1961) sarà inoltre presente in un’altra esposizione, a cura di Gianfranco Schialvino, dal titolo Gli anni del Boom. Vent’anni di arte in Piemonte (1946-1966), organizzata a Bra dalla Fondazione CRB e la Città di Bra presso la sede di Palazzo Mathis, dall’8 settembre al 4 novembre 2012.
Attività espositiva recente (2004-2012) di Piero Simondo
Nel 2004 espone presso la Galleria di Giampiero Biasutti di Torino un selezionato nucleo di opere, a cura di Guido Curto.
Nel 2008 il Comune di Alba, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per il Palio d’Alba, gli dedica l’esposizione antologica Piero Simondo. Per Alba oltre cinquant’anni dopo, presso la Cattedrale di San Domenico.
Nel 2011 Sandro Ricaldone organizza con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Finale Ligure l’esposizione Piero Simondo. L’immagine imprevista, presso il complesso monumentale dell’Oratorio dei Disciplinanti di Finalborgo.
La puntuale raccolta documentaria, costituita da testimonianze e interviste, raccolte nel catalogo dell’esposizione, è successivamente oggetto di tre successive presentazioni:
– nel dicembre 2011, a Pieve di Teco presso il Teatro Salvini;
– nel marzo 2012, a Torino presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e a Sanremo, presso la sede di Palazzo Borea d’Olmo, nel quadro degli Appuntamenti Culturali del Museo Civico.
13
ottobre 2012
Sismondo – Dal Situazionismo allo sperimentalismo
Dal 13 ottobre al 25 novembre 2012
arte contemporanea
Location
LA LUNA GALLERY
Borgo San Dalmazzo, Via Roma, 92, (Cuneo)
Borgo San Dalmazzo, Via Roma, 92, (Cuneo)
Vernissage
13 Ottobre 2012, h 17, 30
Autore
Curatore