-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
SIT!
“Quei ragazzi sono stati arrestati ma il processo viene sempre rinviato. Andrò a testimoniare anche se loro mi minacciano. Io non ho più pura di niente. La mia vita è finita, non ho nulla da perdere. Se fosse per me li ucciderei o li metterei in galera per cento anni. Devono pagare. Voglio giustizia. La compassione non ci aiuta. Siamo esseri umani, meritiamo di essere trattati come esseri umani e di vivere una vita decente. Per noi ragazze povere è già difficile trovare marito a causa delle nostre caratteristiche fisiche. Siamo basse, ma soprattutto abbiamo la carnagione scura e questo agli uomini non piace. Preferiscono le donne con la pelle bianca, evidente sintomo di benessere economico. Io sono povera, terribilmente sfigurata e con uno stupro alle spalle. Per me è impossibile trovare un uomo che mi sposi.”
Shamim Akhtar, 17 anni. Violentata e acidificata da quattro ragazzi a cui lei non prestava attenzioni.
SIT!
Marostica, Piazza Castello, (Vicenza)