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Societas Siciliae
Mostra collettiva in collaborazione con la galleria RizzutoGallery di Palermo. Uno sguardo verso la diversità e lo spirito contenuti nell’arte siciliana. Societas è quindi il presupposto per fare comunità delle individualità e dell’individualismo
che sembrano le condizioni irrinunciabili dell’isola.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Collica & Partners ha il piacere di annunciare l’inaugurazione della mostra Societas
Siciliae un progetto che presenta uno specifico contesto siciliano, costituito da diversi
protagonisti quali artisti, galleristi, collezionisti, curatori e altri attori coinvolti nella
valorizzazione del patrimonio culturale contemporaneo siciliano.
Sotto il termine latino Societas passano diversi significati e processi: società, comunità,
unione, connessione, vincolo, rapporto, relazione, partecipazione, complicità, società di
valori e contributi, compagnia, associazione commerciale, confederazione, alleanza, patto,
unione politica.
Ma cosa significano questi termini nella condizione di un’isola la cui specialità sembra non
essere altro che un velenoso isolamento, più specificamente quello del branco di cani sciolti
senza una guida, che poi di fatto si vive in Sicilia? Da Palermo a Catania, le rivalità
rimangono perlopiù territoriali, sul fronte culturale ci si lascia avvolgere nel silenzio, nel
gioco dello svelamento improvviso, onde non farsi scoprire da lupi, nemici.
Societas è quindi il presupposto per fare comunità delle individualità e dell’individualismo
che sembrano le condizioni irrinunciabili dell’isola.
Societas vuol dunque essere un progetto di associazionismo – come modestamente abbiamo
imparato, nella storia dell’arte, dalla Royal Academy alla Secession - che, attraverso la
convergenza delle variegate figure che compongono il panorama siciliano su indicato,
attiva sinergie già innescate con diversi soggetti territoriale e con altri attori, sia a livello
nazionale sia internazionale, proponendo azioni per la ricerca e valorizzazione. Due
contesti propedeutici nonché autonomi l’uno con l’altro in quanto una promozione (intesa
soprattutto nei rapporti tra curatela e informazione) non supportata da un’adeguata
implementazione intellettuale rende il panorama artistico siciliano appannaggio delle mire
mercantilistiche di altri ambiti esogeni, magari sviluppatisi in ambiti già più coesi (non solo
avvantaggiati perché economicamente più sviluppati, ma anche perché dotati di istituzioni
e realtà riconosciute nel panorama artistico internazionale). D’altra parte, la critica non
vive in sé stessa, ma necessita di un continuo confronto con princìpi di realtà rappresentati
dal medesimo operare artistico, ma anche da quello del mercato, soprattutto nelle sue
manifestazioni di crisi.
La mostra è a cura di Mario Bronzino e Gianluca Collica, conta della collaborazione con la
Rizzutogallery di Palermo e coinvolge i seguenti artisti:
Francesca Baglieri, Francesco Balsamo, Federico Baronello, Barbara Cammarata, Mauro
Cappotto, Francesco De Grandi, Francesco Di Giovanni, Daniele Franzella, Francesco
Lauretta, Filippo La Vaccara, Andrea Mangione, Marco Mangione, Gabriele Massaro,
Carmelo Nicosia, Rossella Poidomani, Francesca Polizzi, Laura Scalia, Michele Spadaro,
Sasha Vinci, Pero Zuccaro.
Societas Siciliae è il frutto di una riflessione polifonica che riconduce ad una unica
narrazione un processo di aggregazione e condivisione di conoscenza di personalità
siciliane che a vario titolo sono i protagonisti del primo Open Space Technology dal titolo:
“Societas, Specialità Siciliana” che si terrà il 6/7 Aprile 2024.
Due giornate studio che metteranno a confronto su temi di ricerca e promozione esponenti
autorevoli del mondo dell’arte quanto di quello Accademico, oggi colpevolmente marginale
se non del tutto assente nel sistema dell’arte, come si evince dalla frammentarietà della
critica contemporanea e la carenza di narrazione riguardo specificità così particolari e
periferiche come la Sicilia.
Siciliae un progetto che presenta uno specifico contesto siciliano, costituito da diversi
protagonisti quali artisti, galleristi, collezionisti, curatori e altri attori coinvolti nella
valorizzazione del patrimonio culturale contemporaneo siciliano.
Sotto il termine latino Societas passano diversi significati e processi: società, comunità,
unione, connessione, vincolo, rapporto, relazione, partecipazione, complicità, società di
valori e contributi, compagnia, associazione commerciale, confederazione, alleanza, patto,
unione politica.
Ma cosa significano questi termini nella condizione di un’isola la cui specialità sembra non
essere altro che un velenoso isolamento, più specificamente quello del branco di cani sciolti
senza una guida, che poi di fatto si vive in Sicilia? Da Palermo a Catania, le rivalità
rimangono perlopiù territoriali, sul fronte culturale ci si lascia avvolgere nel silenzio, nel
gioco dello svelamento improvviso, onde non farsi scoprire da lupi, nemici.
Societas è quindi il presupposto per fare comunità delle individualità e dell’individualismo
che sembrano le condizioni irrinunciabili dell’isola.
Societas vuol dunque essere un progetto di associazionismo – come modestamente abbiamo
imparato, nella storia dell’arte, dalla Royal Academy alla Secession - che, attraverso la
convergenza delle variegate figure che compongono il panorama siciliano su indicato,
attiva sinergie già innescate con diversi soggetti territoriale e con altri attori, sia a livello
nazionale sia internazionale, proponendo azioni per la ricerca e valorizzazione. Due
contesti propedeutici nonché autonomi l’uno con l’altro in quanto una promozione (intesa
soprattutto nei rapporti tra curatela e informazione) non supportata da un’adeguata
implementazione intellettuale rende il panorama artistico siciliano appannaggio delle mire
mercantilistiche di altri ambiti esogeni, magari sviluppatisi in ambiti già più coesi (non solo
avvantaggiati perché economicamente più sviluppati, ma anche perché dotati di istituzioni
e realtà riconosciute nel panorama artistico internazionale). D’altra parte, la critica non
vive in sé stessa, ma necessita di un continuo confronto con princìpi di realtà rappresentati
dal medesimo operare artistico, ma anche da quello del mercato, soprattutto nelle sue
manifestazioni di crisi.
La mostra è a cura di Mario Bronzino e Gianluca Collica, conta della collaborazione con la
Rizzutogallery di Palermo e coinvolge i seguenti artisti:
Francesca Baglieri, Francesco Balsamo, Federico Baronello, Barbara Cammarata, Mauro
Cappotto, Francesco De Grandi, Francesco Di Giovanni, Daniele Franzella, Francesco
Lauretta, Filippo La Vaccara, Andrea Mangione, Marco Mangione, Gabriele Massaro,
Carmelo Nicosia, Rossella Poidomani, Francesca Polizzi, Laura Scalia, Michele Spadaro,
Sasha Vinci, Pero Zuccaro.
Societas Siciliae è il frutto di una riflessione polifonica che riconduce ad una unica
narrazione un processo di aggregazione e condivisione di conoscenza di personalità
siciliane che a vario titolo sono i protagonisti del primo Open Space Technology dal titolo:
“Societas, Specialità Siciliana” che si terrà il 6/7 Aprile 2024.
Due giornate studio che metteranno a confronto su temi di ricerca e promozione esponenti
autorevoli del mondo dell’arte quanto di quello Accademico, oggi colpevolmente marginale
se non del tutto assente nel sistema dell’arte, come si evince dalla frammentarietà della
critica contemporanea e la carenza di narrazione riguardo specificità così particolari e
periferiche come la Sicilia.
10
marzo 2024
Societas Siciliae
Dal 10 marzo al 10 maggio 2024
arte contemporanea
Location
Collica & Partners
San Gregorio di Catania, Via L. Pirandello, 1, (CT)
San Gregorio di Catania, Via L. Pirandello, 1, (CT)
Orario di apertura
10-13 e 16-20
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Media partner