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(S)oggetti contundenti
La mostra-evento (S)oggetti contundenti, completa di documentazione e pubblicazione, è tutta al femminile ed ha lo scopo di fare riflettere le donne su cosa sia un (S)oggetto contundente e come sia indispensabile reagire alla violenza con l’arma della denuncia e della richiesta di aiuto.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Denunciare i (S)oggetti contundenti.
di Tania Lorandi
Condannare e schierarsi dalla parte di una cultura che non tollera la violenza sono i passi fondamentali per affrontarla.
Ancora oggi persistono pregiudizi che vedono la donna affettivamente dipendente e subordinata alla figura maschile. L'incontro/scontro tra culture diverse e la conseguente difficoltà di interazione complica ulteriormente le cose. Altri luoghi comuni impongono alla donna il compito di curare "relazioni" come se non avesse desideri o bisogni diversi. Inoltre, la sindrome deformante “della madonna da marciapiede” (la visione della donna che spazia da santa a prostituta senza vie di mezzo), porta a considerarla uno stereotipo. Senza parlare dei danni provocati dalla televisione e dalla pubblicità che la propongono come bambola o manichino!
Senza dubbio la donna occidentale è ancora prigioniera di questi condizionamenti a causa dei quali accetta relazioni non equilibrate che lasciano via libera a rapporti basati sul potere e sulla violenza. Inoltre, i media ci confondono le idee, non ponendo limiti chiari a quelle ambiguità che "tollerano" la violenza: nel loro spazio mediatico si creano le condizioni che fanno sopravvivere i maltrattamenti e mettono a tacere le naturali capacità di reazione e di opposizione, caratteristiche di sopravvivenza proprie anche del generare, sinonimo di femminilità. Troppo frequentemente la donna, indotta a considerarsi inadeguata e incapace di agire, rinuncia a denunciare i danni subiti e a rivendicare i suoi diritti.
Purtroppo, i fatti dimostrano che nessuna cultura, paese o ambiente sono immuni alla violenza. Nel corso del tempo, la ripartizione dei ruoli e l’uso della forza ha determinato lo sterminio di importanti società matriarcali. Ogni cultura ancora esistente ha dovuto fare i conti con ciò che la sua storia ha tramandato: ad esempio, ancora oggi il comportamento aggressivo, impulsivo e violento viene più facilmente perdonato al maschio, perché considerato innato.
Certamente uno dei più importanti fattori di prevenzione e di protezione contro la violenza sulle donne è rappresentato dalla sensibilizzazione socio-culturale. In questo senso, l’avvento della nuova psichiatria e lo sviluppo della moderna psicologia hanno contribuito non poco al tentativo di migliorare il rapporto con sé stessi e con il mondo circostante. Un’attenzione maggiore è attribuita alle relazioni nei rapporti umani. La necessità di imparare a comunicare attraverso la parola, lo sguardo e il corpo sono un grande passo verso la nascita di un essere umano piu "civile" che dimostri di aver accettato i suoi limiti, che dia una possibilità alla critica e dunque alla crescita.
Ecco che, in quel risanarsi della persona attraverso una comunicazione piu autentica, la donna - ma soprattutto la donna creativa - ha un posto primordiale. Poichè la sua creatività è più legata alla natura stessa delle cose e allo scorrere della vita, l'arte diventerà il mezzo per eccellenza per rilevare le risorse specifiche del mondo femminile.
La mostra d’arte contemporanea (S)oggetti contundenti, completa di documentazione e di questa pubblicazione, oltre a far riflettere su cosa sia un (S)oggetto contundente, incita a reagire alla violenza con l’arma della denuncia e della richiesta di aiuto. Inoltre, il dialogo, il confronto, lo scambio franco e sincero intrecciato fra tutte le partecipanti durante la stesura del libro ha dimostrato che l’unione e la solidarietà sono un mezzo per difendersi dai (S)oggetti contundenti.
L'intervento di ogni artista, che ha affrontato una sfaccettatura diversa della violenza, offre con l'immagine e la parola soluzioni e mezzi per debellarla. Queste percezioni e tentativi di elaborazione, che illustrano l’integrità e la complessità del genere femminile, sono rivisti con attenzione e sensibilità molto acute, passando in rassegna alcuni dei linguaggi più contemporanei delle arti. Pittrice, scultrice, fotografa, scrittrice, poetessa… la donna creativa è in prima linea su tutti i fronti e ci restituisce emozioni in modo intenso, a volte pervase di rabbia e mosse dal vissuto, altre volte ponendoci domande, mostandoci i meccanismi del suo pensiero con la volontà di rendere comprensibili i suoi percorsi creativi. La loro rielaborazione attraverso la creazione artistica viene allora ad opporsi a questi rimasugli di condizionamenti sociali già superati e diventa uno strumento per annientarli e per impedire l'insorgere di altri nuovi.
Questa è la mia preghiera…
non tolleriamo i
(S)oggetti contundenti!
Opere di:
Pippa Bacca, Rosanna Borgo,Titti Botticchio, Clara Conci, Corinna Conci,
Valentina Crivelli, Carla Crosio, Eleonora De Montis, Patrizia Diamante,
Mavi Ferrando, Raffaella Formenti, Eliana Frontini, Micaela Giuseppone,
Cecilia Guastaroba, Fabienne Guerens, Pina Inferrera, Marie Ligier,
Rosaria Matarese, Ezia Mitolo, Maila Navarra, Melania Piumino, Alessandra Sawicki, Raffaella Simone.
Attrici: Domitilla Colombo, Camilla Mangili.
Testi di:
Donatella Airoldi, Lorenza Amadasi, Maria Carla Baroni, Rosarita Berardi,
Paola Casulli, Anna Maria Carroli, Corinna Conci, Gabriela Fantato, Gretel Fehr, Vittoria Latella, Cristina Laghi, Tania Lorandi, Francesca Maffioli,
Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Antonella Prota Giurleo, Maria Puliatti,
Giuseppina Geraldina Riccobono, Carla Roncato.
Accompagnata dalla mostra ALT- ilcorpoèmio
a cura di Donatella Airoldi e Mavi Ferrando
Opere di:
Gina Abate, Silvia Abbiezzi, Annabel Adler, Antonella Affronti, Anna Aurenghi, Roberta Barbieri, Clara Bartolini, Rosanna Battaiotto, Elisabetta Baudino, Giuliana Bellini, Rosetta Berardi, Luisa Bergamini, Natalia Berselli, Petra Bialas, Bicci, Laura Bizzozzero, Maria Elena Borsato, Anna Boschi, Marina Buratti, Maria Amalia Cangiano, Marilù Cattaneo, Ada Celico, Silvia Cibaldi, Eleonora Cirant/Elisabetta Pagani, Emanuela Comparetti, Graziella Contessi, Marisa Cortese, Nicoletta Crocella, Caterina Davinio, Francesca De Lucia, Mirta De Simoni Lasta, Valeria Diamanti, Gabriella Di Trani, Fausta Dossi, Maria Teresa Fata, Gretel Fehr, Giovanna Ferioli, Mavi Ferrando, Lupe Ficara, Monica Fiori, Giuditta Fontana, Eliana Frontini, Patrizia Gabriele, Renata Galanti, Ornella Garbin, Silvana Gatta, Anna Rosa Faina Gavazzi, Sabrina Ghiri, Flavia Girardi, Helene Gritsch, Ornella Guzzetti, Kalamari, Marisa Keble, Jane Kennedy, Kosty, Grazia Lavia, Patrizia Lonardi, Veronica Longo, Tania Lorandi, Marilena Maglio, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Silvia Majocchi, Maddalena Mauri, Elisa Mazza, Libera Mazzoleni, Elena Menga, Maria Micozzi, Annalisa Mitrano, Patrizia Molinari, Sara Montani, Oriella Montin, Franca Munafò, Ester Negretti, Felice Alis Nusselein, Anna Olivares, Laura Oltolina, Jacqueline Orio, Daniela Pellegrini, Edy Persichelli, Miriam Piccicuto, Marilisa Pizzorno, Tiziana Priori, Antonella Prota Giurleo, Alina Rizzi, Serena Rossi, Lucrezia Ruggieri, Marina Sanchez, Evelina Schatz, Stefania Selmi, Gabi Summa, Micaela Tornaghi, Armanda Verdirame, Rosanna Veronesi, Maria Grazia Zanmarchi.
Vernissage
ore 18.00 - La Dottoressa Maria Puliatti presenta dal suo ultimo libro: Psicosomatica del dolore cronico pelvico femminile, il capitolo: Il ruolo dell'abuso sessuale nel dolore femminile. Parlerà del suo prossimo libro: Il ruolo dell'abuso sessuale nei disturbi del comportamento alimentare. Un approccio integrato al trattamento.
ore 19.00 - Corinna Conci e Clara Conci svolgono due performance con loro installazioni nel vicolo accanto alla galleria.
ore 19.30 - Camilla Mangili, recita il monologo di S. Montalto: Il lupo nel buio
ore 20.00 - Domitilla Colombo, recita il monologo di S. Montalto:
Canto del sangue.
2 monologhi da: Varianti di stupro (5 monologhi per donna sola).
ore 20.30 - Tania Lorandi presenta la mostra e il libro: (S)oggetti contundenti.
ore 21.00 - Buffet
di Tania Lorandi
Condannare e schierarsi dalla parte di una cultura che non tollera la violenza sono i passi fondamentali per affrontarla.
Ancora oggi persistono pregiudizi che vedono la donna affettivamente dipendente e subordinata alla figura maschile. L'incontro/scontro tra culture diverse e la conseguente difficoltà di interazione complica ulteriormente le cose. Altri luoghi comuni impongono alla donna il compito di curare "relazioni" come se non avesse desideri o bisogni diversi. Inoltre, la sindrome deformante “della madonna da marciapiede” (la visione della donna che spazia da santa a prostituta senza vie di mezzo), porta a considerarla uno stereotipo. Senza parlare dei danni provocati dalla televisione e dalla pubblicità che la propongono come bambola o manichino!
Senza dubbio la donna occidentale è ancora prigioniera di questi condizionamenti a causa dei quali accetta relazioni non equilibrate che lasciano via libera a rapporti basati sul potere e sulla violenza. Inoltre, i media ci confondono le idee, non ponendo limiti chiari a quelle ambiguità che "tollerano" la violenza: nel loro spazio mediatico si creano le condizioni che fanno sopravvivere i maltrattamenti e mettono a tacere le naturali capacità di reazione e di opposizione, caratteristiche di sopravvivenza proprie anche del generare, sinonimo di femminilità. Troppo frequentemente la donna, indotta a considerarsi inadeguata e incapace di agire, rinuncia a denunciare i danni subiti e a rivendicare i suoi diritti.
Purtroppo, i fatti dimostrano che nessuna cultura, paese o ambiente sono immuni alla violenza. Nel corso del tempo, la ripartizione dei ruoli e l’uso della forza ha determinato lo sterminio di importanti società matriarcali. Ogni cultura ancora esistente ha dovuto fare i conti con ciò che la sua storia ha tramandato: ad esempio, ancora oggi il comportamento aggressivo, impulsivo e violento viene più facilmente perdonato al maschio, perché considerato innato.
Certamente uno dei più importanti fattori di prevenzione e di protezione contro la violenza sulle donne è rappresentato dalla sensibilizzazione socio-culturale. In questo senso, l’avvento della nuova psichiatria e lo sviluppo della moderna psicologia hanno contribuito non poco al tentativo di migliorare il rapporto con sé stessi e con il mondo circostante. Un’attenzione maggiore è attribuita alle relazioni nei rapporti umani. La necessità di imparare a comunicare attraverso la parola, lo sguardo e il corpo sono un grande passo verso la nascita di un essere umano piu "civile" che dimostri di aver accettato i suoi limiti, che dia una possibilità alla critica e dunque alla crescita.
Ecco che, in quel risanarsi della persona attraverso una comunicazione piu autentica, la donna - ma soprattutto la donna creativa - ha un posto primordiale. Poichè la sua creatività è più legata alla natura stessa delle cose e allo scorrere della vita, l'arte diventerà il mezzo per eccellenza per rilevare le risorse specifiche del mondo femminile.
La mostra d’arte contemporanea (S)oggetti contundenti, completa di documentazione e di questa pubblicazione, oltre a far riflettere su cosa sia un (S)oggetto contundente, incita a reagire alla violenza con l’arma della denuncia e della richiesta di aiuto. Inoltre, il dialogo, il confronto, lo scambio franco e sincero intrecciato fra tutte le partecipanti durante la stesura del libro ha dimostrato che l’unione e la solidarietà sono un mezzo per difendersi dai (S)oggetti contundenti.
L'intervento di ogni artista, che ha affrontato una sfaccettatura diversa della violenza, offre con l'immagine e la parola soluzioni e mezzi per debellarla. Queste percezioni e tentativi di elaborazione, che illustrano l’integrità e la complessità del genere femminile, sono rivisti con attenzione e sensibilità molto acute, passando in rassegna alcuni dei linguaggi più contemporanei delle arti. Pittrice, scultrice, fotografa, scrittrice, poetessa… la donna creativa è in prima linea su tutti i fronti e ci restituisce emozioni in modo intenso, a volte pervase di rabbia e mosse dal vissuto, altre volte ponendoci domande, mostandoci i meccanismi del suo pensiero con la volontà di rendere comprensibili i suoi percorsi creativi. La loro rielaborazione attraverso la creazione artistica viene allora ad opporsi a questi rimasugli di condizionamenti sociali già superati e diventa uno strumento per annientarli e per impedire l'insorgere di altri nuovi.
Questa è la mia preghiera…
non tolleriamo i
(S)oggetti contundenti!
Opere di:
Pippa Bacca, Rosanna Borgo,Titti Botticchio, Clara Conci, Corinna Conci,
Valentina Crivelli, Carla Crosio, Eleonora De Montis, Patrizia Diamante,
Mavi Ferrando, Raffaella Formenti, Eliana Frontini, Micaela Giuseppone,
Cecilia Guastaroba, Fabienne Guerens, Pina Inferrera, Marie Ligier,
Rosaria Matarese, Ezia Mitolo, Maila Navarra, Melania Piumino, Alessandra Sawicki, Raffaella Simone.
Attrici: Domitilla Colombo, Camilla Mangili.
Testi di:
Donatella Airoldi, Lorenza Amadasi, Maria Carla Baroni, Rosarita Berardi,
Paola Casulli, Anna Maria Carroli, Corinna Conci, Gabriela Fantato, Gretel Fehr, Vittoria Latella, Cristina Laghi, Tania Lorandi, Francesca Maffioli,
Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Antonella Prota Giurleo, Maria Puliatti,
Giuseppina Geraldina Riccobono, Carla Roncato.
Accompagnata dalla mostra ALT- ilcorpoèmio
a cura di Donatella Airoldi e Mavi Ferrando
Opere di:
Gina Abate, Silvia Abbiezzi, Annabel Adler, Antonella Affronti, Anna Aurenghi, Roberta Barbieri, Clara Bartolini, Rosanna Battaiotto, Elisabetta Baudino, Giuliana Bellini, Rosetta Berardi, Luisa Bergamini, Natalia Berselli, Petra Bialas, Bicci, Laura Bizzozzero, Maria Elena Borsato, Anna Boschi, Marina Buratti, Maria Amalia Cangiano, Marilù Cattaneo, Ada Celico, Silvia Cibaldi, Eleonora Cirant/Elisabetta Pagani, Emanuela Comparetti, Graziella Contessi, Marisa Cortese, Nicoletta Crocella, Caterina Davinio, Francesca De Lucia, Mirta De Simoni Lasta, Valeria Diamanti, Gabriella Di Trani, Fausta Dossi, Maria Teresa Fata, Gretel Fehr, Giovanna Ferioli, Mavi Ferrando, Lupe Ficara, Monica Fiori, Giuditta Fontana, Eliana Frontini, Patrizia Gabriele, Renata Galanti, Ornella Garbin, Silvana Gatta, Anna Rosa Faina Gavazzi, Sabrina Ghiri, Flavia Girardi, Helene Gritsch, Ornella Guzzetti, Kalamari, Marisa Keble, Jane Kennedy, Kosty, Grazia Lavia, Patrizia Lonardi, Veronica Longo, Tania Lorandi, Marilena Maglio, Nadia Magnabosco, Marilde Magni, Silvia Majocchi, Maddalena Mauri, Elisa Mazza, Libera Mazzoleni, Elena Menga, Maria Micozzi, Annalisa Mitrano, Patrizia Molinari, Sara Montani, Oriella Montin, Franca Munafò, Ester Negretti, Felice Alis Nusselein, Anna Olivares, Laura Oltolina, Jacqueline Orio, Daniela Pellegrini, Edy Persichelli, Miriam Piccicuto, Marilisa Pizzorno, Tiziana Priori, Antonella Prota Giurleo, Alina Rizzi, Serena Rossi, Lucrezia Ruggieri, Marina Sanchez, Evelina Schatz, Stefania Selmi, Gabi Summa, Micaela Tornaghi, Armanda Verdirame, Rosanna Veronesi, Maria Grazia Zanmarchi.
Vernissage
ore 18.00 - La Dottoressa Maria Puliatti presenta dal suo ultimo libro: Psicosomatica del dolore cronico pelvico femminile, il capitolo: Il ruolo dell'abuso sessuale nel dolore femminile. Parlerà del suo prossimo libro: Il ruolo dell'abuso sessuale nei disturbi del comportamento alimentare. Un approccio integrato al trattamento.
ore 19.00 - Corinna Conci e Clara Conci svolgono due performance con loro installazioni nel vicolo accanto alla galleria.
ore 19.30 - Camilla Mangili, recita il monologo di S. Montalto: Il lupo nel buio
ore 20.00 - Domitilla Colombo, recita il monologo di S. Montalto:
Canto del sangue.
2 monologhi da: Varianti di stupro (5 monologhi per donna sola).
ore 20.30 - Tania Lorandi presenta la mostra e il libro: (S)oggetti contundenti.
ore 21.00 - Buffet
25
novembre 2010
(S)oggetti contundenti
Dal 25 novembre al 15 dicembre 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA ETICO ATELIER
Brescia, Via Dei Musei, 31, (Brescia)
Brescia, Via Dei Musei, 31, (Brescia)
Orario di apertura
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 13.45. –
pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00 su appuntamento:
tel: 030 2400988.
Vernissage
25 Novembre 2010, ore 18:30
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