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Soggetto Montagna Donna
Riapre al pubblico l’esposizione permanente dedicata alla vita e al talento delle donne di montagna
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da sabato 18 luglio l'associazione Arte Sella assume la gestione dell'esposizione permanente Soggetto Montagna Donna, ideata e curata dall’artista Rosanna Cavallini.
Lo spazio, più noto come Casa Andriollo, è un tradizionale edificio di “bacani” (possidenti agricoli) che si sviluppa, sopra una cantina ad avvolti, su tre livelli sfalsati serviti da una scala in calcare locale. Situato nell'abitato di Olle, ai piedi della strada che porta in Val di Sella, prende il nome dalla famiglia proprietaria di contadini che hanno abitato la casa dal XIX secolo. L’unica ed ultima ospite della casa di famiglia è stata Alice Andriollo, la sorella nubile che ha sempre vissuto in famiglia, senza mai abbandonare i luoghi che l’hanno vista prima bambina, poi donna e infine anziana. Il fil rouge sviluppato all’interno del museo è rappresentato dal desiderio di valorizzare le qualità e i saperi delle donne che, così come Alice, hanno vissuto in semplicità, spesso in uno stato di scarsa considerazione.
Un accurato lavoro di restauro del piano mezzanino abitato da Alice ha permesso di presentarlo al visitatore così come è stato lasciato dalla sua unica abitante. Grazie ad un originale uso dell'illuminazione e ad un attento progetto curatoriale, l’esposizione esplora le differenti declinazioni della vita delle donne di montagna quali la dimensione della salute del corpo e dell’anima attraverso le applicazioni di pratiche curative popolari, le fasi comuni della vita, il mutare del corpo femminile e i cambiamenti cui è soggetto, fino ai capi di abbigliamento della tradizione. Il percorso prosegue al primo piano nella stanza dedicata ai principali saperi femminili del cucito e del ricamo che testimoniano le abilità manuali raggiunte quando alla vita erano concessi ritmi e tempi molto più lenti di oggi. Nell’ultima stanza al secondo piano trovano invece spazio le produzioni conventuali, espressione della faticosa tensione spirituale vissuta come preghiera.
Un’ ultima sezione raccoglie esempi di scritti in cui le madri giustificano al maestro le assenze dei propri figli e le dediche scritte da alcune alunne sui libri dei ricordi. La visita a Casa Andriollo si svolge in salita, dal seminterrato ai piani alti, per mezzo della scala originale. In questo modo si è inteso comparare simbolicamente l’atto del salire al faticoso cammino femminile verso l’emancipazione. Accompagnano nella visita, come sottofondo sentimentale, i commenti poetici di Bruna Maria Dal Lago. Il restauro dell’edificio è stato curato dall’arch. Chiavarelli ed è stato eseguito con tecniche bioedili e materiali naturali.
Nel corso degli anni, grazie al lavoro costante dell’omonima Associazione che la organizza, promuove e gestisce, Arte Sella è riuscita a diventare un punto di riferimento per l’arte contemporanea, ma anche uno spazio di sperimentazione e ricerca negli ambiti della musica, dello spettacolo, delle fotografia e delle più diverse discipline artistiche, articolando le proprie attività in più spazi. All’interno di questo progetto si inserisce oggi una nuova “creatura”: l’Associazione Arte Sella inizia con entusiasmo la gestione di questo spazio espositivo che fa della memoria del vissuto femminile un vero patrimonio collettivo e un imprescindibile bene sociale. Casa Andriollo Soggetto Montagna Donna sarà aperta a pubblico il mercoledì dalle 10 alle 12, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle18. Il museo sarà visitabile anche in altri momenti su richiesta.
Lo spazio, più noto come Casa Andriollo, è un tradizionale edificio di “bacani” (possidenti agricoli) che si sviluppa, sopra una cantina ad avvolti, su tre livelli sfalsati serviti da una scala in calcare locale. Situato nell'abitato di Olle, ai piedi della strada che porta in Val di Sella, prende il nome dalla famiglia proprietaria di contadini che hanno abitato la casa dal XIX secolo. L’unica ed ultima ospite della casa di famiglia è stata Alice Andriollo, la sorella nubile che ha sempre vissuto in famiglia, senza mai abbandonare i luoghi che l’hanno vista prima bambina, poi donna e infine anziana. Il fil rouge sviluppato all’interno del museo è rappresentato dal desiderio di valorizzare le qualità e i saperi delle donne che, così come Alice, hanno vissuto in semplicità, spesso in uno stato di scarsa considerazione.
Un accurato lavoro di restauro del piano mezzanino abitato da Alice ha permesso di presentarlo al visitatore così come è stato lasciato dalla sua unica abitante. Grazie ad un originale uso dell'illuminazione e ad un attento progetto curatoriale, l’esposizione esplora le differenti declinazioni della vita delle donne di montagna quali la dimensione della salute del corpo e dell’anima attraverso le applicazioni di pratiche curative popolari, le fasi comuni della vita, il mutare del corpo femminile e i cambiamenti cui è soggetto, fino ai capi di abbigliamento della tradizione. Il percorso prosegue al primo piano nella stanza dedicata ai principali saperi femminili del cucito e del ricamo che testimoniano le abilità manuali raggiunte quando alla vita erano concessi ritmi e tempi molto più lenti di oggi. Nell’ultima stanza al secondo piano trovano invece spazio le produzioni conventuali, espressione della faticosa tensione spirituale vissuta come preghiera.
Un’ ultima sezione raccoglie esempi di scritti in cui le madri giustificano al maestro le assenze dei propri figli e le dediche scritte da alcune alunne sui libri dei ricordi. La visita a Casa Andriollo si svolge in salita, dal seminterrato ai piani alti, per mezzo della scala originale. In questo modo si è inteso comparare simbolicamente l’atto del salire al faticoso cammino femminile verso l’emancipazione. Accompagnano nella visita, come sottofondo sentimentale, i commenti poetici di Bruna Maria Dal Lago. Il restauro dell’edificio è stato curato dall’arch. Chiavarelli ed è stato eseguito con tecniche bioedili e materiali naturali.
Nel corso degli anni, grazie al lavoro costante dell’omonima Associazione che la organizza, promuove e gestisce, Arte Sella è riuscita a diventare un punto di riferimento per l’arte contemporanea, ma anche uno spazio di sperimentazione e ricerca negli ambiti della musica, dello spettacolo, delle fotografia e delle più diverse discipline artistiche, articolando le proprie attività in più spazi. All’interno di questo progetto si inserisce oggi una nuova “creatura”: l’Associazione Arte Sella inizia con entusiasmo la gestione di questo spazio espositivo che fa della memoria del vissuto femminile un vero patrimonio collettivo e un imprescindibile bene sociale. Casa Andriollo Soggetto Montagna Donna sarà aperta a pubblico il mercoledì dalle 10 alle 12, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle18. Il museo sarà visitabile anche in altri momenti su richiesta.
18
luglio 2009
Soggetto Montagna Donna
18 luglio 2009
Location
CASA ANDRIOLLO
Borgo Valsugana, Piazza Chiesa, (Trento)
Borgo Valsugana, Piazza Chiesa, (Trento)
Biglietti
€3 intero; €2 ridotto per gruppi superiori a 15 e per museo diffuso (riduzione alla presentazione di un biglietto d'ingresso ad Arte Sella e Museo della guerra di Borgo; ingresso gratuito per bambini fino a 10 anni e disabili.
Orario di apertura
mercoledì 10-12 sabato e domenica 10-12; 14-18.
Curatore