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Soledad Nicolazzi – Ciclonica
L’autrice presenta un monologo che propone in versione femminile la riattualizzazione della figura dell’idealista “Don Chisciotte”, a cavallo del suo “fedele velocipede”.
Ma si tratta di un sogno. Un notturno sogno metropolitano che trae spunto dalle performance ciclistiche dei “Critical Mass”, le cui scorribande lungo le strade dei centri delle città del mondo sono famose per i destabilizzanti ingorghi.
Comunicato stampa
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drammaturgia: rielaborazioni di testi tratti da "Don Chisciotte della Mancia" di Cervantes, dalle mail di www.inventati.org/criticalmass, da "Rassegnazione è complicità, il caso di M. Camenisch", da"Grida il mio nome" di Aimee Bender, da "il messaggero, l'arte di andare in bicicletta e il caos della metropoli" di Travis Hugh Culley, da "Critical Mass" ed. Shake Underground.
Super8 di Livio Colombo e Graziano Predielis
L’autrice presenta un monologo che propone in versione femminile la riattualizzazione della figura dell’idealista “Don Chisciotte”, a cavallo del suo “fedele velocipede”.
Ma si tratta di un sogno. Un notturno sogno metropolitano che trae spunto dalle performance ciclistiche dei “Critical Mass”, le cui scorribande lungo le strade dei centri delle città del mondo sono famose per i destabilizzanti ingorghi che provocano, rendendo comunque uno spettacolo di festa popolare a tutti i passanti che, volenti o nolenti, ne rimangono coinvolti.
Durante lo spettacolo, una donna racconta ad un’amica lontana il sogno di un viaggio utopico e avventuroso in bicicletta. Una vena di disillusa malinconia attraversa le parole della protagonista che non sa rinunciare al proprio ideale cavalleresco:
“…si lo so Antonia, non è questo il tempo in cui chiunque possa mettersi per strada e fiduciosamente modificare il corso delle cose. Che son pronti tutti a darti del matto black block e passarevia. Oggi bisogna avere un numero, una professione, un ruolo. Però io ti dico che, si potrebbe, senza indugio, inforcare la fedele Ronzina e tutti gli altri velocipedi e
rimettersi sulla strada dell’Utopia...”
L’avventura della nostra picaresca eroina sembra trasporsi nelle parole dei “Critical Mass” come un manifesto che è inno alla vita e recupero di uno stile di vita più libero, semplice e gioioso.
Il messaggio è chiaro, ma non retorico:
“…a noi ci piace il vento tiepido di maggio che lo prendi tutto in faccia
ci piace la birra fresca con le goccioline sopra
ci piace andare a zigghe&zagghe e pedalare in tondo intorno alle aiuole, ululando, la
sera
ci piacciono le traiettorie curve, ben pennellate
ci piace inventarci una nuova città
ci piace milano che diventa come amsterdamme
ci piacciono le vie quando son tutte buie e profumano
di verde come in campagna, con le foglie che frusciano
ci piace andare con le ragazze in canna
ci piacerebbe il monte stella al posto del palazzo di
giustizia
in generale, ci piace andare in bici la sera”. (dalle e-mail di Critical Mass)
Super8 di Livio Colombo e Graziano Predielis
L’autrice presenta un monologo che propone in versione femminile la riattualizzazione della figura dell’idealista “Don Chisciotte”, a cavallo del suo “fedele velocipede”.
Ma si tratta di un sogno. Un notturno sogno metropolitano che trae spunto dalle performance ciclistiche dei “Critical Mass”, le cui scorribande lungo le strade dei centri delle città del mondo sono famose per i destabilizzanti ingorghi che provocano, rendendo comunque uno spettacolo di festa popolare a tutti i passanti che, volenti o nolenti, ne rimangono coinvolti.
Durante lo spettacolo, una donna racconta ad un’amica lontana il sogno di un viaggio utopico e avventuroso in bicicletta. Una vena di disillusa malinconia attraversa le parole della protagonista che non sa rinunciare al proprio ideale cavalleresco:
“…si lo so Antonia, non è questo il tempo in cui chiunque possa mettersi per strada e fiduciosamente modificare il corso delle cose. Che son pronti tutti a darti del matto black block e passarevia. Oggi bisogna avere un numero, una professione, un ruolo. Però io ti dico che, si potrebbe, senza indugio, inforcare la fedele Ronzina e tutti gli altri velocipedi e
rimettersi sulla strada dell’Utopia...”
L’avventura della nostra picaresca eroina sembra trasporsi nelle parole dei “Critical Mass” come un manifesto che è inno alla vita e recupero di uno stile di vita più libero, semplice e gioioso.
Il messaggio è chiaro, ma non retorico:
“…a noi ci piace il vento tiepido di maggio che lo prendi tutto in faccia
ci piace la birra fresca con le goccioline sopra
ci piace andare a zigghe&zagghe e pedalare in tondo intorno alle aiuole, ululando, la
sera
ci piacciono le traiettorie curve, ben pennellate
ci piace inventarci una nuova città
ci piace milano che diventa come amsterdamme
ci piacciono le vie quando son tutte buie e profumano
di verde come in campagna, con le foglie che frusciano
ci piace andare con le ragazze in canna
ci piacerebbe il monte stella al posto del palazzo di
giustizia
in generale, ci piace andare in bici la sera”. (dalle e-mail di Critical Mass)
22
ottobre 2003
Soledad Nicolazzi – Ciclonica
Dal 22 al 23 ottobre 2003
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
SPAZIO XPO’
Milano, Via Padova, 76, (Milano)
Milano, Via Padova, 76, (Milano)
Biglietti
tessera associativa 2 euro. ingresso gratuito a chiunque venga ad assistere allo spettacolo in bicicletta
Orario di apertura
ore 21,00