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Soleil politique. Il museo tra luce e ombra.
La mostra Soleil politique invita il visitatore a intraprendere un percorso che, una volta superata la soglia del museo, inizia direttamente nel cuore delle opere per svilupparsi in seguito nella città. Il primo gesto curatoriale è invertire la gerarchia che normalmente regola la suddivisione degli spazi museali.
Comunicato stampa
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La mostra Soleil politique invita il visitatore a intraprendere un percorso che, una volta superata la soglia del
museo, inizia direttamente nel cuore delle opere per svilupparsi in seguito nella città. Il primo gesto curatoriale
è invertire la gerarchia che normalmente regola la suddivisione degli spazi museali. L’esposizione invade
infatti Passage, l’ambiente a pianoterra di Museion, normalmente gratuito e aperto alle manifestazioni. Passage
si trasferisce invece al quarto piano, che per l’occasione rimane vuoto e si trasforma in un belvedere. Da qui
il visitatore potrà lasciar vagare lo sguardo sulla città, influenzato dai riferimenti offerti dalla mostra, per poi
scendere e proseguire la visita degli spazi urbani, imboccando realmente strade, vie e piazze e attraverso un
itinerario tra i luoghi simbolo della città, parte integrante della mostra.
Questo atto spaziale sottolinea l’uso del luogo - l’architettura del museo diventa infatti parte integrante
dell’esperienza della mostra. L’utilizzo degli spazi in questo si distacca dalla regola normalmente imposta dai
musei tradizionali o dai luoghi sacri, che preparano invece l’accesso ai contenuti in modo progressivo e per livelli.
L’intenzione è interrogare il ruolo del museo nella città, ripensando alla sua storia attraverso lo sguardo
di più di quaranta artisti provenienti da diverse discipline: architetti, registi, performer, musicisti e compositori.
Saranno quindi presentati maquette, sculture, cortometraggi, documenti e altri media di artisti noti, insieme
a pratiche artistiche meno conosciute. Queste sono associate ad opere chiave, che hanno ispirato la mostra e
sono fondamentali per la storia della museografia: il documentario La forma della città di Pier Paolo Pasolini,
la presentazione della statua equestre di Cangrande della Scala di Carlo Scarpa al Museo di Castelvecchio di
Verona, il ritratto del museo d’arte di Cincinnati di Felix Gonzalez-Torres ‘Untitled’ (Portrait of the Cincinnati Art
Museum), il Nude Descending a Staircase di Elaine Sturtevant, l’opera identificata sotto il nome di CAPC musée
d'art contemporain de Bordeaux di Philippe Thomas o l’obelisco inclinato di Marta Minujín ne sono solo alcuni
esempi.
Soleil Politique è il risultato dei viaggi effettuati dal curatore in Alto Adige negli ultimi due anni. Queste ricerche
si traducono nel progetto con la presenza di lavori di artisti e architetti provenienti dalla regione, che hanno in
comune la messa in discussione del dogma modernista, rappresentato dall’astrazione verticale e cieca. Invece
di offrire un’elevazione al di sopra delle strade e della realtà urbana per raggiungere la luce, i lavori di Walter
Pichler, Gianni Pettena e Lois Weinberger riconsiderano la terra. Essi impiegano l’ombra per offrire un punto di
vista di cui la mostra Soleil politique diviene l’orizzonte.
Artisti: Mathieu Abonnenc, Silvano Agosti, Marie Cool/Fabio Balducci, Josef Dabernig, Alberto Garutti, Marcus Geiger, Isa
Genzken, Prinz Gholam, Dan Graham, Mauricio Guillén, Sanja Iveković, Benoît Maire, Marcello Maloberti, Marianne Maric, Rä di
Martino, Mattin, Isidoro Valcárcel Medina, Marta Minujín, Deimantas Narkevicius, Rainer Oldendorf, Roman Ondák, Christodoulos
Panayiotou, Emilie Parendeau, Gianni Pettena, Pratchaya Phinthong, Emilio Prini, Lili Reynaud-Dewar, R&Sie(n) François Roche
- Stephanie Lavaux - Jean Navarro, Bernhard Rüdiger, Matthieu Saladin, Santiago Sierra, Terre Thaemlitz, Slaven Tolj, Ron Tran,
Annie Vigier and Franck Apertet, Marie Voignier, Clemens von Wedemeyer, Lois Weinberger, Lawrence Weiner.
con opere di Raimund Abraham, Robert Breer, KP Brehmer, Marcel Broodthaers, CAPC musée d'art contemporain de Bordeaux –
Philippe Thomas, Achille Castiglioni, Giorgio De Chirico, Felix Gonzalez-Torres, Pier Paolo Pasolini, Walter Pichler, Carlo Scarpa,
Allan Sekula, Sturtevant.
Verrà pubblicato un catalogo trilingue (inglese/italiano/tedesco)
museo, inizia direttamente nel cuore delle opere per svilupparsi in seguito nella città. Il primo gesto curatoriale
è invertire la gerarchia che normalmente regola la suddivisione degli spazi museali. L’esposizione invade
infatti Passage, l’ambiente a pianoterra di Museion, normalmente gratuito e aperto alle manifestazioni. Passage
si trasferisce invece al quarto piano, che per l’occasione rimane vuoto e si trasforma in un belvedere. Da qui
il visitatore potrà lasciar vagare lo sguardo sulla città, influenzato dai riferimenti offerti dalla mostra, per poi
scendere e proseguire la visita degli spazi urbani, imboccando realmente strade, vie e piazze e attraverso un
itinerario tra i luoghi simbolo della città, parte integrante della mostra.
Questo atto spaziale sottolinea l’uso del luogo - l’architettura del museo diventa infatti parte integrante
dell’esperienza della mostra. L’utilizzo degli spazi in questo si distacca dalla regola normalmente imposta dai
musei tradizionali o dai luoghi sacri, che preparano invece l’accesso ai contenuti in modo progressivo e per livelli.
L’intenzione è interrogare il ruolo del museo nella città, ripensando alla sua storia attraverso lo sguardo
di più di quaranta artisti provenienti da diverse discipline: architetti, registi, performer, musicisti e compositori.
Saranno quindi presentati maquette, sculture, cortometraggi, documenti e altri media di artisti noti, insieme
a pratiche artistiche meno conosciute. Queste sono associate ad opere chiave, che hanno ispirato la mostra e
sono fondamentali per la storia della museografia: il documentario La forma della città di Pier Paolo Pasolini,
la presentazione della statua equestre di Cangrande della Scala di Carlo Scarpa al Museo di Castelvecchio di
Verona, il ritratto del museo d’arte di Cincinnati di Felix Gonzalez-Torres ‘Untitled’ (Portrait of the Cincinnati Art
Museum), il Nude Descending a Staircase di Elaine Sturtevant, l’opera identificata sotto il nome di CAPC musée
d'art contemporain de Bordeaux di Philippe Thomas o l’obelisco inclinato di Marta Minujín ne sono solo alcuni
esempi.
Soleil Politique è il risultato dei viaggi effettuati dal curatore in Alto Adige negli ultimi due anni. Queste ricerche
si traducono nel progetto con la presenza di lavori di artisti e architetti provenienti dalla regione, che hanno in
comune la messa in discussione del dogma modernista, rappresentato dall’astrazione verticale e cieca. Invece
di offrire un’elevazione al di sopra delle strade e della realtà urbana per raggiungere la luce, i lavori di Walter
Pichler, Gianni Pettena e Lois Weinberger riconsiderano la terra. Essi impiegano l’ombra per offrire un punto di
vista di cui la mostra Soleil politique diviene l’orizzonte.
Artisti: Mathieu Abonnenc, Silvano Agosti, Marie Cool/Fabio Balducci, Josef Dabernig, Alberto Garutti, Marcus Geiger, Isa
Genzken, Prinz Gholam, Dan Graham, Mauricio Guillén, Sanja Iveković, Benoît Maire, Marcello Maloberti, Marianne Maric, Rä di
Martino, Mattin, Isidoro Valcárcel Medina, Marta Minujín, Deimantas Narkevicius, Rainer Oldendorf, Roman Ondák, Christodoulos
Panayiotou, Emilie Parendeau, Gianni Pettena, Pratchaya Phinthong, Emilio Prini, Lili Reynaud-Dewar, R&Sie(n) François Roche
- Stephanie Lavaux - Jean Navarro, Bernhard Rüdiger, Matthieu Saladin, Santiago Sierra, Terre Thaemlitz, Slaven Tolj, Ron Tran,
Annie Vigier and Franck Apertet, Marie Voignier, Clemens von Wedemeyer, Lois Weinberger, Lawrence Weiner.
con opere di Raimund Abraham, Robert Breer, KP Brehmer, Marcel Broodthaers, CAPC musée d'art contemporain de Bordeaux –
Philippe Thomas, Achille Castiglioni, Giorgio De Chirico, Felix Gonzalez-Torres, Pier Paolo Pasolini, Walter Pichler, Carlo Scarpa,
Allan Sekula, Sturtevant.
Verrà pubblicato un catalogo trilingue (inglese/italiano/tedesco)
26
settembre 2014
Soleil politique. Il museo tra luce e ombra.
Dal 26 settembre 2014 all'undici gennaio 2015
arte contemporanea
Location
MUSEION
Bolzano, Via Dante, 6, (Bolzano)
Bolzano, Via Dante, 6, (Bolzano)
Biglietti
intero € 6, ridotto 3,50
Orario di apertura
da martedì a domenica 10-18. Giovedì 10-22 con ingresso gratuito dalle ore 18 e visita guidata gratuita alle ore 19. Lunedì chiuso
Vernissage
26 Settembre 2014, h 19
Autore
Curatore