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Solmaz Vilkachi
Le riflessioni dell’artista sul tema del lato nascosto, delle tracce lasciate inconsapevolmente dal peregrinare della gente, si trasformano in uno stimolo creativo il giorno in cui si imbatte in un mucchio di sanpietrini abbandonati vicino al Campo Boario, a Roma…
Comunicato stampa
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Oltre la soglia
ovvero la città intorno a casa nostra
Solmaz Vilkachi
installazione l’altro lato
a cura di Helia Hamedani
La Nube di OOrt – Via Principe Eugenio 60, Roma
Orario di apertura : da martedì a venerdì 17.30 / 19.30 e per appuntamento (3383387824)
La rassegna di mostre e performance, ispirate al tema della casa/dimora presso la galleria La Nube di Oort in Roma, riapre questo giugno riproponendo il tema della casa, questa volta vista come elemento costitutivo della città. Questo terzo appuntamento, Oltre la soglia, indaga gli elementi che pur nelle differenze ci accomunano nel rapporto con la casa, ma soprattutto con i suoi dintorni, con la città. Il secondo appuntamento della rassegna si inaugura lunedì 26 giugno 2017 con l’installazione di Solmaz Vilkachi (nata a Teheran, vive e lavora a Roma), intitolata l’altro lato.
Le riflessioni dell’artista sul tema del lato nascosto, delle tracce lasciate inconsapevolmente dal peregrinare della gente, si trasformano in uno stimolo creativo il giorno in cui si imbatte in un mucchio di sanpietrini abbandonati vicino al Campo Boario, a Roma. Il sanpietrino è un materiale tanto resistente da essere usato per la pavimentazione delle strade, ma duro e faticoso da scolpire. Ogni blocchetto nero, rastremato e grossolanamente squadrato, è un blocco di leucitite, una roccia lavica dalla quale l’artista ricava un volto su una delle sei facce. Per la scultrice la sfida con il materiale è una lotta fisica, la metafora del lavoro duro e doloroso che si fa per scalfire le proprie placche rigide, che si formano nella psiche. Bisogna scavarle e non abbandonarle alla spersonalizzazione, all'oblio indifferenziato, come quello che proviamo verso il lastricato stradale. Come racconta l’artista, nel percorso faticoso di ritrarre, limare e lisciare ogni sanpietrino, ha cercato la forza per affrontare i propri blocchi, i più difficili, della sua vita personale. Da ogni pietra viene fuori un volto diverso, su una diversa faccia. Il sanpietrino diventa così un'icona colma di significati anche per gli abitanti delle stesse città. Un'icona invisibile a causa della sua quotidiana visibilità.
Il sanpietrino nasce nell’era rinascimentale, sotto Papa Sisto V, e diventa la pavimentazione di P.zza San Pietro e di gran parte del centro storico di Roma e dell’Italia centrale. Il lastricato, ideale per l’epoca di carri e cavalli, appare meno adatto al traffico di oggi. A volte i sanpietrini vengono ricoperti con il nero asfalto, comodo ma deperibile come il consumismo. Tramite le tessere costruttive delle strade cittadine, Vilkachi gioca con il lato nascosto degli accadimenti del suo passato, riproiettato sotto le pietre della città dove oggi cammina.
A chiudere l’appuntamento di quest’anno ci saranno due eventi che si potranno seguire il giorno 6 luglio 2017, dalle ore 17.30 in poi: la performance finestre sul cortile degli artisti§innocenti, mentre Carlo Infante ci accompagnerà per l’occasione in un suo Walkabout specifico per l’Esquilino.
Alla svernice del giorno 6 luglio 2017 sarà presentato il catalogo della mostra.
ovvero la città intorno a casa nostra
Solmaz Vilkachi
installazione l’altro lato
a cura di Helia Hamedani
La Nube di OOrt – Via Principe Eugenio 60, Roma
Orario di apertura : da martedì a venerdì 17.30 / 19.30 e per appuntamento (3383387824)
La rassegna di mostre e performance, ispirate al tema della casa/dimora presso la galleria La Nube di Oort in Roma, riapre questo giugno riproponendo il tema della casa, questa volta vista come elemento costitutivo della città. Questo terzo appuntamento, Oltre la soglia, indaga gli elementi che pur nelle differenze ci accomunano nel rapporto con la casa, ma soprattutto con i suoi dintorni, con la città. Il secondo appuntamento della rassegna si inaugura lunedì 26 giugno 2017 con l’installazione di Solmaz Vilkachi (nata a Teheran, vive e lavora a Roma), intitolata l’altro lato.
Le riflessioni dell’artista sul tema del lato nascosto, delle tracce lasciate inconsapevolmente dal peregrinare della gente, si trasformano in uno stimolo creativo il giorno in cui si imbatte in un mucchio di sanpietrini abbandonati vicino al Campo Boario, a Roma. Il sanpietrino è un materiale tanto resistente da essere usato per la pavimentazione delle strade, ma duro e faticoso da scolpire. Ogni blocchetto nero, rastremato e grossolanamente squadrato, è un blocco di leucitite, una roccia lavica dalla quale l’artista ricava un volto su una delle sei facce. Per la scultrice la sfida con il materiale è una lotta fisica, la metafora del lavoro duro e doloroso che si fa per scalfire le proprie placche rigide, che si formano nella psiche. Bisogna scavarle e non abbandonarle alla spersonalizzazione, all'oblio indifferenziato, come quello che proviamo verso il lastricato stradale. Come racconta l’artista, nel percorso faticoso di ritrarre, limare e lisciare ogni sanpietrino, ha cercato la forza per affrontare i propri blocchi, i più difficili, della sua vita personale. Da ogni pietra viene fuori un volto diverso, su una diversa faccia. Il sanpietrino diventa così un'icona colma di significati anche per gli abitanti delle stesse città. Un'icona invisibile a causa della sua quotidiana visibilità.
Il sanpietrino nasce nell’era rinascimentale, sotto Papa Sisto V, e diventa la pavimentazione di P.zza San Pietro e di gran parte del centro storico di Roma e dell’Italia centrale. Il lastricato, ideale per l’epoca di carri e cavalli, appare meno adatto al traffico di oggi. A volte i sanpietrini vengono ricoperti con il nero asfalto, comodo ma deperibile come il consumismo. Tramite le tessere costruttive delle strade cittadine, Vilkachi gioca con il lato nascosto degli accadimenti del suo passato, riproiettato sotto le pietre della città dove oggi cammina.
A chiudere l’appuntamento di quest’anno ci saranno due eventi che si potranno seguire il giorno 6 luglio 2017, dalle ore 17.30 in poi: la performance finestre sul cortile degli artisti§innocenti, mentre Carlo Infante ci accompagnerà per l’occasione in un suo Walkabout specifico per l’Esquilino.
Alla svernice del giorno 6 luglio 2017 sarà presentato il catalogo della mostra.
26
giugno 2017
Solmaz Vilkachi
Dal 26 giugno al 05 luglio 2017
arte contemporanea
Location
LA NUBE DI OORT
Roma, Via Principe Eugenio, 60, (Roma)
Roma, Via Principe Eugenio, 60, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15.30-19.30 e per appuntamento (3383387824)
Vernissage
26 Giugno 2017, ore 18
Autore
Curatore