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Solo in azione 2009
Performer provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti daranno vita al più elettrizzante festival estivo di Milano. 82 i video pervenuti a Perypezye Urbane in seguito alla pubblicazione del bando, solo 8 quelli selezionati.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 7 al 9 Luglio performer provenienti da Italia, Europa e Stati Uniti daranno vita al più elettrizzante festival estivo di Milano. 82 i video pervenuti a Perypezye Urbane in seguito alla pubblicazione del bando, solo 8 quelli selezionati.
Siamo arrivati alla terza edizione di un festival che si sta costituendo come un importante appuntamento annuale per giovani performer solisti italiani ed europei. Un festival che vuole rinnovarsi ogni anno, ospitando artisti noti e meno noti, un festival che apre le porte alla creatività di chi, nella danza contemporanea, non si accontenta, rischiando e percorrendo un percorso di ricerca artistica. Uno spazio importante per quei danzatori e performer che sognano e praticano con il proprio corpo una continua e incessante ricerca – anche concettuale - sul movimento e sulle sue infinite potenzialità espressive.
Solo in Azione è un festival che lancia tre sfide: sfida la comunità di artisti a cimentarsi in ricerche sempre più personali, approfondite e rigorose, sfida il pubblico a non accontentarsi solo di una dimensione estetizzante della danza, sfida la critica, che spesso non vede e non riconosce i performer solisti, se non quando si inseriscono nei famigerati circuiti istituzionali.
"Come fai a sapere di aver sollevato il braccio?", ti chiede, filosoficamente, Wittgenstein. Ma è solo un gioco, uno dei suoi giochi linguistici. Un gioco che ci interroga sulla nostra coscienza, sulla nostra volontà, su come percepiamo (e dove!) il nostro corpo, sulla relazione, ancora non del tutto compresa dalle scienze, tra mente e corpo. E' il mio voler muoverMI o il mio volerMI muovere che è in gioco nella danza? Il nostro corpo è l'oggetto della nostra volontà o è un'attività, un processo, in cui ci riflettiamo?
Freschi di queste riflessioni, abbiamo deciso e pianificato la terza edizione del Festival Solo in Azione, che anche quest'anno, è giusto dirlo, viene sostenuto dal Settore Giovani e Tempo Libero del Comune di Milano e, per la prima volta, dal Settore Giovani e Partecipazione della Provincia di Milano. Un'edizione coraggiosa, perchè sfiderà l'audience e la sua immaginazione.
In apertura Milka Djordjevic, newyorkese di origine serbe, che con il suo lavoro Study for Untitled ci aggiornerà su quella ricerca concettuale e fisica che dal post-modern e dal minimalismo della Judson Church delle origini ha portato negli ultimi anni al Movement Research @ Judson Church, laboratorio di sperimentazione coreutica tra i più avanzati al mondo. Una ricerca che si troverà in contatto diretto con quella della nostra Franca Ferrari (Cadeux-Mainòl e CIMD), con quella di Laura Ulisse (Bologna), di Csilla Nagy (Ungheria) e di Albert Quesada (Spagna/Belgio). Altro filone, quello dei visionari del movimento, composto da Ryuzo Fukuhara (Giappone/Slovenia), Valentina Picco, che monta un pezzo con Piera Cattai, e Jule Flierl (Germania), che ci farà partecipe della sua interessante ricerca sul rapporto movimento-voce.
Nel corso del festival saranno a disposizione del pubblico video-interviste a ogni artista, in cui sarà possibile ricevere dagli artisti stessi le chiavi di lettura ai loro lavori, per comprendere e avvicinarsi ulteriormente al loro mondo. I video saranno visibili nel nuovo Perypezye Art Box, presente all'interno dello Studio28.
Ma solo 3 giorni non sono sufficienti per creare movimento e identità attorno a un'iniziativa. Abbiamo pertanto deciso di costituire una giuria di esperti, che assisterà alle 3 serate del festival, conoscerà gli artisti presenti e tra di loro ne selezionerà uno, quello che verrà considerato la "promessa" per il futuro, e lo porteranno di diritto all’edizione di Solo in Azione 2010, con una nuova performance. Tutto questo per avviare, a partire dal 2010, un sistema di residenze creative, in cui i performer selezionati potranno ricevere spazio e sostegno economico per produrre un nuovo lavoro.
PROGRAMMA
7 Luglio – ore 20.30
Milka Djordjevich – Study n. 1 (kris kross) (USA)
Milka, di origini serbe e cresciuta in California, si è laureata presso la UCLA. Trasferitasi a New York, ha danzato nei più importanti spazi della “nuova danza” newyorkese, il Dance Theatre Workshop, il Danspace Project, il Movement Research at Judson Church, lo Starr Space. Ha lavorato per coreografi come Sam Kim, Jennifer Monson e Natalie Green. E’ stata Artist in Residence presso il Movement Research nel 2006-2007, visiting student presso P.A.R.T.S. a Bruxelles nel 2007 e nel 2008 presso Dance WEB Europe.
Franca Ferrari – Net.13 Pass-world (ITA)
Parte del progetto “Variabile”, avviato da Franca Ferrari nel 2004, Net.13 Pass-world affronta una modalità di composizione coreografica incentrata sulla ricerca di una particolare qualità di movimento. Lo spettacolo diventa duttile e si moltiplica con il passare del tempo, si ricrea uno spettacolo nuovo su uno stesso tema, da cui il titolo “Net.13”: assisteremo infatti alla tredicesima tappa di questo ambizioso progetto.
Franca Ferrari, pilastro della danza contemporanea milanese, fondatrice della compagnia Cadeux-Mainol, e direttrice del centro coreografico CIMD, si diploma a Strasburgo con Rosalia Chladek e riconosce tra i suoi maestri ispiratori il francese Dominique Dupuy.
Jule Flierl – Happiness is a war… m gun (GER)
Jule presenta una ricerca incentrata sul rapporto movimento-voce, lavorando insieme con il diaframma, il respiro e lo spazio. Le azioni fisiche manipolano la vocalità e producono inaspettate e incontrollate sonorità. Infiniti giochi di parole trasformano una delle canzoni pop più celebri in un paesaggio sonoro dadaista.
Cresciuta in una famiglia di artisti a Berlino Est, comincia a danzare nel 1996, influenzata dall’improvvisazione, dal teatro fisico e dal butoh. Apprendere le basi della danza contemporanea e del balletto e comincia la sua carriera professionale presso il SEAD di Salisburgo.
8 Luglio – ore 20.30
Ryuzo Fukuhara – Gecko Dance/Dance of Moonlight (SLO)
Una danza ispirata dal soggiorno di Ryuzo a Ho Chi Minh City in Vietnam: la vista dei tanti gechi che popolano la notte di Saigon lo colpì particolarmente, tanto da portarlo a una ricerca sul movimento di questi animali attirati dalle luci al neon. In questa performance Ryuzo fonde Asia e Europa, tuffandosi nelle proprie origini.
Trasferitosi dal Giappone a Parigi nel 1996, dove fonda la sua compagnia Alchemic Sisters. Dal 2000 partecipa a residenze organizzate dalla Fondazione e dal Centro per le Arti Contemporanee di Praga, e dalla Citè International des Arts a Parigi. Nel 2006 il suo lavoro “Gecko Dance” vince il secondo premio al festival Masdanza delle Isole Canarie. Attualmente risiede e lavora in Slovenia.
Csilla Nagy – Sitting on the fence (HUN)
Un pezzo ironico e sottile che gioca sul minimalismo della musica (Steve Reich) e del movimento, e su un improvviso dialogo con il pubblico. Csilla tenta di decostruire e ricostruire il vocabolario del movimento e della coreografia, lavorando su due poli opposti: da impercettibili movimenti perfettamente controllati allo stato fisico dell’out of control.
Dopo studi a Budapest, partecipa nel 2006 a DanceWEBEurope. Nei propri lavori è interessata particolarmente all’improvvisazione e all’azione nella danza, ad azioni interattive e a sperimentazioni site-specific. Il lavoro “Sitting on the fence” ha vinto il premio del pubblico e il secondo premio per la coreografia al festival Solo Dance Theater di Stoccarda.
9 Luglio – ore 20.30
Laura Ulisse – A tre secondi da qui (ITA)
A tre secondi da qui nasce da uno studio su una condizione umana di solitudine, di unione con la propria intimità; un viaggio nel proprio mondo interiore alla ricerca di un’intima forma di espressività. Una coreografia colorata, semplice e diretta, che avvolge lo spettatore in un’atmosfera sognante.
Laura è laureata in psicologia e la sua ricerca nasce proprio dal lavoro in gruppi di danza-terapia con persone affette da Morbo di Parkinson. Si forma con Teri Weikel, Simona Bertozzi e presso il C.I.T. umbro. Nel 2008 vince una borsa di studio all’interno del premio Gd’A promosso dalla Rete Anticorpi. Attualmente collabora con la compagnia Le-gami.
Albert Quesada – Solo on Bach and Glenn (SPA)
Albert lavora con una specifica partitura musicale: una registrazione dalle Goldberg Variations di Glenn Gould. Portando con ironia questa colonna sonora nello spazio, e mantenendo una connessione costante con i dialoghi in essa contenuti, il focus si sposta in continuazione dalla musica originale di Bach alla performance (non solo musicale) che il pianista e compositore Glenn Gould ne fa. E’ una sfida per il pubblico spostare la sua attenzione alla “velocità del suono”.
Albert studia filosofia e ingegneria multimediale a Barcellona, spostandosi poi ad Amsterdam e successivamente a Bruxelles dove dal 2004 al 2008 studia presso P.A.R.T.S. Ha performato sotto la direzione di artisti come Thomas Hauert, David Hernandez, Jutta Czurda e Shaula Cambazzu.
Valentina Picco – Fish (ITA)
Valentina si definisce una montatrice coreografica: Fish è una creatura del mare e del cielo; la danzatrice, Piera Cattai, si muove in tessuti liquidi e aerei, fino a confondersi in essi. “Gli uccelli non hanno bisogno di conoscere quale sia il limite del cielo o cosa sia il cielo prima di volare. Il pesce che nuota nell'acqua, nuota completamente, e l'uccello che vola nell'aria, vola completamente.”
Si forma nell’ambito del teatro e della danza contemporanea. Nel 2004 ad Amsterdam inizia la ricerca in campo cinematografico collaborando come montatrice con NoTV Visual Music, centro di video produzione, e continua i suoi studi in ambito performativo come assistente alla coreografia dell’artista olandese Anouk Van Djik per il progetto “Stau”. 2004 – 2007: continua la propria ricerca in ambito visivo (studia con il regista italiano Marco Bellocchio -Fare Cinema luglio 2004-, lavora come assistente al casting nel film “Quando sei nato non puoi più nasconderti” diretto da Marco Tullio Giordana) e come ideatrice di progetti coreografici.
Siamo arrivati alla terza edizione di un festival che si sta costituendo come un importante appuntamento annuale per giovani performer solisti italiani ed europei. Un festival che vuole rinnovarsi ogni anno, ospitando artisti noti e meno noti, un festival che apre le porte alla creatività di chi, nella danza contemporanea, non si accontenta, rischiando e percorrendo un percorso di ricerca artistica. Uno spazio importante per quei danzatori e performer che sognano e praticano con il proprio corpo una continua e incessante ricerca – anche concettuale - sul movimento e sulle sue infinite potenzialità espressive.
Solo in Azione è un festival che lancia tre sfide: sfida la comunità di artisti a cimentarsi in ricerche sempre più personali, approfondite e rigorose, sfida il pubblico a non accontentarsi solo di una dimensione estetizzante della danza, sfida la critica, che spesso non vede e non riconosce i performer solisti, se non quando si inseriscono nei famigerati circuiti istituzionali.
"Come fai a sapere di aver sollevato il braccio?", ti chiede, filosoficamente, Wittgenstein. Ma è solo un gioco, uno dei suoi giochi linguistici. Un gioco che ci interroga sulla nostra coscienza, sulla nostra volontà, su come percepiamo (e dove!) il nostro corpo, sulla relazione, ancora non del tutto compresa dalle scienze, tra mente e corpo. E' il mio voler muoverMI o il mio volerMI muovere che è in gioco nella danza? Il nostro corpo è l'oggetto della nostra volontà o è un'attività, un processo, in cui ci riflettiamo?
Freschi di queste riflessioni, abbiamo deciso e pianificato la terza edizione del Festival Solo in Azione, che anche quest'anno, è giusto dirlo, viene sostenuto dal Settore Giovani e Tempo Libero del Comune di Milano e, per la prima volta, dal Settore Giovani e Partecipazione della Provincia di Milano. Un'edizione coraggiosa, perchè sfiderà l'audience e la sua immaginazione.
In apertura Milka Djordjevic, newyorkese di origine serbe, che con il suo lavoro Study for Untitled ci aggiornerà su quella ricerca concettuale e fisica che dal post-modern e dal minimalismo della Judson Church delle origini ha portato negli ultimi anni al Movement Research @ Judson Church, laboratorio di sperimentazione coreutica tra i più avanzati al mondo. Una ricerca che si troverà in contatto diretto con quella della nostra Franca Ferrari (Cadeux-Mainòl e CIMD), con quella di Laura Ulisse (Bologna), di Csilla Nagy (Ungheria) e di Albert Quesada (Spagna/Belgio). Altro filone, quello dei visionari del movimento, composto da Ryuzo Fukuhara (Giappone/Slovenia), Valentina Picco, che monta un pezzo con Piera Cattai, e Jule Flierl (Germania), che ci farà partecipe della sua interessante ricerca sul rapporto movimento-voce.
Nel corso del festival saranno a disposizione del pubblico video-interviste a ogni artista, in cui sarà possibile ricevere dagli artisti stessi le chiavi di lettura ai loro lavori, per comprendere e avvicinarsi ulteriormente al loro mondo. I video saranno visibili nel nuovo Perypezye Art Box, presente all'interno dello Studio28.
Ma solo 3 giorni non sono sufficienti per creare movimento e identità attorno a un'iniziativa. Abbiamo pertanto deciso di costituire una giuria di esperti, che assisterà alle 3 serate del festival, conoscerà gli artisti presenti e tra di loro ne selezionerà uno, quello che verrà considerato la "promessa" per il futuro, e lo porteranno di diritto all’edizione di Solo in Azione 2010, con una nuova performance. Tutto questo per avviare, a partire dal 2010, un sistema di residenze creative, in cui i performer selezionati potranno ricevere spazio e sostegno economico per produrre un nuovo lavoro.
PROGRAMMA
7 Luglio – ore 20.30
Milka Djordjevich – Study n. 1 (kris kross) (USA)
Milka, di origini serbe e cresciuta in California, si è laureata presso la UCLA. Trasferitasi a New York, ha danzato nei più importanti spazi della “nuova danza” newyorkese, il Dance Theatre Workshop, il Danspace Project, il Movement Research at Judson Church, lo Starr Space. Ha lavorato per coreografi come Sam Kim, Jennifer Monson e Natalie Green. E’ stata Artist in Residence presso il Movement Research nel 2006-2007, visiting student presso P.A.R.T.S. a Bruxelles nel 2007 e nel 2008 presso Dance WEB Europe.
Franca Ferrari – Net.13 Pass-world (ITA)
Parte del progetto “Variabile”, avviato da Franca Ferrari nel 2004, Net.13 Pass-world affronta una modalità di composizione coreografica incentrata sulla ricerca di una particolare qualità di movimento. Lo spettacolo diventa duttile e si moltiplica con il passare del tempo, si ricrea uno spettacolo nuovo su uno stesso tema, da cui il titolo “Net.13”: assisteremo infatti alla tredicesima tappa di questo ambizioso progetto.
Franca Ferrari, pilastro della danza contemporanea milanese, fondatrice della compagnia Cadeux-Mainol, e direttrice del centro coreografico CIMD, si diploma a Strasburgo con Rosalia Chladek e riconosce tra i suoi maestri ispiratori il francese Dominique Dupuy.
Jule Flierl – Happiness is a war… m gun (GER)
Jule presenta una ricerca incentrata sul rapporto movimento-voce, lavorando insieme con il diaframma, il respiro e lo spazio. Le azioni fisiche manipolano la vocalità e producono inaspettate e incontrollate sonorità. Infiniti giochi di parole trasformano una delle canzoni pop più celebri in un paesaggio sonoro dadaista.
Cresciuta in una famiglia di artisti a Berlino Est, comincia a danzare nel 1996, influenzata dall’improvvisazione, dal teatro fisico e dal butoh. Apprendere le basi della danza contemporanea e del balletto e comincia la sua carriera professionale presso il SEAD di Salisburgo.
8 Luglio – ore 20.30
Ryuzo Fukuhara – Gecko Dance/Dance of Moonlight (SLO)
Una danza ispirata dal soggiorno di Ryuzo a Ho Chi Minh City in Vietnam: la vista dei tanti gechi che popolano la notte di Saigon lo colpì particolarmente, tanto da portarlo a una ricerca sul movimento di questi animali attirati dalle luci al neon. In questa performance Ryuzo fonde Asia e Europa, tuffandosi nelle proprie origini.
Trasferitosi dal Giappone a Parigi nel 1996, dove fonda la sua compagnia Alchemic Sisters. Dal 2000 partecipa a residenze organizzate dalla Fondazione e dal Centro per le Arti Contemporanee di Praga, e dalla Citè International des Arts a Parigi. Nel 2006 il suo lavoro “Gecko Dance” vince il secondo premio al festival Masdanza delle Isole Canarie. Attualmente risiede e lavora in Slovenia.
Csilla Nagy – Sitting on the fence (HUN)
Un pezzo ironico e sottile che gioca sul minimalismo della musica (Steve Reich) e del movimento, e su un improvviso dialogo con il pubblico. Csilla tenta di decostruire e ricostruire il vocabolario del movimento e della coreografia, lavorando su due poli opposti: da impercettibili movimenti perfettamente controllati allo stato fisico dell’out of control.
Dopo studi a Budapest, partecipa nel 2006 a DanceWEBEurope. Nei propri lavori è interessata particolarmente all’improvvisazione e all’azione nella danza, ad azioni interattive e a sperimentazioni site-specific. Il lavoro “Sitting on the fence” ha vinto il premio del pubblico e il secondo premio per la coreografia al festival Solo Dance Theater di Stoccarda.
9 Luglio – ore 20.30
Laura Ulisse – A tre secondi da qui (ITA)
A tre secondi da qui nasce da uno studio su una condizione umana di solitudine, di unione con la propria intimità; un viaggio nel proprio mondo interiore alla ricerca di un’intima forma di espressività. Una coreografia colorata, semplice e diretta, che avvolge lo spettatore in un’atmosfera sognante.
Laura è laureata in psicologia e la sua ricerca nasce proprio dal lavoro in gruppi di danza-terapia con persone affette da Morbo di Parkinson. Si forma con Teri Weikel, Simona Bertozzi e presso il C.I.T. umbro. Nel 2008 vince una borsa di studio all’interno del premio Gd’A promosso dalla Rete Anticorpi. Attualmente collabora con la compagnia Le-gami.
Albert Quesada – Solo on Bach and Glenn (SPA)
Albert lavora con una specifica partitura musicale: una registrazione dalle Goldberg Variations di Glenn Gould. Portando con ironia questa colonna sonora nello spazio, e mantenendo una connessione costante con i dialoghi in essa contenuti, il focus si sposta in continuazione dalla musica originale di Bach alla performance (non solo musicale) che il pianista e compositore Glenn Gould ne fa. E’ una sfida per il pubblico spostare la sua attenzione alla “velocità del suono”.
Albert studia filosofia e ingegneria multimediale a Barcellona, spostandosi poi ad Amsterdam e successivamente a Bruxelles dove dal 2004 al 2008 studia presso P.A.R.T.S. Ha performato sotto la direzione di artisti come Thomas Hauert, David Hernandez, Jutta Czurda e Shaula Cambazzu.
Valentina Picco – Fish (ITA)
Valentina si definisce una montatrice coreografica: Fish è una creatura del mare e del cielo; la danzatrice, Piera Cattai, si muove in tessuti liquidi e aerei, fino a confondersi in essi. “Gli uccelli non hanno bisogno di conoscere quale sia il limite del cielo o cosa sia il cielo prima di volare. Il pesce che nuota nell'acqua, nuota completamente, e l'uccello che vola nell'aria, vola completamente.”
Si forma nell’ambito del teatro e della danza contemporanea. Nel 2004 ad Amsterdam inizia la ricerca in campo cinematografico collaborando come montatrice con NoTV Visual Music, centro di video produzione, e continua i suoi studi in ambito performativo come assistente alla coreografia dell’artista olandese Anouk Van Djik per il progetto “Stau”. 2004 – 2007: continua la propria ricerca in ambito visivo (studia con il regista italiano Marco Bellocchio -Fare Cinema luglio 2004-, lavora come assistente al casting nel film “Quando sei nato non puoi più nasconderti” diretto da Marco Tullio Giordana) e come ideatrice di progetti coreografici.
07
luglio 2009
Solo in azione 2009
Dal 07 al 09 luglio 2009
arte contemporanea
performance - happening
serata - evento
performance - happening
serata - evento
Location
STUDIO28
Milano, Via Moretto Da Brescia, 28, (Milano)
Milano, Via Moretto Da Brescia, 28, (Milano)
Biglietti
con tessera associativa (2 euro)
Vernissage
7 Luglio 2009, ore 20.30
Sito web
www.perypezyeurbane.org
Ufficio stampa
CRISTINA PARISET
Autore