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Solstizio: acquerelli per non sprecare la vita. Il perché dell’H2O
Nasce Solstizio, un progetto, un nuovo modo di interpretare le realtà, un network di persone, enti e movimenti, ma anche un’esperienza che muove le coscienze. Un’interpretazione di quello che le realtà, fisiche e liquide, ci portano a considerare, seguendo le dinamiche sociali e antropologiche che collocano il nostro tempo in un confine da cui è possibile osservare ma, crediamo, anche vivere una nuova versione di futuro connettendo le soglie dei mondi reali e virtuali attraverso un approccio interdisciplinare teso a costruire nuove forme di coscienza, e rendere sensibili i territori alle problematiche del nostro tempo
Comunicato stampa
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Nasce Solstizio, un progetto, un nuovo modo di interpretare le realtà, un network di persone, enti e movimenti, ma anche un’esperienza che muove le coscienze. Un’interpretazione di quello che le realtà, fisiche e liquide, ci portano a considerare, seguendo le dinamiche sociali e antropologiche che collocano il nostro tempo in un confine da cui è possibile osservare ma, crediamo, anche vivere una nuova versione di futuro connettendo le soglie dei mondi reali e virtuali attraverso un approccio interdisciplinare teso a costruire nuove forme di coscienza, e rendere sensibili i territori alle problematiche del nostro tempo.
Il primo intervento in cui Solstizio sarà coinvolto riguarda un’azione di arte globale, ideata da Giuseppe Stampone sulla sensibilizzazione al corretto uso delle risorse idriche.
Il progetto prende il nome di acquerelli per non sprecare la vita/il perché dell’H2O, due modi per progettare un futuro ed è stato sperimentato la prima volta in provincia di Teramo coinvolgendo 80 Istituti scolastici di 40 comuni, e più di 10.000 alunni/e attraverso un percorso artistico e didattico in cui ogni bambino/a partecipa decorando una bottiglia, assimilata al corpo umano, e la trasforma nel proprio autoritratto.
La bottiglia di plastica diviene dunque un contenitore di acque private, un mezzo per rappresentare un frammento di mondo con le sue specificità identitarie e territoriali, e una visione complessa e localizzata che incontrandosi con le innumerevoli e differenti individualità riconsegna una visione più globale delle realtà.
Poi, in una manifestazione conclusiva in cui l’artista ricompone e riconnette le singole differenze e particolarità in un unico momento di condivisione, si incontrano e si relazionano i diversi modi di interpretare il circostante.
L’artista sceglie le bottiglie e le compone realizzando manifesti fotografici (di diversi formati) in cui sono racchiuse le singole esperienze messe a confronto per luoghi di provenienza al fine di formare una mappa cognitiva di identità mescolate da incontri, scambi, colori e fantasie. Le bottiglie, singolarmente, costituiscono una enorme installazione nel corso cittadino a formare la scritta acquerelli per non sprecare la vita. I bambini collocano la propria bottiglia nello spazio riservato ad ognuno di loro, in cui solo lui/lei e nessun altro potrà metterla, evidenziando l’unicità di ogni singolo partecipante e l’importanza che riveste nella riproduzione del proprio universo.
Il progetto comincia con un corso di aggiornamento riservato agli insegnanti in cui sono offerti strumenti specifici per affrontare la tematica e sostenere il bambino/a nel percorso di scoperta e definizione di una problematica sociale. Esperti riporteranno esperienze dirette da luoghi e situazioni in cui il fenomeno si manifesta come emergenza: Paesi del Sud del mondo.
I manifesti fotografici, opere d’arte firmate dall’artista, saranno donati all’ONG Progettomondo MLAL (www.mlal.org) che si occuperà di gestire la vendita e destinare il ricavato a progetti specifici nelle aree in cui opera, certificando ad ogni bambino la partecipazione al sostegno di iniziative sociali in altre aree del pianeta.
Il progetto è stato poi integrato dall’artista con un ulteriore livello di coinvolgimento del bambino/a attraverso una forma innovativa di comunicazione sociale, il perchè dellH2O, in cui Stampone, impiegando tecnologie digitali che permettono un diffuso utilizzo e la narrazione di diversi punti di vista, definisce meglio la complessità di cui è formato il nostro presente. L’idea, semplicemente, è di registrare con una telecamera un perché, una domanda aperta sul tema acqua che ogni bambino/a rivolge al mondo, e di diffonderlo attraverso le piattaforme dei social network e dei media generalisti. Originando un icebraker emotivo nelle coscienze, provocando un minimo disturbo nelle verità definite e preordinate, ed espandendo la raccolta anche in altre aree del pianeta dove il problema acqua assume connotati diversi, si mette in relazione l’immaginario, la lingua e il modo di restituire la propria versione del prossimo, ampliandola oltre i confini di una sola cultura.
La conseguenza sarà la percezione di un tema globale espresso da lingue e da esperienze locali non riducibili all’unità, ma che insieme danno la dimensione quantitativa e qualitativa del problema.
Il progetto, quindi, grazie all’intervento dell’ONG ProgettoMondo MLAL e Solstizio, passa dalla dimensione territoriale delimitata, costituita dalle scuole dei territori del Centro Italia, a quella “illimitata” della Rete avvalendosi dei contatti consentiti dalla collaborazione con l’ONG che opera in diversi paesi del “sud” del mondo, con progetti di cooperazione allo sviluppo. Essa è presente da 42 anni in 21 paesi (America Latina e Africa) con più di 300 progetti realizzati. Sono state eseguite campagne di raccolta dei perché anche in altre aree del pianeta, come Burkina Faso, Bolivia, e Argentina, e i loro perchè saranno mostrati (insieme ad altri materiali del progetto) alla manifestazione Eco&Equo, la fiera sull’attenzione sociale, ambientale e sull’economia solidale che si terrà ad Ancona (spazio Fiera) il 6, 7 e 8 dicembre.
Oggi, con il sostegno dell'ONG, il progetto si espande coinvolgendo Enti pubblici e Privati sul territorio delle Marche del Veneto e del Trentino.
L'esperienza sarà inoltre diffusa e arricchita anche dalla realizzazione di un catalogo a cura di Franco Speroni ed Elena Forin che documenterà l'evento artistico e la fusione di contenuti al fine di generare nuove versioni e interpretazioni.
Le proporzioni dell’espansione non sono riconducibili solo ai territori fisici ma, grazie alle possibilità offerte dai social network, tocca ora anche la dimensione liquida delle reti, propagandosi in tutte le direzioni. È prossima la presentazione di una Piattaforma tecnologica e cognitiva che racchiude i principi di questo intervento e le possibili implementazioni e i nuovi contenuti che si generano con l’esposizione alle Reti. Sarà possibile navigarci dentro e seguire le esperienze già vissute che divengono tracce del passato, ma sarà necessario anche continuare a creare nuovi contenuti interagendo e componendo il presente, oppure lasciando un segnale per immaginare un altro futuro. Infine, quasi a compiere un intero giro, si riporta tutto questo in un luogo, identificabile geograficamente ai piedi del Gran Sasso, in una Riserva Naturale Regionale, dove si è costituito uno Spazio di sperimentazione in cui commutare tutte le esperienze in scie tangibili continuando a coniugare arte, didattica, new media, narrazioni, visioni, ricerche, aspetti sociali e antropologici, permettendo così una più immediata e concreta corrispondenza con le prerogative reali dei territori. L’apertura dello Spazio è prevista per il mese di Dicembre accanto ad altre iniziative: Mostra di Arte Globale a Napoli, Nizza e Barcellona curata da Derrick de Kerchkove, presentazione della Piattaforma, pubblicazione di un volume curato da Franco Speroni, Luisa Valeriani, Alberto Abruzzese, Mario Pireddu e Emidio Sciannella e con interventi e saggi di curatori e studiosi di fama internazionale in cui saranno raccolte e mostrate le conseguenze di tutta l’azione descritta.
Il primo intervento in cui Solstizio sarà coinvolto riguarda un’azione di arte globale, ideata da Giuseppe Stampone sulla sensibilizzazione al corretto uso delle risorse idriche.
Il progetto prende il nome di acquerelli per non sprecare la vita/il perché dell’H2O, due modi per progettare un futuro ed è stato sperimentato la prima volta in provincia di Teramo coinvolgendo 80 Istituti scolastici di 40 comuni, e più di 10.000 alunni/e attraverso un percorso artistico e didattico in cui ogni bambino/a partecipa decorando una bottiglia, assimilata al corpo umano, e la trasforma nel proprio autoritratto.
La bottiglia di plastica diviene dunque un contenitore di acque private, un mezzo per rappresentare un frammento di mondo con le sue specificità identitarie e territoriali, e una visione complessa e localizzata che incontrandosi con le innumerevoli e differenti individualità riconsegna una visione più globale delle realtà.
Poi, in una manifestazione conclusiva in cui l’artista ricompone e riconnette le singole differenze e particolarità in un unico momento di condivisione, si incontrano e si relazionano i diversi modi di interpretare il circostante.
L’artista sceglie le bottiglie e le compone realizzando manifesti fotografici (di diversi formati) in cui sono racchiuse le singole esperienze messe a confronto per luoghi di provenienza al fine di formare una mappa cognitiva di identità mescolate da incontri, scambi, colori e fantasie. Le bottiglie, singolarmente, costituiscono una enorme installazione nel corso cittadino a formare la scritta acquerelli per non sprecare la vita. I bambini collocano la propria bottiglia nello spazio riservato ad ognuno di loro, in cui solo lui/lei e nessun altro potrà metterla, evidenziando l’unicità di ogni singolo partecipante e l’importanza che riveste nella riproduzione del proprio universo.
Il progetto comincia con un corso di aggiornamento riservato agli insegnanti in cui sono offerti strumenti specifici per affrontare la tematica e sostenere il bambino/a nel percorso di scoperta e definizione di una problematica sociale. Esperti riporteranno esperienze dirette da luoghi e situazioni in cui il fenomeno si manifesta come emergenza: Paesi del Sud del mondo.
I manifesti fotografici, opere d’arte firmate dall’artista, saranno donati all’ONG Progettomondo MLAL (www.mlal.org) che si occuperà di gestire la vendita e destinare il ricavato a progetti specifici nelle aree in cui opera, certificando ad ogni bambino la partecipazione al sostegno di iniziative sociali in altre aree del pianeta.
Il progetto è stato poi integrato dall’artista con un ulteriore livello di coinvolgimento del bambino/a attraverso una forma innovativa di comunicazione sociale, il perchè dellH2O, in cui Stampone, impiegando tecnologie digitali che permettono un diffuso utilizzo e la narrazione di diversi punti di vista, definisce meglio la complessità di cui è formato il nostro presente. L’idea, semplicemente, è di registrare con una telecamera un perché, una domanda aperta sul tema acqua che ogni bambino/a rivolge al mondo, e di diffonderlo attraverso le piattaforme dei social network e dei media generalisti. Originando un icebraker emotivo nelle coscienze, provocando un minimo disturbo nelle verità definite e preordinate, ed espandendo la raccolta anche in altre aree del pianeta dove il problema acqua assume connotati diversi, si mette in relazione l’immaginario, la lingua e il modo di restituire la propria versione del prossimo, ampliandola oltre i confini di una sola cultura.
La conseguenza sarà la percezione di un tema globale espresso da lingue e da esperienze locali non riducibili all’unità, ma che insieme danno la dimensione quantitativa e qualitativa del problema.
Il progetto, quindi, grazie all’intervento dell’ONG ProgettoMondo MLAL e Solstizio, passa dalla dimensione territoriale delimitata, costituita dalle scuole dei territori del Centro Italia, a quella “illimitata” della Rete avvalendosi dei contatti consentiti dalla collaborazione con l’ONG che opera in diversi paesi del “sud” del mondo, con progetti di cooperazione allo sviluppo. Essa è presente da 42 anni in 21 paesi (America Latina e Africa) con più di 300 progetti realizzati. Sono state eseguite campagne di raccolta dei perché anche in altre aree del pianeta, come Burkina Faso, Bolivia, e Argentina, e i loro perchè saranno mostrati (insieme ad altri materiali del progetto) alla manifestazione Eco&Equo, la fiera sull’attenzione sociale, ambientale e sull’economia solidale che si terrà ad Ancona (spazio Fiera) il 6, 7 e 8 dicembre.
Oggi, con il sostegno dell'ONG, il progetto si espande coinvolgendo Enti pubblici e Privati sul territorio delle Marche del Veneto e del Trentino.
L'esperienza sarà inoltre diffusa e arricchita anche dalla realizzazione di un catalogo a cura di Franco Speroni ed Elena Forin che documenterà l'evento artistico e la fusione di contenuti al fine di generare nuove versioni e interpretazioni.
Le proporzioni dell’espansione non sono riconducibili solo ai territori fisici ma, grazie alle possibilità offerte dai social network, tocca ora anche la dimensione liquida delle reti, propagandosi in tutte le direzioni. È prossima la presentazione di una Piattaforma tecnologica e cognitiva che racchiude i principi di questo intervento e le possibili implementazioni e i nuovi contenuti che si generano con l’esposizione alle Reti. Sarà possibile navigarci dentro e seguire le esperienze già vissute che divengono tracce del passato, ma sarà necessario anche continuare a creare nuovi contenuti interagendo e componendo il presente, oppure lasciando un segnale per immaginare un altro futuro. Infine, quasi a compiere un intero giro, si riporta tutto questo in un luogo, identificabile geograficamente ai piedi del Gran Sasso, in una Riserva Naturale Regionale, dove si è costituito uno Spazio di sperimentazione in cui commutare tutte le esperienze in scie tangibili continuando a coniugare arte, didattica, new media, narrazioni, visioni, ricerche, aspetti sociali e antropologici, permettendo così una più immediata e concreta corrispondenza con le prerogative reali dei territori. L’apertura dello Spazio è prevista per il mese di Dicembre accanto ad altre iniziative: Mostra di Arte Globale a Napoli, Nizza e Barcellona curata da Derrick de Kerchkove, presentazione della Piattaforma, pubblicazione di un volume curato da Franco Speroni, Luisa Valeriani, Alberto Abruzzese, Mario Pireddu e Emidio Sciannella e con interventi e saggi di curatori e studiosi di fama internazionale in cui saranno raccolte e mostrate le conseguenze di tutta l’azione descritta.
01
novembre 2008
Solstizio: acquerelli per non sprecare la vita. Il perché dell’H2O
Dal primo novembre 2008 al 30 giugno 2009
Location
SEDI VARIE – Teramo
Teramo, (Teramo)
Teramo, (Teramo)
Curatore