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Some little Fluxus events
Nell’ambito dell’esposizione The Small Utopia. Ars Multiplicata, a cura di Germano Celant, la Fondazione Prada organizza, a cinquant’anni dalla nascita di Fluxus (1962-2012), una serie di eventi a partire da venerdì 31 agosto 2012.
Comunicato stampa
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Nell’ambito dell’esposizione The Small Utopia. Ars Multiplicata, a cura di Germano Celant, la Fondazione Prada organizza, a cinquant’anni dalla nascita di Fluxus (1962-2012), una serie di eventi a partire da venerdì 31 agosto 2012.
Fluxus è la più piccola tra le piccole utopie del Novecento, ma anche quella che ha avuto i padri più prestigiosi, da Erik Satie a Marcel Duchamp, a Tristan Tzara, a Filippo Tommaso Marinetti, a John Cage. È stata ed è un’avanguardia di artisti déraciné provenienti da ogni angolo del mondo, specialisti nella contraddizione, ma fedeli ad una poetica che ha voluto fare dell’arte un’esperienza all’altezza dei desideri della vita corrente perché, come sosteneva Duchamp le spectateur fait l’oeuvre.
Il termine Fluxus nacque nel 1961 a New York, con George Maciunas (1931-1978), ma diventò popolare l’anno dopo, nel 1962, a Wiesbaden, in Germania, con una serie di azioni musicali e di event che segnarono la storia dell’arte moderna e in particolare delle performance.
Definire Fluxus è definire l’indefinibile, ciò non toglie che la sua poetica abbia per sempre, con Cage soprattutto, cambiato la musica contemporanea e il modo di porsi nei confronti dell’arte. In Fluxus si realizza una duplice alleanza, del verbo con il gesto, della parola con il silenzio, del non-sense con l’assoluta serietà del gioco. Per George Maciunas Fluxus ha rappresentato l’irruzione dell’imprevisto nella vita corrente con l’obiettivo di restituire all’arte il suo antico sogno, di esperienza capace di produrre nuovi legami sociali al di là di ogni forma di potere e di violenza.
Per ricordare questa piccola e ultima utopia del Novecento la Fondazione Prada ha affidato a Gianni-Emilio Simonetti – uno degli artisti italiani che ha fatto parte di Fluxus e che si occupa di musica fin dal 1960 – la riedizione, il più possibile aderente allo spirito del tempo, di un Fluxus Concert, diviso in due parti e di un Fluxdinner. A questo proposito Arthur C. Danto, il decano della filosofia dell’arte negli Stati Uniti, in Unnatural Wonders (2005) ha scritto, “ciò che distingueva Fluxus negli anni ’70 era l’uso del cibo come arte e oggetto di numerose performance.”
Com’è nello spirito di Fluxus la direzione di questi eventi è di Simonetti, ma egli si avvarrà dell’aiuto di giovani performer non professionisti: Evelina Carrara, Sara Murrone, Giulia Tacchini, Melissa Sieben e, Andrea Grotto, Gionatan Lassandro, Jacopo Pagin, Giulio Saverio Rossi.
Saranno eseguiti brani di Ay-o, George Brecht, Philip Corner, Al Hansen, Dick Higgins, Alison Knowles, Takehisa Kosugi, Shigeko Kubota, Joe Jones, George Maciunas, Walter Marchetti, Nam June Paik, Ben Patterson, Terry Riley, Tomas Schmit, Mieko Shiomi, Ben Vautier, Robert Watts, La Monte Young e per l’occasione saranno anche reinterpretati nello spirito di questa avanguardia alcuni lavori di John Cage – Fontana Mix (1958), Sounds of Venice e Water Walk (1959), Variation III (1962).
Programma
Some little Fluxus events a cura di Gianni Emilio Simonetti
venerdì 31 Agosto 18:00 – 21:00
Fluxus Concert, An anthology. Part I.
Sabato 1 Settembre 19:00
Fluxus Concert, An anthology. Part II.
domenica 2 Settembre 19:00
A Fluxus Dinner preceduto da John Cage Variation III (1962)
Venerdì 7 Settembre 19:00
Ca’ Corner della Regina - Calle de Ca’ Corner, Santa Croce 2215 Venezia 30135
RSVP +390254670981 info@fondazioneprada.org
Il numero massimo di visitatori consentito all’interno di Ca’ Corner è di 200 ospiti contemporaneamente.
Fluxus è la più piccola tra le piccole utopie del Novecento, ma anche quella che ha avuto i padri più prestigiosi, da Erik Satie a Marcel Duchamp, a Tristan Tzara, a Filippo Tommaso Marinetti, a John Cage. È stata ed è un’avanguardia di artisti déraciné provenienti da ogni angolo del mondo, specialisti nella contraddizione, ma fedeli ad una poetica che ha voluto fare dell’arte un’esperienza all’altezza dei desideri della vita corrente perché, come sosteneva Duchamp le spectateur fait l’oeuvre.
Il termine Fluxus nacque nel 1961 a New York, con George Maciunas (1931-1978), ma diventò popolare l’anno dopo, nel 1962, a Wiesbaden, in Germania, con una serie di azioni musicali e di event che segnarono la storia dell’arte moderna e in particolare delle performance.
Definire Fluxus è definire l’indefinibile, ciò non toglie che la sua poetica abbia per sempre, con Cage soprattutto, cambiato la musica contemporanea e il modo di porsi nei confronti dell’arte. In Fluxus si realizza una duplice alleanza, del verbo con il gesto, della parola con il silenzio, del non-sense con l’assoluta serietà del gioco. Per George Maciunas Fluxus ha rappresentato l’irruzione dell’imprevisto nella vita corrente con l’obiettivo di restituire all’arte il suo antico sogno, di esperienza capace di produrre nuovi legami sociali al di là di ogni forma di potere e di violenza.
Per ricordare questa piccola e ultima utopia del Novecento la Fondazione Prada ha affidato a Gianni-Emilio Simonetti – uno degli artisti italiani che ha fatto parte di Fluxus e che si occupa di musica fin dal 1960 – la riedizione, il più possibile aderente allo spirito del tempo, di un Fluxus Concert, diviso in due parti e di un Fluxdinner. A questo proposito Arthur C. Danto, il decano della filosofia dell’arte negli Stati Uniti, in Unnatural Wonders (2005) ha scritto, “ciò che distingueva Fluxus negli anni ’70 era l’uso del cibo come arte e oggetto di numerose performance.”
Com’è nello spirito di Fluxus la direzione di questi eventi è di Simonetti, ma egli si avvarrà dell’aiuto di giovani performer non professionisti: Evelina Carrara, Sara Murrone, Giulia Tacchini, Melissa Sieben e, Andrea Grotto, Gionatan Lassandro, Jacopo Pagin, Giulio Saverio Rossi.
Saranno eseguiti brani di Ay-o, George Brecht, Philip Corner, Al Hansen, Dick Higgins, Alison Knowles, Takehisa Kosugi, Shigeko Kubota, Joe Jones, George Maciunas, Walter Marchetti, Nam June Paik, Ben Patterson, Terry Riley, Tomas Schmit, Mieko Shiomi, Ben Vautier, Robert Watts, La Monte Young e per l’occasione saranno anche reinterpretati nello spirito di questa avanguardia alcuni lavori di John Cage – Fontana Mix (1958), Sounds of Venice e Water Walk (1959), Variation III (1962).
Programma
Some little Fluxus events a cura di Gianni Emilio Simonetti
venerdì 31 Agosto 18:00 – 21:00
Fluxus Concert, An anthology. Part I.
Sabato 1 Settembre 19:00
Fluxus Concert, An anthology. Part II.
domenica 2 Settembre 19:00
A Fluxus Dinner preceduto da John Cage Variation III (1962)
Venerdì 7 Settembre 19:00
Ca’ Corner della Regina - Calle de Ca’ Corner, Santa Croce 2215 Venezia 30135
RSVP +390254670981 info@fondazioneprada.org
Il numero massimo di visitatori consentito all’interno di Ca’ Corner è di 200 ospiti contemporaneamente.
31
agosto 2012
Some little Fluxus events
Dal 31 agosto al 30 settembre 2012
arte contemporanea
Location
CA’ CORNER DELLA REGINA
Venezia, Ca’ Corner della Regina, 2215, (Venezia)
Venezia, Ca’ Corner della Regina, 2215, (Venezia)
Biglietti
10 euro, esclusi minori di 18 anni e maggiori di 65 anni
Orario di apertura
10:00-18:00, Martedì Chiuso, la biglietteria chiude alle 17:30
Vernissage
31 Agosto 2012, h 18 su invito
Sito web
www.fondazioneprada.org
Curatore