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Something which is not anything specific. II
Continua la collaborazione tra LOOM gallery e Tonini Editore, in questa edizione di “Something which is not anything specific. II”. Si parte da un raro approfondimento sulla figura di Gino De Dominicis e il rapporto che ebbe con l’editoria.
Comunicato stampa
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È proprio la vicenda editoriale di "Sicinimod Ed" a dare spunto al progetto: la pubblicazione fu preceduta solo dal catalogo pubblicato in occasione della sua prima mostra personale (galleria L’Attico, Roma, Novembre 1969). "Sicinimod Ed" (anagramma di De Dominicis) è un’opera di stampa che Gino De Dominicis (Ancona, 1 Aprile, 1947) editò e pubblicò pochi mesi prima della sua morte (Roma, 29 Novembre, 1998), in occasione di quella che fu la sua ultima mostra, presso la galleria Mazzoli di Modena. Inizialmente "Sicinimod Ed" prevedeva una tiratura di 500 copie non numerate, ma gran parte vennero ritirate e distrutte dall’artista poiché pentito della pubblicazione. Ma come molte storie che riguardano Gino De Dominicis, anche questa del libro è lacunosa e coperta di mistero: alla fine De Dominicis si convinse a pubblicare il libro, dettando all’editore rigorose prescrizioni e specifiche.
Nel suo studio giacevano centinaia di polaroid, scattate sia dall’artista sia dai suoi assistenti, dove i soggetti variavano da inquadrature dello studio, libri o particolari di opere, dettagli che sembravano far parte di una scenografia. Gli attori principali erano per lo più amiche, collaboratrici e colleghe che frequentavano lo studio o che, semplicemente, ci capitavano di passaggio. In tutto furono scelti 124 scatti, alcuni dei quali fatti appositamente per il libro. L’artista scelse di pubblicarli in un formato talmente piccolo da far distinguere con difficoltà i soggetti. Alcuni furono anche tagliati, al limite della leggibilità, impaginati all’interno di griglie da 9 e 12 spazi.
De Dominicis non scelse una stampa “offset” ma una stampa “technicolor”, in modo da avere colori “vividi e acidi”, assolutamente non reali. Per la riproduzione, allo stampatore non furono consegnate le polaroid originali, bensì le fotocopie a colori delle stesse, o le riproduzioni delle riproduzioni, in modo da eludere ulteriormente dettagli e qualità. Ma il processo di sottrazione di informazioni era iniziato già in copertina, dove compariva solo il cognome dell’artista posto in verticale, scritto al contrario, dall’ultima lettera alla prima: “SICINIMOD ED”.
In mostra con l’opera di De Dominicis, una selezione di lavori di: Alighiero Boetti, Emilio Prini, Jannis Kounellis, Nan Goldin, Ben Vautier, Hans-Peter Feldmann, Sophie Calle.
Nel suo studio giacevano centinaia di polaroid, scattate sia dall’artista sia dai suoi assistenti, dove i soggetti variavano da inquadrature dello studio, libri o particolari di opere, dettagli che sembravano far parte di una scenografia. Gli attori principali erano per lo più amiche, collaboratrici e colleghe che frequentavano lo studio o che, semplicemente, ci capitavano di passaggio. In tutto furono scelti 124 scatti, alcuni dei quali fatti appositamente per il libro. L’artista scelse di pubblicarli in un formato talmente piccolo da far distinguere con difficoltà i soggetti. Alcuni furono anche tagliati, al limite della leggibilità, impaginati all’interno di griglie da 9 e 12 spazi.
De Dominicis non scelse una stampa “offset” ma una stampa “technicolor”, in modo da avere colori “vividi e acidi”, assolutamente non reali. Per la riproduzione, allo stampatore non furono consegnate le polaroid originali, bensì le fotocopie a colori delle stesse, o le riproduzioni delle riproduzioni, in modo da eludere ulteriormente dettagli e qualità. Ma il processo di sottrazione di informazioni era iniziato già in copertina, dove compariva solo il cognome dell’artista posto in verticale, scritto al contrario, dall’ultima lettera alla prima: “SICINIMOD ED”.
In mostra con l’opera di De Dominicis, una selezione di lavori di: Alighiero Boetti, Emilio Prini, Jannis Kounellis, Nan Goldin, Ben Vautier, Hans-Peter Feldmann, Sophie Calle.
21
marzo 2024
Something which is not anything specific. II
Dal 21 marzo al 27 aprile 2024
arte contemporanea
Location
LOOM GALLERY
Milano, Via Lazzaretto, 15, (Milano)
Milano, Via Lazzaretto, 15, (Milano)
Orario di apertura
Mer-Ven, 15-19
Sab, 11-16
Sito web
Autore