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Sonia Almeida – Is this my painting?
Per Sonia Almeida (Portogallo, 1978) la pittura è un processo che esplora i margini dell’iconicità della pittura stessa, ovvero della sua proprietà intrinseca a rappresentare attraverso la scelta e la selezione di parti costituenti l’immagine.
Comunicato stampa
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“E’ questa la mia pittura? E’ questo quello che sono? Chi potrei essere? E se in molti casi riconosco quello che vedo, in altri mi sforzo per dare un senso a quello che trovo di fronte ai miei occhi.” Sonia Almeida 2005
Per Sonia Almeida (Portogallo, 1978) la pittura è un processo che esplora i margini dell’iconicità della pittura stessa, ovvero della sua proprietà intrinseca a rappresentare attraverso la scelta e la selezione di parti costituenti l’immagine. Sonia Almeida attinge ad un serbatoio linguistico fatto di segni minimi e astratti pur lasciandosi sedurre nella stesura di tracce cromatiche più materiche che indicano la presenza di una forte componente mnemonica. Il suo approccio risiede nel segmentare la grammatica astratta e neo-modernista e utilizzarla come struttura visiva che modula il rapporto memoria e percezione. È evidente uno spiccato interesse a ragionare sul colore, sulla luce e sul segno come elementi eteronomi che vogliono rievocare la forma di un’esperienza percettiva scovata da qualche parte nel suo vissuto. Una ricerca che riflette non solo sulla natura storicizzata di certa pittura, ma anche su problematiche più strettamente connesse ad una costante pratica del dubbio intesa come generatore di senso. I dipinti di Sonia Almeida, disposti nello spazio secondo una logica espansa e atmosferica, sono il tentativo, attraverso frammenti e scarti pittorici, di conciliare riflessione e gesto pittorico. La “rappresentazione pittorica” diviene dunque il set di tutto questo, di un processo che vuole condurre l’instabile allo stabile attraverso una tensione che si coagula in forme irrequiete e composizioni imprevedibili.
Per Sonia Almeida (Portogallo, 1978) la pittura è un processo che esplora i margini dell’iconicità della pittura stessa, ovvero della sua proprietà intrinseca a rappresentare attraverso la scelta e la selezione di parti costituenti l’immagine. Sonia Almeida attinge ad un serbatoio linguistico fatto di segni minimi e astratti pur lasciandosi sedurre nella stesura di tracce cromatiche più materiche che indicano la presenza di una forte componente mnemonica. Il suo approccio risiede nel segmentare la grammatica astratta e neo-modernista e utilizzarla come struttura visiva che modula il rapporto memoria e percezione. È evidente uno spiccato interesse a ragionare sul colore, sulla luce e sul segno come elementi eteronomi che vogliono rievocare la forma di un’esperienza percettiva scovata da qualche parte nel suo vissuto. Una ricerca che riflette non solo sulla natura storicizzata di certa pittura, ma anche su problematiche più strettamente connesse ad una costante pratica del dubbio intesa come generatore di senso. I dipinti di Sonia Almeida, disposti nello spazio secondo una logica espansa e atmosferica, sono il tentativo, attraverso frammenti e scarti pittorici, di conciliare riflessione e gesto pittorico. La “rappresentazione pittorica” diviene dunque il set di tutto questo, di un processo che vuole condurre l’instabile allo stabile attraverso una tensione che si coagula in forme irrequiete e composizioni imprevedibili.
07
dicembre 2005
Sonia Almeida – Is this my painting?
Dal 07 dicembre 2005 al 04 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
T293 [Sede definitivamente chiusa]
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Napoli, Via Dei Tribunali, 293, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al sabato, ore 16.30 – 19.30
Chiuso dal 22 dicembre 2005 al 4 gennaio 2006
Vernissage
7 Dicembre 2005, h 19-22
Autore