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Sonia Giambrone – Stati di Sospensione
Stati di sospensione
opere di Sonia Giambrone
in mostra alla Grafica Campioli
in collaborazione con Progetto Terre.
Comunicato stampa
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Attraversare è il verbo che più esprime lo stimolo visivo creato dalle opere di Sonia Giambrone nello spettatore, in colui o colei che vi si ponga dinnanzi con spirito libero di lasciarsi andare nelle profondità dei suoi intarsi, come planando in un volo con arrivo nella morbidezza e nell’accoglienza di forme che attutiscono l’impatto e fanno dello sprofondare un ritorno alle origini.
Gli stati di cui si sta parlando sono stati di sospensione e come tali collocano oggetti e dimensioni in modo che nulla tocchi terra, niente si identifichi unicamente e assolutamente con la realtà di questo mondo, di questa vita, di questi tempi. Che siano intarsi e non intagli le danze tra forme-segno piene e spazi vuoti di Sonia Giambrone lo dice il suo desiderio di mescolare materiali diversi, di andare oltre le dimensioni consuete dello spazio, davanti/dietro - sopra/sotto - dentro/fuori, per arrivare ad un flusso che inglobi la forma in ciò che la circonda.
Le sue opere sono come sinopie, preparazioni e matrici di qualcosa che nasce e si trasforma: quelle linee ispessite nel tempo lavorativo dell’artista che dialogano con spazi colorati e pastosi diventano la membrana di collegamento tra l’artista stessa e il mondo. Il collegamento è vitale, gli intarsi assumono sotto i nostri occhi la stessa funzione che attribuiamo alla placenta, organo temporaneo ma deputato a proteggere e nutrire la crescita fetale. E poi, d’incanto, diventano mappe di città e guidano l’orientamento di viandanti che, come tutti noi, cercano un modo per interpretare e descrivere questo nostro mondo.
“Oltremare” è il legame con il Mediterraneo: il mare è la parte bucata, mentre la tela dipinta con gli smalti disegna le traiettorie possibili, gli infiniti viaggi che hanno lasciato una scia sulla sua superficie e che hanno depositato sui fondali storie, sogni, speranze.
Ci sono poi le figure sui rotoli di carta da parati trattate con colori acrilici. Figure non definite che danzano sempre al limite tra l’appoggio a terra e il vuoto come non luogo della fluttuazione. A volte Sonia rimane lontana dalla pittura per fare della pittura stessa il soggetto delle proprie opere: pennellate verticali e orizzontali, spazi fuori fuoco e offuscati le permettono di stare nella pittura e fermarsi un attimo prima della figurazione per apprezzare e sfruttare le infinite possibilità comunicative del segno e del colore.
Anna Chiara Anselmi
Gli stati di cui si sta parlando sono stati di sospensione e come tali collocano oggetti e dimensioni in modo che nulla tocchi terra, niente si identifichi unicamente e assolutamente con la realtà di questo mondo, di questa vita, di questi tempi. Che siano intarsi e non intagli le danze tra forme-segno piene e spazi vuoti di Sonia Giambrone lo dice il suo desiderio di mescolare materiali diversi, di andare oltre le dimensioni consuete dello spazio, davanti/dietro - sopra/sotto - dentro/fuori, per arrivare ad un flusso che inglobi la forma in ciò che la circonda.
Le sue opere sono come sinopie, preparazioni e matrici di qualcosa che nasce e si trasforma: quelle linee ispessite nel tempo lavorativo dell’artista che dialogano con spazi colorati e pastosi diventano la membrana di collegamento tra l’artista stessa e il mondo. Il collegamento è vitale, gli intarsi assumono sotto i nostri occhi la stessa funzione che attribuiamo alla placenta, organo temporaneo ma deputato a proteggere e nutrire la crescita fetale. E poi, d’incanto, diventano mappe di città e guidano l’orientamento di viandanti che, come tutti noi, cercano un modo per interpretare e descrivere questo nostro mondo.
“Oltremare” è il legame con il Mediterraneo: il mare è la parte bucata, mentre la tela dipinta con gli smalti disegna le traiettorie possibili, gli infiniti viaggi che hanno lasciato una scia sulla sua superficie e che hanno depositato sui fondali storie, sogni, speranze.
Ci sono poi le figure sui rotoli di carta da parati trattate con colori acrilici. Figure non definite che danzano sempre al limite tra l’appoggio a terra e il vuoto come non luogo della fluttuazione. A volte Sonia rimane lontana dalla pittura per fare della pittura stessa il soggetto delle proprie opere: pennellate verticali e orizzontali, spazi fuori fuoco e offuscati le permettono di stare nella pittura e fermarsi un attimo prima della figurazione per apprezzare e sfruttare le infinite possibilità comunicative del segno e del colore.
Anna Chiara Anselmi
28
gennaio 2023
Sonia Giambrone – Stati di Sospensione
Dal 28 gennaio al 18 febbraio 2023
arte contemporanea
Location
GRAFICA CAMPIOLI
Monterotondo, Via Vincenzo Bellini, 46, (Roma)
Monterotondo, Via Vincenzo Bellini, 46, (Roma)
Orario di apertura
da martedì a sabato pre 16-19
Vernissage
28 Gennaio 2023, 17.00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Progetto grafico