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Sonia Goldstein Bolocan – Consonanze e Dissonanze
“Consonanze e Dissonanze” è un viaggio meditativo, è l’incontro di ricerca e intuito con colore, forma e superficie. In queste opere vive e vibranti, l’eternità contiene il passato e in potenza il futuro. Le tele non finite tengono aperta la ricerca e mettono in discussione un percorso in divenire.
Comunicato stampa
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Consonanze e Dissonanze
“La musica, per creare l'armonia, deve indagare la discordanza" – Plutarco
Al via la prima mostra personale di Sonia Goldstein Bolocan, l’artista eclettica che invade Via Fatebenefratelli con la sua arte, una ricerca di libertà su tela.
Questa volta la sede di Golab Agency si dipinge di astratto. “Consonanze e Dissonanze” è un viaggio meditativo, è l’incontro di ricerca e intuito con colore, forma e superficie. Tre sono le stanze allestite nell’ex residenza di caccia del ‘500 e tre sono i racconti che svelano l’intimità di Sonia, una forza interiore che libera il gesto sulla tela generando attimi sospesi nel tempo e lontani dalla realtà. Le forme si nascondono dietro luce e colore provocando una sensazione di spaesamento, di sospensione ed infine di equilibrio.
Le prime tele esprimono una tensione spirituale ed immergono il visitatore nelle dissonanze e nelle ferite più profonde dell’animo. Sonia si confronta con la materia e lo scorrere incessante del tempo; il graffio diventa prima espressione di un impulso primitivo, che quasi distrugge la tela, e si trasforma poi in una pura ricerca di libertà. I lavori successivi segnano una nuova fase svelano la sensibilità e la formazione musicale dell’artista. Sono un’analisi sul molteplice significato di colori-non colori particolari, di consonanze e di spiritualità sospese le cui sfumature variano in relazione alle diverse tonalità. In tutta la produzione la memoria e la stratificazione della materia mettono a nudo l’animo dell’artista: sono i metalli, i prodotti cementizi, i colori e le polveri a scandire tempo ed emozioni. Le tele lavorate con i cementi rivelano gli scrostamenti e conseguentemente le sofferenze dell’animo che appaiono come consumate dal tempo. Gli anni, i ricordi e gli indizi di presenze talvolta evanescenti, ma mai dimenticati, emergono dai dipinti non finiti e dai primi interventi su tela ricoperti da successivi gesti e colori.
Anima e vissuto dialogano in contrappunto. L’ultima sala si anima di forme geometriche ormai perfette ed equilibrate da gesti pittorici liberi che esprimono intensità e rottura da qualunque schema. Una mano virtuosa raggiunge la proporzione provocando una sensazione di rinascita. La tecnica armoniosa, lieve o vigorosa, è sempre straordinariamente espressiva. In queste opere vive e vibranti, l’eternità contiene il passato e in potenza il futuro. Le tele non finite tengono aperta la ricerca e mettono in discussione un percorso in divenire.
Bio
Anche se da anni Sonia Goldstein Bolocan è dedita alla pittura, presenta solo ora la sua prima personale. Legata all’arte da una grande passione, ha svolto da sempre l’attività di musicista concertista. Ha studiato violino al Conservatorio G. Verdi di Milano e dopo essersi diplomata a pieni voti si è perfezionata in Israele presso la Samuel Rubin Israel Academy of Music della Tel Aviv University conseguendo con delle borse di studio per meriti il secondo grado universitario e il Performing Master in violino magna cum laude. Sonia Goldstein Bolocan spazia nel repertorio dal barocco ai contemporanei e ha suonato come solista e in varie formazioni cameristiche ed orchestrali svolgendo intensa attività musicale in Italia, Europa, Stati Uniti, Canada, Israele, India...
“La musica, per creare l'armonia, deve indagare la discordanza" – Plutarco
Al via la prima mostra personale di Sonia Goldstein Bolocan, l’artista eclettica che invade Via Fatebenefratelli con la sua arte, una ricerca di libertà su tela.
Questa volta la sede di Golab Agency si dipinge di astratto. “Consonanze e Dissonanze” è un viaggio meditativo, è l’incontro di ricerca e intuito con colore, forma e superficie. Tre sono le stanze allestite nell’ex residenza di caccia del ‘500 e tre sono i racconti che svelano l’intimità di Sonia, una forza interiore che libera il gesto sulla tela generando attimi sospesi nel tempo e lontani dalla realtà. Le forme si nascondono dietro luce e colore provocando una sensazione di spaesamento, di sospensione ed infine di equilibrio.
Le prime tele esprimono una tensione spirituale ed immergono il visitatore nelle dissonanze e nelle ferite più profonde dell’animo. Sonia si confronta con la materia e lo scorrere incessante del tempo; il graffio diventa prima espressione di un impulso primitivo, che quasi distrugge la tela, e si trasforma poi in una pura ricerca di libertà. I lavori successivi segnano una nuova fase svelano la sensibilità e la formazione musicale dell’artista. Sono un’analisi sul molteplice significato di colori-non colori particolari, di consonanze e di spiritualità sospese le cui sfumature variano in relazione alle diverse tonalità. In tutta la produzione la memoria e la stratificazione della materia mettono a nudo l’animo dell’artista: sono i metalli, i prodotti cementizi, i colori e le polveri a scandire tempo ed emozioni. Le tele lavorate con i cementi rivelano gli scrostamenti e conseguentemente le sofferenze dell’animo che appaiono come consumate dal tempo. Gli anni, i ricordi e gli indizi di presenze talvolta evanescenti, ma mai dimenticati, emergono dai dipinti non finiti e dai primi interventi su tela ricoperti da successivi gesti e colori.
Anima e vissuto dialogano in contrappunto. L’ultima sala si anima di forme geometriche ormai perfette ed equilibrate da gesti pittorici liberi che esprimono intensità e rottura da qualunque schema. Una mano virtuosa raggiunge la proporzione provocando una sensazione di rinascita. La tecnica armoniosa, lieve o vigorosa, è sempre straordinariamente espressiva. In queste opere vive e vibranti, l’eternità contiene il passato e in potenza il futuro. Le tele non finite tengono aperta la ricerca e mettono in discussione un percorso in divenire.
Bio
Anche se da anni Sonia Goldstein Bolocan è dedita alla pittura, presenta solo ora la sua prima personale. Legata all’arte da una grande passione, ha svolto da sempre l’attività di musicista concertista. Ha studiato violino al Conservatorio G. Verdi di Milano e dopo essersi diplomata a pieni voti si è perfezionata in Israele presso la Samuel Rubin Israel Academy of Music della Tel Aviv University conseguendo con delle borse di studio per meriti il secondo grado universitario e il Performing Master in violino magna cum laude. Sonia Goldstein Bolocan spazia nel repertorio dal barocco ai contemporanei e ha suonato come solista e in varie formazioni cameristiche ed orchestrali svolgendo intensa attività musicale in Italia, Europa, Stati Uniti, Canada, Israele, India...
19
dicembre 2018
Sonia Goldstein Bolocan – Consonanze e Dissonanze
Dal 19 dicembre 2018 al 19 gennaio 2019
arte contemporanea
performance - happening
performance - happening
Location
GOLAB
Milano, Via Fatebenefratelli , 5, (Milano)
Milano, Via Fatebenefratelli , 5, (Milano)
Orario di apertura
11-13 e 15-18
Vernissage
19 Dicembre 2018, su invito
Autore