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Sonia Riccio – Hombre
personaleColore, ma non solo colore. Segno, ma non solo segno. Figura, immagine, design, grafica, tessitura visibile e invisibile si stigmatizzano come in un campo di battaglia
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nel testo di introduzione alla mostra Gabriele Perretta scrive: “Un percorso caleidoscopico, che si raccoglie nell’essenzialità di poche forme e che permette di giocare con piccole figure, con oggetti dell’immaginario e soprattutto colori e linee. Uno spazio figurativo quello di Sonia Riccio in cui ogni spettatore può creare ed associare liberamente la sua forma ed inventarsi uno stile insolito. L’immagine che si concentra nel lavoro di questa giovane pittrice è un “non luogo”, un “non tempo” e un “non spazio”, dove si è lontani e vicini dalla dimensione tecnologica, in cui superficie e profondità vengono intese in senso prioritario. Le stesure di colore e gli spazi aperti, le dimensioni raccolte delle campiture e i segni che delimitano piani e strutture, in questo tempo sospeso, si incontrano per generare nuove forme di vita e nuove sagome di emozione.
Colore, ma non solo colore. Segno, ma non solo segno. Figura, immagine, design, grafica, tessitura visibile e invisibile si stigmatizzano come in un campo di battaglia. Un mondo a sé e al tempo stesso accessibile a tutti. Basta uno sguardo non ordinario all’immagine che ci viene restituita e il gioco è fatto: un mix infinito di stili e tendenze si aprono di fronte agli occhi di chi naviga sulla banda larga di questo segno. Potere dell’immagine, forza della pittura, di quella tecnica tanto antica quanto contemporanea, che da tempo gira nella testa di Sonia Riccio, giovane artista che sin da ragazzina usa l’esercizio pittorico come una terapia di attraversamento dell’espressione.
L’immagine è il caleidoscopio definitivo che raccoglie le parti di tessitura pittorica e i codici binari, il linguaggio di quest’era così informatica da trasformare persino l’esecuzione del segno e l’esperienza della nostra visione in un viaggio virtuale, che abbatte i confini spaziali, paesaggistici, geografici e le distanze, moltiplicando all’infinito le nostre scelte e le nostre possibilità di interagire con linee e colori.
Sembra timida questa pittura, sempre molto “discreta” (col significato che un tempo Brian Eno dava alla sua discret music), ma in realtà essa vuole aprirsi, attraverso l’investimento di queste zone minime della forma, ad una visionarietà capace di tradurre nei procedimenti stessi della sua stesura qualcosa che l’arte può dire solo attraverso questo linguaggio.”
Colore, ma non solo colore. Segno, ma non solo segno. Figura, immagine, design, grafica, tessitura visibile e invisibile si stigmatizzano come in un campo di battaglia. Un mondo a sé e al tempo stesso accessibile a tutti. Basta uno sguardo non ordinario all’immagine che ci viene restituita e il gioco è fatto: un mix infinito di stili e tendenze si aprono di fronte agli occhi di chi naviga sulla banda larga di questo segno. Potere dell’immagine, forza della pittura, di quella tecnica tanto antica quanto contemporanea, che da tempo gira nella testa di Sonia Riccio, giovane artista che sin da ragazzina usa l’esercizio pittorico come una terapia di attraversamento dell’espressione.
L’immagine è il caleidoscopio definitivo che raccoglie le parti di tessitura pittorica e i codici binari, il linguaggio di quest’era così informatica da trasformare persino l’esecuzione del segno e l’esperienza della nostra visione in un viaggio virtuale, che abbatte i confini spaziali, paesaggistici, geografici e le distanze, moltiplicando all’infinito le nostre scelte e le nostre possibilità di interagire con linee e colori.
Sembra timida questa pittura, sempre molto “discreta” (col significato che un tempo Brian Eno dava alla sua discret music), ma in realtà essa vuole aprirsi, attraverso l’investimento di queste zone minime della forma, ad una visionarietà capace di tradurre nei procedimenti stessi della sua stesura qualcosa che l’arte può dire solo attraverso questo linguaggio.”
25
maggio 2007
Sonia Riccio – Hombre
Dal 25 maggio al 25 giugno 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA INSTALLART
Caserta, Via Annibale Ceccano, 3/5, (Caserta)
Caserta, Via Annibale Ceccano, 3/5, (Caserta)
Orario di apertura
da martedì a sabato dalle 18,00 alle 20,00
Vernissage
25 Maggio 2007, ore 19
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