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Sonia vaccari – Under Pressure. Rimanere neutrali non funziona
Con questa mostra e con questo ciclo di opere, Sonia Vaccari ci propone una sua originale visione del presente: raccoglie frammenti di vissuti frenetici e li utilizza per costruire nuove storie di improbabili identità individuali.
Comunicato stampa
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Quelli che viviamo sono tempi di profondo cambiamento. La società che conoscevamo, quella in cui i problemi venivano posti esclusivamente in termini di benessere materiale e felicità, sembra traballare sotto i colpi di una crisi che è anche di valori e idee. Un grande saggio come Baumann va da tempo sostenendo che la nostra ormai è una «società liquida», dove esperienze individuali e relazioni sociali tendono a decomporsi e ricomporsi rapidamente, in modo vacillante e incerto, dove i confini etici si smarriscono. La perdita di senso del tempo sembra poi uno degli aspetti fondamentali di uno scenario nel quale individui e gruppi sociali si muovono con un dinamismo frenetico che travolge ogni dimensione della vita. Una società, insomma, fluida e volatile nella quale prevalgono la cultura dell’adesso e della fretta che destabilizzano anche le dimensioni più intime della personalità e dei comportamenti. Quella che fino a qualche anno fa caratterizzava la vita dei soli giovani e giovanissimi, presi in un perpetuo e trafelato presente in cui tutto è affidato agli accadimenti del momento, è ormai la condizione umana generalizzata.
I tanti problemi della società e quelli infiniti del nostro quotidiano sembrano aggredirci, sopraffarci, ci mettono all’angolo e ci obbligano ad un’esistenza sempre e comunque sotto pressione. Ma una vita under pressure può essere solo «il terrore di sapere cos’è esattamente questo mondo», come negli ormai lontani anni ottanta duettavano David Bowie e Freddy Mercury nell’omonima canzone? Forse, no. E l’arte può aiutarci a comprendere ciò che accade intorno a noi? Forse si!
Con questa mostra e con questo ciclo di opere, ad esempio, Sonia Vaccari ci propone una sua originale visione del presente: raccoglie frammenti di vissuti frenetici e li utilizza per costruire nuove storie di improbabili identità individuali. Lo fa tralasciando le facili ed ormai banali scorciatoie del gesto artistico e della provocazione a tutti costi ma utilizzando nuovi linguaggi che nascono da una tecnica pittorica collaudata, quella degli smalti, antica forse quanto la nostra civiltà. Ne scopre nuove potenzialità espressive - frutto di ricerche fecondate dalla creatività e dal grande rispetto per la materia - traendone complesse forme unicellulari, seriali ma infinitamente varianti come i caratteri di una scrittura simbolica, con la quale narra piccole storie e grandi vicende collettive. Nel corso del tempo l’orizzonte della sua ricerca si è ampliato, il rigore della stilizzazione si è stemprato, la cellula si è evoluta generando esseri dalla connotazione antropomorfa, e la composizioni strizza felicemente l’occhio ai più aggiornati linguaggi della comunicazione visiva di massa.
Immutato resta però l’obiettivo di esplorare con sottile vena ironica le debolezze di una società che, pur iper tecnologica e globalizzata, resta fortemente legata ad archetipi di comunicazione concettuale fortemente simbolici.
I tanti problemi della società e quelli infiniti del nostro quotidiano sembrano aggredirci, sopraffarci, ci mettono all’angolo e ci obbligano ad un’esistenza sempre e comunque sotto pressione. Ma una vita under pressure può essere solo «il terrore di sapere cos’è esattamente questo mondo», come negli ormai lontani anni ottanta duettavano David Bowie e Freddy Mercury nell’omonima canzone? Forse, no. E l’arte può aiutarci a comprendere ciò che accade intorno a noi? Forse si!
Con questa mostra e con questo ciclo di opere, ad esempio, Sonia Vaccari ci propone una sua originale visione del presente: raccoglie frammenti di vissuti frenetici e li utilizza per costruire nuove storie di improbabili identità individuali. Lo fa tralasciando le facili ed ormai banali scorciatoie del gesto artistico e della provocazione a tutti costi ma utilizzando nuovi linguaggi che nascono da una tecnica pittorica collaudata, quella degli smalti, antica forse quanto la nostra civiltà. Ne scopre nuove potenzialità espressive - frutto di ricerche fecondate dalla creatività e dal grande rispetto per la materia - traendone complesse forme unicellulari, seriali ma infinitamente varianti come i caratteri di una scrittura simbolica, con la quale narra piccole storie e grandi vicende collettive. Nel corso del tempo l’orizzonte della sua ricerca si è ampliato, il rigore della stilizzazione si è stemprato, la cellula si è evoluta generando esseri dalla connotazione antropomorfa, e la composizioni strizza felicemente l’occhio ai più aggiornati linguaggi della comunicazione visiva di massa.
Immutato resta però l’obiettivo di esplorare con sottile vena ironica le debolezze di una società che, pur iper tecnologica e globalizzata, resta fortemente legata ad archetipi di comunicazione concettuale fortemente simbolici.
26
giugno 2014
Sonia vaccari – Under Pressure. Rimanere neutrali non funziona
Dal 26 giugno al 10 luglio 2014
arte contemporanea
Location
CIVICO8GALLERIA
Vigevano, Via Carrobio, 8, (Pavia)
Vigevano, Via Carrobio, 8, (Pavia)
Orario di apertura
Mar, Mer, Ven ore 15:30 - 19:30
Gio ore 17 - 23
Sab e Dom ore 10:30-12:30 17-20
Vernissage
26 Giugno 2014, Ore 18:30
Autore
Curatore