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Sorite – Immagini al portico- Mostra n. otto
Gli artisti invitati da Gabriele Perretta si susseguiranno da gennaio a dicembre, muovendosi in un contesto generale da cui emergerà una situazione contaminativa tra quelle tecniche che mirano a creare nel contemporaneo un’immagine ben definita degli oggetti della realtà.
Comunicato stampa
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Zenone produsse l’immagine del “se allora”
.
Paradosso :
Consideriamo un mucchio di sabbia.
Ci si chiede: “È un mucchio?”. La risposta è “Sì”.
Togliamo un granello di sabbia e il mucchio è ancora un mucchio? Sì.
Ma se togliamo abbastanza granelli di sabbia, il mucchio cessa di essere un mucchio oppure cambia solo il volume e l’immagine del mucchio? Allora, qual è il granello che trasforma A in non-A?
Togliendo quale granello non potremo più definire il mucchio come tale?
Poniamo che esista una società mediale! Le sue immagini sono come un mucchio di grano, un mucchio di icone prodotte da un mucchio di lavoratori dell’immagine. Se sottraiamo da esso un chicco (un’immagine…) dopo l’altro, si avrà il mucchio finale al momento in cui si potrà dire, tirando via un ennesimo chicco, che quello che resta non è più un mucchio, ammettendo così che quello che “fa essere” il mucchio è un elemento singolo di esso.
Proviamo a pensare che per togliere un’icona bisogna esporla, essendo questa una maniera per toglierla dal mucchio. Ma in questo modo abbiamo eliminato il mucchio o esso rimane sempre?
Sulla falsariga di un’accettazione non passiva dell’eco e dell’affollamento dell’immagine mediale, la rassegna vuole ridisegnare un potenziale orizzonte di mucchio (nel senso di addomesticato o selvaggio). In esso, ovvero sempre e solo nell’ammasso, l’immagine - potendo apparire solo mediale - tenta di ribellarsi al cerchio del destino assegnatole dalla società del consumo e, per non farsi governare dal mucchio, prova a sottrarsi ad esso, non già per mettersi in evidenza, ma piuttosto per trasformarsi in immagine critica.
Da mucchio anonimo si diventa Posse, anonima Posse?
Gli artisti invitati da Gabriele Perretta si susseguiranno da gennaio a dicembre, muovendosi in un contesto generale da cui emergerà una situazione contaminativa tra quelle tecniche che mirano a creare nel contemporaneo un’immagine ben definita degli oggetti della realtà. La rassegna vuole scandagliare l’universo dell’immagine contemporanea a partire dal suo orizzonte concettuale. In questo panorama così ampio si susseguiranno elementi estetici e politici che connotano l’immagine della città, del paesaggio naturale, del ritratto e dell’autoritratto, della natura morta e della natura viva, dell’azione col corpo e mediante la sparizione di esso, con la folla, con lo spettacolo e via di seguito. Le tecniche impiegate dagli artisti saranno principalmente quelle che passano attraverso la fotografia e il video e si qualificheranno per la ricerca di una visione particolarmente definita della realtà. Saranno presenti artisti che lavorano individualmente o anche in collettivo, formula che l’onda medialista, ormai già da qualche decennio, sta adottando sempre più frequentemente.
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Paradosso :
Consideriamo un mucchio di sabbia.
Ci si chiede: “È un mucchio?”. La risposta è “Sì”.
Togliamo un granello di sabbia e il mucchio è ancora un mucchio? Sì.
Ma se togliamo abbastanza granelli di sabbia, il mucchio cessa di essere un mucchio oppure cambia solo il volume e l’immagine del mucchio? Allora, qual è il granello che trasforma A in non-A?
Togliendo quale granello non potremo più definire il mucchio come tale?
Poniamo che esista una società mediale! Le sue immagini sono come un mucchio di grano, un mucchio di icone prodotte da un mucchio di lavoratori dell’immagine. Se sottraiamo da esso un chicco (un’immagine…) dopo l’altro, si avrà il mucchio finale al momento in cui si potrà dire, tirando via un ennesimo chicco, che quello che resta non è più un mucchio, ammettendo così che quello che “fa essere” il mucchio è un elemento singolo di esso.
Proviamo a pensare che per togliere un’icona bisogna esporla, essendo questa una maniera per toglierla dal mucchio. Ma in questo modo abbiamo eliminato il mucchio o esso rimane sempre?
Sulla falsariga di un’accettazione non passiva dell’eco e dell’affollamento dell’immagine mediale, la rassegna vuole ridisegnare un potenziale orizzonte di mucchio (nel senso di addomesticato o selvaggio). In esso, ovvero sempre e solo nell’ammasso, l’immagine - potendo apparire solo mediale - tenta di ribellarsi al cerchio del destino assegnatole dalla società del consumo e, per non farsi governare dal mucchio, prova a sottrarsi ad esso, non già per mettersi in evidenza, ma piuttosto per trasformarsi in immagine critica.
Da mucchio anonimo si diventa Posse, anonima Posse?
Gli artisti invitati da Gabriele Perretta si susseguiranno da gennaio a dicembre, muovendosi in un contesto generale da cui emergerà una situazione contaminativa tra quelle tecniche che mirano a creare nel contemporaneo un’immagine ben definita degli oggetti della realtà. La rassegna vuole scandagliare l’universo dell’immagine contemporanea a partire dal suo orizzonte concettuale. In questo panorama così ampio si susseguiranno elementi estetici e politici che connotano l’immagine della città, del paesaggio naturale, del ritratto e dell’autoritratto, della natura morta e della natura viva, dell’azione col corpo e mediante la sparizione di esso, con la folla, con lo spettacolo e via di seguito. Le tecniche impiegate dagli artisti saranno principalmente quelle che passano attraverso la fotografia e il video e si qualificheranno per la ricerca di una visione particolarmente definita della realtà. Saranno presenti artisti che lavorano individualmente o anche in collettivo, formula che l’onda medialista, ormai già da qualche decennio, sta adottando sempre più frequentemente.
15
novembre 2003
Sorite – Immagini al portico- Mostra n. otto
Dal 15 novembre al 03 dicembre 2003
arte contemporanea
Location
SATURA – PALAZZO STELLA
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Genova, Piazza Stella, 5/1, (Genova)
Orario di apertura
dal martedì al sabato ore 16.30 - 19.00
chiuso lunedì e festivo
Vernissage
15 Novembre 2003, ore 17.00