Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
… sorvolare i confini”. Hermann Hesse pittore
dal 31 agosto al 21 ottobre 2012 gli spazi del Museo Cantonale d’Arte di Lugano e del Museo Hermann Hesse di Montagnola ospitano una mostra retrospettiva dedicata a Hermann Hesse pittore. L’esposizione intende celebrare il 50° anniversario della morte del noto scrittore e artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
"... sorvolare i confini". Hermann Hesse pittore
Il progetto espositivo intende guidare il visitatore nell’universo Hermann Hesse: fare luce sulla sua evoluzione personale, la sua visione dell’arte, il suo lavoro letterario. Ė tutt’oggi poco noto, infatti, che Hermann Hesse, uno degli autori di lingua tedesca più amati, abbia anche realizzato un immenso numero di disegni e dipinti.
Hesse non si reputava uno scrittore o un pittore, bensì un artista. La sua visione dell’arte trascendeva ogni divisione tra le diverse forme del sapere. Nelle vesti di poeta, Hesse è stato a lungo una figura controversa nonostante l’attribuzione del premio Nobel per la letteratura nel 1946; anche in qualità di pittore ha dovuto attendere a lungo prima di acquisire una certa visibilità.
Gli anni decisivi a Berna
Esattamente 100 anni fa, nel 1912, Hermann Hesse si stabiliva a Berna. Nella capitale creò forti legami con alcuni luoghi che divennero sue fonti di ispirazione: “Ougspurfergut” nello Schosshalde, “Lohn” a Kehrsatz e il castello di Bremgarten. Il soggiorno bernese, dal 1912 al 1919, fu decisivo per la sua produzione letteraria e non solo: in questo periodo (in cui scrisse la novella “Rosshalde”) iniziò anche a dipingere, attività che trovò massima espressione negli anni ’20 e 30’ del Novecento, periodo in cui risiedeva ormai a Montagnola.
Tra una vita armoniosa e ossessivi attacchi d’ansia
La pittura giocò un ruolo essenziale nella vita e nell’opera di Hesse. Egli detestò tutto ciò che appariva mediocre, normale e comune, viveva sempre in bilico tra le scelte di una vita borghese e la sua auto-realizzazione come artista.
La ricerca artistica di Hesse incarna l’incessante tensione verso un’esistenza armoniosa che fu per lui fine ultimo, non solo nella vita reale, ma anche nei protagonisti dei suoi scritti. Come pittore vide la bellezza e la scoprì ovunque nella sua patria d’adozione, il Ticino. I suoi acquarelli rappresentano vedute di spaziosi paesaggi con laghi, villaggi, colline e valli.
La mostra presenta, per la prima volta al pubblico, anche la serie di opere dedicate al sogno, dal carattere intimo e personale. Nate nel periodo di terapia psicoanalitica ambivano ad elaborare le visioni oniriche e conturbanti dell’autore. In contrasto con i suoi paesaggi idilliaci, queste immagini sono profondamente segnate da un’ansia ossessiva e da un erotismo selvaggio.
Una retrospettiva completa
Molte delle 150 opere esposte vengono presentate al pubblico per la prima volta. La mostra intende restituire il linguaggio visivo del grande scrittore, che considera suoi artisti di riferimento Louis Moilliet e Cuno Amiet. Tale linguaggio è caratterizzato dall’alienazione del soggetto rappresentato, dall’uso di forme inventate, immaginarie, dai colori non realistici, dalla molteplicità degli stili utilizzati, da schemi compositivi ricorrenti. Muovendo dalle prime prove pittoriche di Hesse, l’esposizione permette di ripercorrere tutte le fasi dello sviluppo creativo dell’artista, i diversi soggetti, le cifre stilistiche. In mostra i primi studi e i paesaggi di grande formato, gli olii, i disegni a penna e le illustrazioni per i libri.
Il progetto espositivo intende guidare il visitatore nell’universo Hermann Hesse: fare luce sulla sua evoluzione personale, la sua visione dell’arte, il suo lavoro letterario. Ė tutt’oggi poco noto, infatti, che Hermann Hesse, uno degli autori di lingua tedesca più amati, abbia anche realizzato un immenso numero di disegni e dipinti.
Hesse non si reputava uno scrittore o un pittore, bensì un artista. La sua visione dell’arte trascendeva ogni divisione tra le diverse forme del sapere. Nelle vesti di poeta, Hesse è stato a lungo una figura controversa nonostante l’attribuzione del premio Nobel per la letteratura nel 1946; anche in qualità di pittore ha dovuto attendere a lungo prima di acquisire una certa visibilità.
Gli anni decisivi a Berna
Esattamente 100 anni fa, nel 1912, Hermann Hesse si stabiliva a Berna. Nella capitale creò forti legami con alcuni luoghi che divennero sue fonti di ispirazione: “Ougspurfergut” nello Schosshalde, “Lohn” a Kehrsatz e il castello di Bremgarten. Il soggiorno bernese, dal 1912 al 1919, fu decisivo per la sua produzione letteraria e non solo: in questo periodo (in cui scrisse la novella “Rosshalde”) iniziò anche a dipingere, attività che trovò massima espressione negli anni ’20 e 30’ del Novecento, periodo in cui risiedeva ormai a Montagnola.
Tra una vita armoniosa e ossessivi attacchi d’ansia
La pittura giocò un ruolo essenziale nella vita e nell’opera di Hesse. Egli detestò tutto ciò che appariva mediocre, normale e comune, viveva sempre in bilico tra le scelte di una vita borghese e la sua auto-realizzazione come artista.
La ricerca artistica di Hesse incarna l’incessante tensione verso un’esistenza armoniosa che fu per lui fine ultimo, non solo nella vita reale, ma anche nei protagonisti dei suoi scritti. Come pittore vide la bellezza e la scoprì ovunque nella sua patria d’adozione, il Ticino. I suoi acquarelli rappresentano vedute di spaziosi paesaggi con laghi, villaggi, colline e valli.
La mostra presenta, per la prima volta al pubblico, anche la serie di opere dedicate al sogno, dal carattere intimo e personale. Nate nel periodo di terapia psicoanalitica ambivano ad elaborare le visioni oniriche e conturbanti dell’autore. In contrasto con i suoi paesaggi idilliaci, queste immagini sono profondamente segnate da un’ansia ossessiva e da un erotismo selvaggio.
Una retrospettiva completa
Molte delle 150 opere esposte vengono presentate al pubblico per la prima volta. La mostra intende restituire il linguaggio visivo del grande scrittore, che considera suoi artisti di riferimento Louis Moilliet e Cuno Amiet. Tale linguaggio è caratterizzato dall’alienazione del soggetto rappresentato, dall’uso di forme inventate, immaginarie, dai colori non realistici, dalla molteplicità degli stili utilizzati, da schemi compositivi ricorrenti. Muovendo dalle prime prove pittoriche di Hesse, l’esposizione permette di ripercorrere tutte le fasi dello sviluppo creativo dell’artista, i diversi soggetti, le cifre stilistiche. In mostra i primi studi e i paesaggi di grande formato, gli olii, i disegni a penna e le illustrazioni per i libri.
30
agosto 2012
… sorvolare i confini”. Hermann Hesse pittore
Dal 30 agosto al 21 ottobre 2012
arte moderna e contemporanea
Location
MUSEO CANTONALE D’ARTE
Lugano, Via Canova, 10, (Lugano)
Lugano, Via Canova, 10, (Lugano)
Biglietti
gratuito al Museo Cantonale d’Arte,
CHF 8.50/ 7.- al Museo Hermann Hesse
Vernissage
30 Agosto 2012, ore 18.00, sala Boccadoro, Montagnola
ore 19.30, Museo Cantonale d’Arte
Autore