Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sotto lo stesso cielo
L’intento della mostra Sotto lo stesso cielo, è presentare delle opere che riflettano intorno al senso del sacro in tutte le sue declinazioni in un momento storico particolarmente drammatico di imbarbarimento e di decadimento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’intento della mostra Sotto lo stesso cielo, è presentare delle opere che riflettano intorno al senso del sacro in tutte le sue declinazioni, e sulla sua necessità di prendere una posizione impegnativa e non facile che permetta di pensare oltre lo status economico, finanziario, istituzionale nell’epoca di un’esteriorità da ipermercato come il nostro, per porre le basi verso altre ripartenze più idonee a rispondere al bisogno di verità dell’uomo contemporaneo e al bisogno di cambiare la vita che si sta vivendo.
Il tentativo di Piero Almeoni, Vincenzo Buonaguro, Tommaso De Angelis, Roberto Dolzanelli, Dino Ferruzzi, artisti che lavorano da molti anni in ambiti e contesti diversi, ma accomunati in passato, tra gli anni ‘80 e ‘90, da esperienze e progetti che hanno condiviso, è quella di proporre una riflessione a più voci su di una questione che ritengono ora fondamentale: l’urgenza di chiamare in causa le proprie condotte personali, le proprie capacità, per ritrovare un movimento dinamico messianico nel tempo presente, individuando una via percorribile nella stagnazione apocalittica della storia nella quale siamo immersi.
Gli artisti, pur partendo da presupposti e da esperienze eterogenee: chi da una visione più laica, chi da una più esplicitamente spirituale e cristiana, invitano e sollecitano il visitatore a riflettere sulla centralità del sacro in tutte le sue manifestazioni, in un momento particolarmente drammatico di imbarbarimento e di decadimento che sembra essere irreversibile. L’uomo contemporaneo è il risultato dei suoi esercizi despiritualizzati orientati dalle leggi di mercato che hanno prodotto una crisi della civiltà moderna che ora deve fare necessariamente i conti con i problemi fondamentali dell’umanità. Allora da dove ripartire se lo spazio interno dell’uomo crolla a causa dell’enorme vantaggio dell’esteriorità, dell’apparire, del fuori, che ha prodotto probabilmente lo smarrimento dell’anima?
Gli artisti, con le loro opere ci indicano diverse modalità per ritrovare un orientamento verticale, la necessità che emerge sta nella bellezza di una sfida esistenziale che faccia della propria esistenza e dell’esercizio dell’arte un modo di vivere attivo, che permetta di smascherare quei meccanismi di un presente, caratterizzato sempre più dalla presa di controllo dell’intero processo di costruzione del simbolico e dello spirituale che appartiene alla sfera emotiva e più profonda dell’umano sentire.
Il tentativo di Piero Almeoni, Vincenzo Buonaguro, Tommaso De Angelis, Roberto Dolzanelli, Dino Ferruzzi, artisti che lavorano da molti anni in ambiti e contesti diversi, ma accomunati in passato, tra gli anni ‘80 e ‘90, da esperienze e progetti che hanno condiviso, è quella di proporre una riflessione a più voci su di una questione che ritengono ora fondamentale: l’urgenza di chiamare in causa le proprie condotte personali, le proprie capacità, per ritrovare un movimento dinamico messianico nel tempo presente, individuando una via percorribile nella stagnazione apocalittica della storia nella quale siamo immersi.
Gli artisti, pur partendo da presupposti e da esperienze eterogenee: chi da una visione più laica, chi da una più esplicitamente spirituale e cristiana, invitano e sollecitano il visitatore a riflettere sulla centralità del sacro in tutte le sue manifestazioni, in un momento particolarmente drammatico di imbarbarimento e di decadimento che sembra essere irreversibile. L’uomo contemporaneo è il risultato dei suoi esercizi despiritualizzati orientati dalle leggi di mercato che hanno prodotto una crisi della civiltà moderna che ora deve fare necessariamente i conti con i problemi fondamentali dell’umanità. Allora da dove ripartire se lo spazio interno dell’uomo crolla a causa dell’enorme vantaggio dell’esteriorità, dell’apparire, del fuori, che ha prodotto probabilmente lo smarrimento dell’anima?
Gli artisti, con le loro opere ci indicano diverse modalità per ritrovare un orientamento verticale, la necessità che emerge sta nella bellezza di una sfida esistenziale che faccia della propria esistenza e dell’esercizio dell’arte un modo di vivere attivo, che permetta di smascherare quei meccanismi di un presente, caratterizzato sempre più dalla presa di controllo dell’intero processo di costruzione del simbolico e dello spirituale che appartiene alla sfera emotiva e più profonda dell’umano sentire.
02
settembre 2023
Sotto lo stesso cielo
Dal 02 settembre al primo ottobre 2023
arte contemporanea
Location
ROCCA DI UMBERTIDE – CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
Umbertide, Via Bovicelli, (Perugia)
Umbertide, Via Bovicelli, (Perugia)
Orario di apertura
da Martedì a Giovedì, 10.30-12.30 e 16,30-17.30; da Venerdì a Domenica 10.30-12.30 e 16,30-18.30; Lunedì chiuso
Sito web
Ufficio stampa
Dino Ferruzzi
Autore
Patrocini