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Sottoesopra
Sei artisti, Laura Barbarini, Oreste Casalini, Claudio Givani, Maurizio Pierfranceschi, Vincenzo Scolamiero e Alfredo Zelli, si misurano con gli spazi elicoidali dell’ex magazzino industriale detto Rampa Prenestina
Comunicato stampa
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Sottoəsopra allude a un incontro, o forse a una sfida.
A partire dal 23 maggio 2008 sei artisti, Laura Barbarini, Oreste Casalini, Claudio Givani, Maurizio Pierfranceschi, Vincenzo Scolamiero e Alfredo Zelli, si misurano con gli spazi elicoidali dell’ex magazzino industriale detto Rampa Prenestina. Un relitto tra i tanti del presente, eppure con un soffio residuo di vita, che le ossessive cromie dei writers hanno saputo, da alcuni anni, celebrare o forse risvegliare. I sei amici escono così dallo spazio protetto dei loro studi e si avventurano in una sorta di galleria post-nucleare. Priva com’è di gallerista, essa è capace di smascherare, con l’ingenuità di chi ha perso la memoria, le liturgie dell’esposizione. Quindi gli artisti si espongono, o meglio espongono la propria arte alla domanda più terribile. A cosa serve?
L’arte serve alla vita. Non è un’affermazione, bensì la sfida che ciascuno di questi piccoli maestri ha fatto propria. Ognuno di loro ha esercitato per anni un potere segreto. C’è chi sa scorgere un universo intero nell’angolo più remoto di una parete scrostata; c’è chi sa dare consistenza spaziale all’ombra da cui emergono le cose del nostro mondo; c’è chi sa mostrare il volo d’uccello dello sguardo dell’uomo pensoso; c’è chi sa dialogare con le piatte immagini che popolano la mente e trasformarle in gioco di prestigio...
C’è chi dipinge, chi scolpisce, chi installa, chi lascia gocciolare e scorrere il colore. Ma al di là delle suggestioni estetiche e poetiche, questi sei artisti, unendo i loro poteri, sapranno restituire a noi tutti la Rampa Prenestina? Sapranno mostrarcela come uno spazio possibile di vita?
Per una settimana, a partire dal 23 maggio, il sestetto sarà quindi impegnato tra il sotto e il sopra, tra il pavimento e il soffitto della rampa, nel rumore colorato delle tag dei graffitisti in un laboratorio aperto a tutti.
Francesco Nicchiarelli riprenderà il lavoro degli artisti, che si concluderà il 30 maggio. L’esposizione delle opere sarà accompagnata dalla musica dal vivo di Guglielmo Pernaselci e dalle coreografie di Alice Drudi e dei suoi abili danzatori.
opere
Laura Barbarini, Oreste Casalini, Claudio Givani, Maurizio Pierfranceschi,
Vincenzo Scolamiero, Alfredo Zelli
coreografie Alice Drudi
musica Guglielmo Pernaselci
riprese Francesco Nicchiarelli
parole Francesca Bottari e Fabio Pizzicannella
mediasurfing Marco Tiberti
A partire dal 23 maggio 2008 sei artisti, Laura Barbarini, Oreste Casalini, Claudio Givani, Maurizio Pierfranceschi, Vincenzo Scolamiero e Alfredo Zelli, si misurano con gli spazi elicoidali dell’ex magazzino industriale detto Rampa Prenestina. Un relitto tra i tanti del presente, eppure con un soffio residuo di vita, che le ossessive cromie dei writers hanno saputo, da alcuni anni, celebrare o forse risvegliare. I sei amici escono così dallo spazio protetto dei loro studi e si avventurano in una sorta di galleria post-nucleare. Priva com’è di gallerista, essa è capace di smascherare, con l’ingenuità di chi ha perso la memoria, le liturgie dell’esposizione. Quindi gli artisti si espongono, o meglio espongono la propria arte alla domanda più terribile. A cosa serve?
L’arte serve alla vita. Non è un’affermazione, bensì la sfida che ciascuno di questi piccoli maestri ha fatto propria. Ognuno di loro ha esercitato per anni un potere segreto. C’è chi sa scorgere un universo intero nell’angolo più remoto di una parete scrostata; c’è chi sa dare consistenza spaziale all’ombra da cui emergono le cose del nostro mondo; c’è chi sa mostrare il volo d’uccello dello sguardo dell’uomo pensoso; c’è chi sa dialogare con le piatte immagini che popolano la mente e trasformarle in gioco di prestigio...
C’è chi dipinge, chi scolpisce, chi installa, chi lascia gocciolare e scorrere il colore. Ma al di là delle suggestioni estetiche e poetiche, questi sei artisti, unendo i loro poteri, sapranno restituire a noi tutti la Rampa Prenestina? Sapranno mostrarcela come uno spazio possibile di vita?
Per una settimana, a partire dal 23 maggio, il sestetto sarà quindi impegnato tra il sotto e il sopra, tra il pavimento e il soffitto della rampa, nel rumore colorato delle tag dei graffitisti in un laboratorio aperto a tutti.
Francesco Nicchiarelli riprenderà il lavoro degli artisti, che si concluderà il 30 maggio. L’esposizione delle opere sarà accompagnata dalla musica dal vivo di Guglielmo Pernaselci e dalle coreografie di Alice Drudi e dei suoi abili danzatori.
opere
Laura Barbarini, Oreste Casalini, Claudio Givani, Maurizio Pierfranceschi,
Vincenzo Scolamiero, Alfredo Zelli
coreografie Alice Drudi
musica Guglielmo Pernaselci
riprese Francesco Nicchiarelli
parole Francesca Bottari e Fabio Pizzicannella
mediasurfing Marco Tiberti
30
maggio 2008
Sottoesopra
30 maggio 2008
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
RAMPA PRENESTINA
Roma, Via Aquilonia, 52, (Roma)
Roma, Via Aquilonia, 52, (Roma)
Vernissage
30 Maggio 2008, ore 18
Autore