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Sottozero. Sei interventi con relativi turbamenti
Situazioni e temi inquietanti, morbosi, minacciosi vengono rivissuti e attraversati da una poetica raziocinante. Un tentativo di arte con il sangue freddo necessario per resistere agli attacchi di panico
Comunicato stampa
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Il quotidiano, il sociale, il corpo, la carne, l’arte stessa sono indagate a partire dalla loro scottante consistenza. Ma non c’è una contaminazione emotiva palpitante.
Situazioni e temi inquietanti, morbosi, minacciosi vengono rivissuti e attraversati da una poetica raziocinante. Un tentativo di arte con il sangue freddo necessario per resistere agli attacchi di panico.
Danilo Balestro presenta un’installazione con la quale il tema e la modalità poetica del rovesciamento, le cui sperimentazioni precedenti sono documentate in mostra, si applicano ad un simbolo sociale. Un elemento naturale potente reso domestico da una consuetudine culturale, diventa mediante l’alterazione fisica del capovolgimento, inquietante emblema di un Occidente in crisi.
Giorgia Boller, con i tre video “Automaternità”, “Autofemminilità” e “Autovergintà”, affronta in maniera radicale e ironica il tema del corpo femminile e delle sue manipolazioni.
Elena Cadore mostra uno stato di asfissia bloccato, e quindi sospeso nella sua drammaticità, dall’atto fotografico.
Roberto Mascella indaga, con la sua scultura creata ad hoc per questa mostra, il tema della videosorveglianza. Vedere senza essere visti, lo sguardo come controllo: la percezione non è mai atto puro. Ecco allora uno strumento che, con la sua matericità trasparente, mette in evidenza l’atto del guardare.
Giulia Ravazzolo presenta “Carillon”. Una carne truce ma non sanguinolenta, tra artificio e natura, ribrezzo e gioco.
Diego Soldà riflette sulle possibilità della pittura, che diventa gesto, puro strato di materia pittorica autoreferenziale. Coazione a ripetere assurda che sembra poter essere finalizzata alla costituzione di un “oggetto” fatto di pittura, il quale è però a sua volta destinato ad una decostruzione.
Situazioni e temi inquietanti, morbosi, minacciosi vengono rivissuti e attraversati da una poetica raziocinante. Un tentativo di arte con il sangue freddo necessario per resistere agli attacchi di panico.
Danilo Balestro presenta un’installazione con la quale il tema e la modalità poetica del rovesciamento, le cui sperimentazioni precedenti sono documentate in mostra, si applicano ad un simbolo sociale. Un elemento naturale potente reso domestico da una consuetudine culturale, diventa mediante l’alterazione fisica del capovolgimento, inquietante emblema di un Occidente in crisi.
Giorgia Boller, con i tre video “Automaternità”, “Autofemminilità” e “Autovergintà”, affronta in maniera radicale e ironica il tema del corpo femminile e delle sue manipolazioni.
Elena Cadore mostra uno stato di asfissia bloccato, e quindi sospeso nella sua drammaticità, dall’atto fotografico.
Roberto Mascella indaga, con la sua scultura creata ad hoc per questa mostra, il tema della videosorveglianza. Vedere senza essere visti, lo sguardo come controllo: la percezione non è mai atto puro. Ecco allora uno strumento che, con la sua matericità trasparente, mette in evidenza l’atto del guardare.
Giulia Ravazzolo presenta “Carillon”. Una carne truce ma non sanguinolenta, tra artificio e natura, ribrezzo e gioco.
Diego Soldà riflette sulle possibilità della pittura, che diventa gesto, puro strato di materia pittorica autoreferenziale. Coazione a ripetere assurda che sembra poter essere finalizzata alla costituzione di un “oggetto” fatto di pittura, il quale è però a sua volta destinato ad una decostruzione.
11
agosto 2005
Sottozero. Sei interventi con relativi turbamenti
Dall'undici al 21 agosto 2005
arte contemporanea
Location
PALAZZO FOGAZZARO
Schio, Via Fratelli Pasini, 44, (Vicenza)
Schio, Via Fratelli Pasini, 44, (Vicenza)
Orario di apertura
venerdì, sabato e domenica 15-23. Negli altri giorni su prenotazione telefonica (al numero 347-9230274)
Vernissage
11 Agosto 2005, ore 20.30
Sito web
www.atoz.it
Autore
Curatore