L'intero spazio della galleria è stato manipolato dando vita ad una vera e propria "caverna di carta", in cui tutto ciò che viene percepito all'interno si trasforma in un disegno, un'immagine più che qualcosa di reale. L'intera idea dell'esposizione parte dal concetto di disegno e lo porta ad espandersi verso i suoi orizzonti più lontani. Proprio da qui nasce l'idea di Sound Morphing, una sound-installation dove più che ascoltare sembra di essere guidati attraverso piste cerebrali tracciate dai suoni dell'installazione direttamente nella nostra mente. Gabriele Cella e Marco Poli, attraverso questo progetto, fonderanno tra loro le opere in mostra al Temporary Black Space deformando il normale spazio acustico.