Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Souvenir. L’industria dell’antico e il Grand Tour a Roma
La presentazione del volume è compresa nel più ampio ciclo di incontri dedicati a “Roma e il Settecento”, iniziativa che si pone come un’occasione per riconsiderare il fenomeno di progressiva riscoperta del valore dell’antico emerso in tutta Europa nel secolo del ”Grand Tour”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il giorno giovedì cinque maggio verrà presentato all’Accademia Nazionale di San Luca il volume “SOUVENIR. L’industria dell’antico e il Grand Tour a Roma” di Antonio Pinelli, edito da Laterza all’interno della collana “I Robinson/Letture”. Ad apertura dell’incontro l’attore Roberto Scarpa racconterà il libro. A seguire, interverranno, introdotti da Francesco Moschini, Anna Ottani Cavina e Marco Vallora.
La presentazione è compresa nel più ampio ciclo di incontri dedicati a “Roma e il Settecento”, iniziativa che si pone come un’occasione per riconsiderare il fenomeno di progressiva riscoperta del valore dell’antico emerso in tutta Europa nel secolo del ”Grand Tour”. In questo senso Roma diviene punto di riferimento obbligato, attorno al quale il fare artistico trova infinite declinazioni espressive; dall’Accademia, al mercato dell’antiquitas, alla decisa affermazione del turismo, l’Arte a Roma costituisce una realtà totalizzante, capace di agire in tutti campi e a tutti i livelli, e di attirare e coinvolgere l’interesse internazionale. Roma, centro indiscusso di un rinnovato gusto per l’Antico, diviene meta privilegiata per il “rito di passaggio” delle classi dominati del nord e del centro Europa: attraverso il fascino di una città disseminata di rovine grandiose e di monumenti, si costruisce il mito di un luogo emblematico di una riscoperta bellezza da indagare e da cui farsi ispirare. La scena urbana, diventa allora il soggetto di una rappresentazione autonoma volta alla costruzione di un catalogo archeologico, in cui lo spazio e la storia si frammentano nella rappresentazione della rovina.
Il Grand Tour è una sorta di pellegrinaggio laico, un irrinunciabile battesimo culturale delle élites europee del Settecento, con Roma meta indiscussa. Come in ogni pellegrinaggio che si rispetti, come non desiderare di riportare in patria souvenirs del proprio viaggio? Senza toccare i vertici di Caterina II di Russia che per l’Ermitage ordina una copia a scala naturale delle Logge Vaticane di Raffaello per la quale è necessario predisporre un’armata di copisti, anche chi non può permettersi acquisti così imponenti si adopera per procurarsi originali o copie di opere d’arte antica.
Per soddisfare la domanda di questo agguerrito stuolo di compratori, Roma appresta un esercito altrettanto formidabile di produttori: artisti e artigiani di ineguagliabile talento, che con inventiva, scaltrezza e spirito imprenditoriale sanno incrementare e diversificare la propria offerta, ricorrendo a tecniche artistiche ben collaudate, inventandone di nuove o recuperandone di già sperimentate, per creare inedite tipologie di prodotti e suscitare nuove, irresistibili mode. È la nascita dell’industria dell’antico e del bello, un curioso fenomeno di domanda e offerta di ricordi della città eterna. Antonio Pinelli guida il lettore nell’esplorazione di questa galassia di eccellenze e raffinati virtuosismi, che preannuncia l’era dell’industria culturale di massa.
Contestualmente alla presentazione del volume sarà inaugurata nella sala del Consiglio una selezionata mostra bibliografica dedicata alle pubblicazioni di Antonio Pinelli.
Coordinamento dell’iniziativa a cura di: Ilaria Giannetti, Luca Porqueddu
La presentazione è compresa nel più ampio ciclo di incontri dedicati a “Roma e il Settecento”, iniziativa che si pone come un’occasione per riconsiderare il fenomeno di progressiva riscoperta del valore dell’antico emerso in tutta Europa nel secolo del ”Grand Tour”. In questo senso Roma diviene punto di riferimento obbligato, attorno al quale il fare artistico trova infinite declinazioni espressive; dall’Accademia, al mercato dell’antiquitas, alla decisa affermazione del turismo, l’Arte a Roma costituisce una realtà totalizzante, capace di agire in tutti campi e a tutti i livelli, e di attirare e coinvolgere l’interesse internazionale. Roma, centro indiscusso di un rinnovato gusto per l’Antico, diviene meta privilegiata per il “rito di passaggio” delle classi dominati del nord e del centro Europa: attraverso il fascino di una città disseminata di rovine grandiose e di monumenti, si costruisce il mito di un luogo emblematico di una riscoperta bellezza da indagare e da cui farsi ispirare. La scena urbana, diventa allora il soggetto di una rappresentazione autonoma volta alla costruzione di un catalogo archeologico, in cui lo spazio e la storia si frammentano nella rappresentazione della rovina.
Il Grand Tour è una sorta di pellegrinaggio laico, un irrinunciabile battesimo culturale delle élites europee del Settecento, con Roma meta indiscussa. Come in ogni pellegrinaggio che si rispetti, come non desiderare di riportare in patria souvenirs del proprio viaggio? Senza toccare i vertici di Caterina II di Russia che per l’Ermitage ordina una copia a scala naturale delle Logge Vaticane di Raffaello per la quale è necessario predisporre un’armata di copisti, anche chi non può permettersi acquisti così imponenti si adopera per procurarsi originali o copie di opere d’arte antica.
Per soddisfare la domanda di questo agguerrito stuolo di compratori, Roma appresta un esercito altrettanto formidabile di produttori: artisti e artigiani di ineguagliabile talento, che con inventiva, scaltrezza e spirito imprenditoriale sanno incrementare e diversificare la propria offerta, ricorrendo a tecniche artistiche ben collaudate, inventandone di nuove o recuperandone di già sperimentate, per creare inedite tipologie di prodotti e suscitare nuove, irresistibili mode. È la nascita dell’industria dell’antico e del bello, un curioso fenomeno di domanda e offerta di ricordi della città eterna. Antonio Pinelli guida il lettore nell’esplorazione di questa galassia di eccellenze e raffinati virtuosismi, che preannuncia l’era dell’industria culturale di massa.
Contestualmente alla presentazione del volume sarà inaugurata nella sala del Consiglio una selezionata mostra bibliografica dedicata alle pubblicazioni di Antonio Pinelli.
Coordinamento dell’iniziativa a cura di: Ilaria Giannetti, Luca Porqueddu
05
maggio 2011
Souvenir. L’industria dell’antico e il Grand Tour a Roma
05 maggio 2011
presentazione
Location
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA – PALAZZO CARPEGNA
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Vernissage
5 Maggio 2011, ore 17.30
Autore