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Spacearth: Terra, Arte e Nuovi Media
La mostra SPACEARTH presenta in anteprima internazionale i risultati interpretativi ottenuti dalla fotografia satellitare nell’ambito di una ricerca di volta in volta biologica, narrativa, antropologica o puramente artistica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il progetto ORIGINE dà vita alla stagione espositiva 2017: origine intesa come mutamento, come nuovo stimolo visivo, come base di partenza ma anche come inevitabile epilogo. ORIGINE è infatti osservazione dell'essere umano nell'analisi che egli compie su se stesso, tra capacità creative indiscutibili e inevitabili quanto connaturate dinamiche distruttive. Nella più generale ricerca di un equilibrio difficilmente accessibile, l'intera stagione si concentra sul Tempo - quello dell'uomo e quello del mondo - e sulle regole che lo governano, ponendo l'accento sul rapporto antinomico tra vita e morte, uomo e natura, storia ed eternità.
Con SPACEARTH nasce un nuovo movimento culturale per la Terra inteso a sviluppare un inedito concetto di “paesaggio” ed al tempo stesso lanciare un forte monito per la salvaguardia del nostro pianeta, valorizzando le bellezze ambientali, immortalando momenti della nostra epoca, scoprendo particolari conformazioni che solo attraverso il mezzo satellitare è possibile mettere in luce. Dalle immagini speculari di Smith ai collage di Odell, dagli alfabeti di Treccani alle alterazioni cromatiche di Winer, dalle figure realizzate attraverso i bike itinerary di Lund alle apofenie del paesaggio che caratterizzano le opere di Max Serradifalco, gli artisti hanno creato un connubio indissolubile fra Terra, arte e nuovi media che permette di guardare ad un futuro di condivisione e consapevolezza. Osservando queste immagini, scattate in diversi luoghi del mondo, si vive una sorta di telepresenza, quella che Lev Manovich definisce “il mezzo non per creare un nuovo oggetto, ma per accedervi, per allacciare relazioni, per osservare ciò che avviene in un luogo remoto”. SPACEARTH è un viaggio alla riscoperta dei territori più preziosi e talvolta nascosti della Terra che attraverso le opere degli artisti fotografi satellitari possiamo finalmente tornare ad ammirare ed amare.
A contorno del progetto saranno esposte anche due videoinstallazioni.
La mostra è inserita nella rassegna Seravezza Fotografia, quest’anno alla 14esima edizione.
Con SPACEARTH nasce un nuovo movimento culturale per la Terra inteso a sviluppare un inedito concetto di “paesaggio” ed al tempo stesso lanciare un forte monito per la salvaguardia del nostro pianeta, valorizzando le bellezze ambientali, immortalando momenti della nostra epoca, scoprendo particolari conformazioni che solo attraverso il mezzo satellitare è possibile mettere in luce. Dalle immagini speculari di Smith ai collage di Odell, dagli alfabeti di Treccani alle alterazioni cromatiche di Winer, dalle figure realizzate attraverso i bike itinerary di Lund alle apofenie del paesaggio che caratterizzano le opere di Max Serradifalco, gli artisti hanno creato un connubio indissolubile fra Terra, arte e nuovi media che permette di guardare ad un futuro di condivisione e consapevolezza. Osservando queste immagini, scattate in diversi luoghi del mondo, si vive una sorta di telepresenza, quella che Lev Manovich definisce “il mezzo non per creare un nuovo oggetto, ma per accedervi, per allacciare relazioni, per osservare ciò che avviene in un luogo remoto”. SPACEARTH è un viaggio alla riscoperta dei territori più preziosi e talvolta nascosti della Terra che attraverso le opere degli artisti fotografi satellitari possiamo finalmente tornare ad ammirare ed amare.
A contorno del progetto saranno esposte anche due videoinstallazioni.
La mostra è inserita nella rassegna Seravezza Fotografia, quest’anno alla 14esima edizione.
01
aprile 2017
Spacearth: Terra, Arte e Nuovi Media
Dal primo aprile al 14 maggio 2017
fotografia
Location
LABOTTEGA – SPAZIO PER LA FOTOGRAFIA
Pietrasanta, Viale Apua, 188, (Lucca)
Pietrasanta, Viale Apua, 188, (Lucca)
Vernissage
1 Aprile 2017, ore 18:00
Autore
Curatore