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Spartacus Chetwynd – The Snail Race
L’artista inglese Spartacus Chetwynd è invece per la prima volta ospite negli spazi della Galleria Massimo De Carlo.
Comunicato stampa
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CHRISTIAN HOLSTAD
Applications and Forms
La Galleria Massimo De Carlo è lieta di presentare la seconda mostra personale dell’americano Christian Holstad.
L’artista presenta una nuova serie di collage dall’aspetto eterogeneo, una stratificazione di materiali e forme che proiettano, narrandola, l’immagine di un’America popolare, fatta di oggetti comuni, simboli forti di un passato arcaico che si innesta sul presente. A corredare i collage, un’installazione di cinque sculture ispirate a oggetti in vimini dal sapore SPAvagamente retrò, che vengono totalmente ricreati con l’ausilio di stoppini di dinamite. Un tale uso metaforico dei materiali è tipico dell’artista, che riesce in tal modo ad approntare un vocabolario artistico del tutto personale e distintivo. L’artista realizza queste sculture con lo scrupolo di un artigiano meticoloso, che si evince dalla cura infinita per il dettaglio e dalla maestria nell’assemblaggio delle varie parti. La scelta di impiegare gli stoppini di dinamite per rendere degli oggetti che soltanto a un primo sguardo possono sembrare banali è invece del tutto intenzionale e mirata a creare una tonalità minacciosa di fondo che vuole minare la cultura dominante.
Nato nel 1972 in California, Christian Holstad vive e lavora a New York. Ha partecipato alla scorsa edizione della Biennale di Lione e alla collettiva ‘Panic Room. Works from the Dakis Joannou Collection’ presso la Deste Foundation di Atene. Ha esposto al Museum of Contemporary Art di Miami, al P.S.1 Contemporary Art Center di New York e alla Kunsthalle di Zurigo. Da segnalare la sua presenza nella collettiva in corso presso il New Museum di New York ‘Collage. The Unmonumental Picture’.
SPARTACUS CHETWYND
The Snail Race
L’artista inglese Spartacus Chetwynd è per la prima volta ospite negli spazi della Galleria Massimo De Carlo.
Nota per le sue performance dal gusto fantastico e surreale, cariche di rimandi alla storia dell’arte intrecciati alla cultura pop, in occasione di questa sua personale l’artista mette in scena una nuova performance dal titolo ‘The Snail Race’: una corsa di lumache go-cart, realizzate ognuna in un stile personalissimo e guidate ciascuna da una coppia di attori. La messa in scena è volutamente amatoriale nel tono e nello stile, ma proprio per questo riesce nell’intento di far riflettere sugli aspetti comici e grotteschi a essa sottesi, aprendosi all’improvvisazione e alla genuinità della Commedia dell’Arte. Gli elementi più disparati si combinano in un quadro d’insieme di straordinario vigore: il desiderio di ritorno a una condizione di purezza originaria si modula sulle coreografie di Rudolf Laban, i balletti russi di Diaghilev fanno eco all’iperbolica Sagra della Primavera di Stravinskij, note glam-rock per illuminare l’essenza bizzarra e multiforme del contemporaneo, e ancora danze tribali aborigene che sfociano in un mimo animale...
Oltre alla performance, l’artista presenta anche una serie di piccoli lavori su tela, vicini per stile e per tema alla sua precedente serie ‘Bat Opera’.
Spartacus Chetwynd, nata a Londra nel 1973, dove vive e lavora, ha attualmente in corso un’altra mostra personale al Consortium di Digione – ‘Help! I’m Trapped in a Mezuzah Factory’- e prende parte alla collettiva ‘Don’t Play with Dead Things’ al Centre National d’Art Contemporain di Nizza. Oltre alla sua personale del 2007 al Migros Museum di Zurigo, si ricordano le performance ‘The Perfect Man Show’ realizzata per la galleria White Columns di New York nel 2007, ‘The Fall of Man’ alla Tate Triennial di Londra nel 2006 e ‘The Walk to Dover’ del 2005.
Applications and Forms
La Galleria Massimo De Carlo è lieta di presentare la seconda mostra personale dell’americano Christian Holstad.
L’artista presenta una nuova serie di collage dall’aspetto eterogeneo, una stratificazione di materiali e forme che proiettano, narrandola, l’immagine di un’America popolare, fatta di oggetti comuni, simboli forti di un passato arcaico che si innesta sul presente. A corredare i collage, un’installazione di cinque sculture ispirate a oggetti in vimini dal sapore SPAvagamente retrò, che vengono totalmente ricreati con l’ausilio di stoppini di dinamite. Un tale uso metaforico dei materiali è tipico dell’artista, che riesce in tal modo ad approntare un vocabolario artistico del tutto personale e distintivo. L’artista realizza queste sculture con lo scrupolo di un artigiano meticoloso, che si evince dalla cura infinita per il dettaglio e dalla maestria nell’assemblaggio delle varie parti. La scelta di impiegare gli stoppini di dinamite per rendere degli oggetti che soltanto a un primo sguardo possono sembrare banali è invece del tutto intenzionale e mirata a creare una tonalità minacciosa di fondo che vuole minare la cultura dominante.
Nato nel 1972 in California, Christian Holstad vive e lavora a New York. Ha partecipato alla scorsa edizione della Biennale di Lione e alla collettiva ‘Panic Room. Works from the Dakis Joannou Collection’ presso la Deste Foundation di Atene. Ha esposto al Museum of Contemporary Art di Miami, al P.S.1 Contemporary Art Center di New York e alla Kunsthalle di Zurigo. Da segnalare la sua presenza nella collettiva in corso presso il New Museum di New York ‘Collage. The Unmonumental Picture’.
SPARTACUS CHETWYND
The Snail Race
L’artista inglese Spartacus Chetwynd è per la prima volta ospite negli spazi della Galleria Massimo De Carlo.
Nota per le sue performance dal gusto fantastico e surreale, cariche di rimandi alla storia dell’arte intrecciati alla cultura pop, in occasione di questa sua personale l’artista mette in scena una nuova performance dal titolo ‘The Snail Race’: una corsa di lumache go-cart, realizzate ognuna in un stile personalissimo e guidate ciascuna da una coppia di attori. La messa in scena è volutamente amatoriale nel tono e nello stile, ma proprio per questo riesce nell’intento di far riflettere sugli aspetti comici e grotteschi a essa sottesi, aprendosi all’improvvisazione e alla genuinità della Commedia dell’Arte. Gli elementi più disparati si combinano in un quadro d’insieme di straordinario vigore: il desiderio di ritorno a una condizione di purezza originaria si modula sulle coreografie di Rudolf Laban, i balletti russi di Diaghilev fanno eco all’iperbolica Sagra della Primavera di Stravinskij, note glam-rock per illuminare l’essenza bizzarra e multiforme del contemporaneo, e ancora danze tribali aborigene che sfociano in un mimo animale...
Oltre alla performance, l’artista presenta anche una serie di piccoli lavori su tela, vicini per stile e per tema alla sua precedente serie ‘Bat Opera’.
Spartacus Chetwynd, nata a Londra nel 1973, dove vive e lavora, ha attualmente in corso un’altra mostra personale al Consortium di Digione – ‘Help! I’m Trapped in a Mezuzah Factory’- e prende parte alla collettiva ‘Don’t Play with Dead Things’ al Centre National d’Art Contemporain di Nizza. Oltre alla sua personale del 2007 al Migros Museum di Zurigo, si ricordano le performance ‘The Perfect Man Show’ realizzata per la galleria White Columns di New York nel 2007, ‘The Fall of Man’ alla Tate Triennial di Londra nel 2006 e ‘The Walk to Dover’ del 2005.
06
marzo 2008
Spartacus Chetwynd – The Snail Race
Dal 06 marzo al 26 aprile 2008
arte contemporanea
Location
MDC – MASSIMO DE CARLO
Milano, Viale Lombardia , 14, (Milano)
Milano, Viale Lombardia , 14, (Milano)
Orario di apertura
martedì – sabato 11.30 – 14/14.30 - 19.30. Lunedì chiuso
Vernissage
6 Marzo 2008, ore 19
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore