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Spasimo e Spasimi di Sicilia
Una leggenda che parla di avventurosi viaggi di cui non si è mai definito l’itinerario. Una Storia di abati e badesse, di re e vicerè che lega la Sicilia alla Spagna. È quella che ammanta di mistero la tavola “L’Andata al Calvario” (Lo Spasimo) di Caltanissetta, che porta la stessa firma (R. URBINAS) di Raffaello Sanzio e che ha lo stesso tema iconografico dell’opera esposta al Prado di Madrid.
Comunicato stampa
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CALTANISSETTA – Una leggenda che parla di avventurosi viaggi di cui non si è mai definito l’itinerario. Una Storia di abati e badesse, di re e vicerè che lega la Sicilia alla Spagna. È quella che ammanta di mistero la tavola “L’Andata al Calvario” (Lo Spasimo) di Caltanissetta, che porta la stessa firma (R. URBINAS) di Raffaello Sanzio e che ha lo stesso tema iconografico dell’opera esposta al Prado di Madrid.
STORIA E LEGGENDA - Il maestro dipinse la tavola nel 1520 per il monastero di Santa Maria dello Spasimo di Palermo: dopo pochi anni il viceré di Sicilia Ferdinando d’Ayala decise di donarlo al re di Spagna Filippo IV, il quale promise ai religiosi una generosa rendita che non arrivò mai. Questa è la storia ufficiale. Ma c’è una seconda versione che s’intreccia con un racconto lungo cinque secoli: l’abate del convento, Clemente Staropoli, per evitare il trasloco in Spagna del bellissimo quadro - raffigurante la Madonna che soffre dinanzi al Cristo che trasporta la croce - ne avrebbe commissionata una copia a un pittore del luogo, destinando l’originale alle monache del Convento di Santa Croce di Caltanissetta, che la custodirono segretamente. Questo è il motivo per cui molti ancora oggi affermano che il vero, l’autentico “Spasimo” di Raffaello non avrebbe mai lasciato la Sicilia.
Un giallo che è stato all’attenzione di autorevoli studiosi ma che non ha mai trovato una risposta unanime. L'Opera negli ultimi mesi è stata sottoposta a diverse indagini per ricostruirne la storia e accertarne la paternità: datazione al carbonio 14 (serve a risalire all’età del legno), datazione dendronologica (per identificare la specie legnosa), analisi spettroscopica sul legno agli ultravioletti (consente di risalire a eventuali disegni preparatori sotto la pittura) fluorescenza ai raggi X (per studiare la composizione chimica del legno) e Tac (incrocio dei risultati con le altre indagini).
In occasione della mostra itinerante “Spasimo e Spasimi di Sicilia”, che verrà inaugurata a Caltanissetta - lunedì 29 marzo, alle 18.00 - al Museo Diocesano del Seminario “G. Speciale” (viale Regina Margherita 29), la Sovrintendenza nissena fornirà i primi esiti degli studi.
La Tavola sarà esposta insieme a dipinti e disegni raffiguranti gli “Spasimi” provenienti da tutta Sicilia: la cerimonia avverrà alla presenza del vescovo di Caltanissetta Sua Eccellenza mons. Mario Russotto, dell’assessore regionale ai Beni Culturali Gaetano Armao, del dirigente generale Gesualdo Campo, della sovrintendente ai Beni Culturali di Caltanissetta Rosalba Panvini – che ha diretto il Comitato scientifico coordinatore della mostra - e del dirigente Servizio dei Beni storico-artistici ed etno-antropologici di Caltanissetta Cris Nucera. Per l’occasione il prof. don Salvatore Panzarella, direttore Ufficio Arte Sacra della Diocesi di Cefalù, terrà una lectio magistralis dal titolo “Lettura estetica del messaggio biblico nello Spasimo di Raffaello” e l’Ersu di Catania - diretta da Nunzio Rapisarda - offrirà un concerto di musica classica.
STORIA E LEGGENDA - Il maestro dipinse la tavola nel 1520 per il monastero di Santa Maria dello Spasimo di Palermo: dopo pochi anni il viceré di Sicilia Ferdinando d’Ayala decise di donarlo al re di Spagna Filippo IV, il quale promise ai religiosi una generosa rendita che non arrivò mai. Questa è la storia ufficiale. Ma c’è una seconda versione che s’intreccia con un racconto lungo cinque secoli: l’abate del convento, Clemente Staropoli, per evitare il trasloco in Spagna del bellissimo quadro - raffigurante la Madonna che soffre dinanzi al Cristo che trasporta la croce - ne avrebbe commissionata una copia a un pittore del luogo, destinando l’originale alle monache del Convento di Santa Croce di Caltanissetta, che la custodirono segretamente. Questo è il motivo per cui molti ancora oggi affermano che il vero, l’autentico “Spasimo” di Raffaello non avrebbe mai lasciato la Sicilia.
Un giallo che è stato all’attenzione di autorevoli studiosi ma che non ha mai trovato una risposta unanime. L'Opera negli ultimi mesi è stata sottoposta a diverse indagini per ricostruirne la storia e accertarne la paternità: datazione al carbonio 14 (serve a risalire all’età del legno), datazione dendronologica (per identificare la specie legnosa), analisi spettroscopica sul legno agli ultravioletti (consente di risalire a eventuali disegni preparatori sotto la pittura) fluorescenza ai raggi X (per studiare la composizione chimica del legno) e Tac (incrocio dei risultati con le altre indagini).
In occasione della mostra itinerante “Spasimo e Spasimi di Sicilia”, che verrà inaugurata a Caltanissetta - lunedì 29 marzo, alle 18.00 - al Museo Diocesano del Seminario “G. Speciale” (viale Regina Margherita 29), la Sovrintendenza nissena fornirà i primi esiti degli studi.
La Tavola sarà esposta insieme a dipinti e disegni raffiguranti gli “Spasimi” provenienti da tutta Sicilia: la cerimonia avverrà alla presenza del vescovo di Caltanissetta Sua Eccellenza mons. Mario Russotto, dell’assessore regionale ai Beni Culturali Gaetano Armao, del dirigente generale Gesualdo Campo, della sovrintendente ai Beni Culturali di Caltanissetta Rosalba Panvini – che ha diretto il Comitato scientifico coordinatore della mostra - e del dirigente Servizio dei Beni storico-artistici ed etno-antropologici di Caltanissetta Cris Nucera. Per l’occasione il prof. don Salvatore Panzarella, direttore Ufficio Arte Sacra della Diocesi di Cefalù, terrà una lectio magistralis dal titolo “Lettura estetica del messaggio biblico nello Spasimo di Raffaello” e l’Ersu di Catania - diretta da Nunzio Rapisarda - offrirà un concerto di musica classica.
29
marzo 2010
Spasimo e Spasimi di Sicilia
Dal 29 marzo al 29 aprile 2010
arte antica
Location
MUSEO DIOCESANO DEL SEMINARIO
Caltanissetta, Viale Regina Margherita, 29, (Caltanissetta)
Caltanissetta, Viale Regina Margherita, 29, (Caltanissetta)
Orario di apertura
tutti i giorni, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18
Vernissage
29 Marzo 2010, ore 18